Home Notizie Il Signore degli Anelli su Amazon nel 2021 e non sarà un remake del film. Jennifer Salke parla del futuro degli Amazon Studios

Il Signore degli Anelli su Amazon nel 2021 e non sarà un remake del film. Jennifer Salke parla del futuro degli Amazon Studios

Amazon annuncia l’ordine della comedy antologica Modern Love e rilascia il trailer di Tom Clancy’s Jack Ryan

pubblicato 12 Giugno 2018 aggiornato 1 Settembre 2020 00:00

Tom Clancy’s Jack Ryan arriverà il 31 agosto (sopra il trailer in italiano, qui in inglese) su Amazon Prime Video che entro l’anno aspetta anche le nuove stagioni di The Marvelous Mrs Maisel e The Man in the High Castle, mentre The Romanoffs di Matthew Weiner potrebbe arrivare ad ottobre “ma ci sono ancora discussioni in corso, spero entro l’anno” rivela la neo presidente di Amazon Studios Jennifer Salke per la serie tv sul Signore degli Anelli bisognerà aspettare il 2021,”qualcuno spera 2020″. 

Jennifer Salke è arrivata in Amazon lo scorso febbraio da NBC Entertainment, prendendo il posto di Roy Price che si è dimesso a seguito ad accuse di molestie sessuali. Appena arrivata si è ritrovata tra le mani il mega progetto da 250 milioni di dollari de Il Signore degli Anelli, una serie di cancellazioni di produzioni più piccole come One Mississippi o I Love Dick, un accordo mancato con Ryan Murphy (passato poi a Netflix) e una società da ristrutturare.

Pur non essendo ancora la “Amazon di Salke”, con progetti ereditati dalla precedente gestione, Jennifer Salke sta iniziando a familiarizzare con il ruolo e il mondo Amazon e ha parlato con i media americani provando a disegnare il perimetro degli Amazon Studios che ha in mente.

Amazon salva Lucifer dopo The Expanse?

Salke ha rivelato come il recente salvataggio di The Expanse è stato abbastanza agevole, considerando anche la passione per lo show di Jeff Bezos, capo della società, ma stanno anche discutendo per salvare Lucifer, soprattutto per le pressioni che arrivano dalla divisione del Regno Unito di Amazon. C’è ancora speranza quindi per i fan di Lucifer, anche se i diritti per lo streaming negli Stati Uniti sono in mano a Hulu e questo complica la trattativa.

Tutto più semplice invece per The Expanse di cui Amazon deteneva i diritti per lo streaming negli Stati Uniti, mentre per l’estero sono in mano a Netflix. Salke ha rivelato che le pressioni per salvare la serie sono state fortissime, con George R. R. Martin ma anche il fondatore di Craiglist che hanno scritto a Bezos per salvarla. Salke ha rivelato che la decisione di rivelare il salvataggio per bocca di Bezos ad un evento in cui era presente il cast di The Expanse è stata estemporanea “Avevamo praticamente fatto tutto quando ci scrive ‘Sono a un evento, un seminario sullo spazio, c’è il cast di The Expanse, vorrei andare sul palco e ordinare lo show. Posso, posso?’ E io, fammi un attimo controllare e poi gli ho risposto, fallo. E’ stato divertente seguire tutto live su Twitter“.

Ha dovuto quasi infrangere, invece, i sogni del 95enne Norman Lear il cui pilot Guess Who Died non è stato ordinato da NBC. Era stata proprio Salke a cercarlo nel suo precedente ruolo ai vertici di NBC Entertainment e proprio per questo Lear ha provato a convincerla a vedere il pilot e a valutarlo. Ma ha dovuto dirle che non vede come possa inserirsi su Amazon.

Il Signore degli Anelli

il-signore-degli-anelli.jpg

Il fronte Il Signore degli Anelli è sicuramente quello che più la impegnerà nei prossimi mesi. Salke ha rivelato di aver avuto una chiacchierata di un paio d’ore con Simom Tolkien, considerando anche che lei è subentrata mentre gli accordi erano già stati fatti. “Penso che entro il mese prossimo potreste iniziare a capire quello che abbiamo in mente, compreso il gruppo di sceneggiatori che ci lavoreranno

Non stiamo facendo un remake dei film, ma non partiamo proprio da zero. Ci saranno personaggi che tutti conoscono

Ovviamente non può rivelare molto, sia perchè la serie tv non vedrà la luce prima del 2020/2021, sia perchè ancora non c’è un responsabile e un gruppo di sceneggiatori che vi stanno lavorando. Il coinvolgimento di Peter Jackson non è ancora ben definito, stanno valutando quanto e come potrà essere presente. Salke ha poi dichiarato come è possibile che le riprese saranno effettuate in Nuova Zelanda.

Alla ricerca di Big Little Lies e Handmaid’s Tale

Salke ha poi chiarito che, nonostante quanto emerso sulla stampa negli scorsi mesi, non c’è alcuna indicazione da parte di Jeff Bezos di puntare ai grandi numeri. Sicuramente la coincidenza delle cancellazioni di produzioni minori con le parole di Bezos sul trovare un loro “Game of Thrones” hanno dato questa sensazione, ma Salke non ha questo tipo di mandato. “Abbiamo una forte produzione di genere con il Signore degli anelli e show sci-fi, tante cose in produzione. Abbiamo una serie di commedie in lavorazione. Io penso che quello che manchi sia un drama al femminile. Piuttosto che dov’è il nostro Game of Thrones, dove sono le nostre Big Little Lies o Handmaid’s Tale“.

Dal suo punto di vista è importante che Amazon diventi uno spazio aperto alla creatività e che le recenti cancellazioni non facciano quindi pensare ad un cambio di strategia. L’accordo con Jordan Peele per The Hunt o avere Barry Jenkins alla regia per gli 11 episodi di Underground Railroad rientrano proprio in questa mentalità. Salke ha rivelato che i casi The Wheel of Time e The Dark Tower non sono stati ancora analizzati nel dettaglio ma non sono definitivamente morti, così come stanno ragionando su una seconda stagione di The Dangerous Boog of Boys.

Transparent

Sul fronte Transparent, invece, Salke ha spiegato che Jill Soloway, la creatrice della serie, si sta prendendo il tempo necessario per capire cosa fare, come concludere la serie dopo il licenziamento di Jeffrey Tambor (il protagonista) accusato di molestie sessuali. Quindi non è chiaro se sarà una stagione completa, quattro episodi o un film conclusivo.

Jennifer Salke ha poi rivelato che potrebbero esserci alcuni ordini in ambito YA (Young Adult) che andrebbero ad affiancare le serie al femminile su cui stanno lavorando. Ma al tempo stesso non hanno intenzione di abbandonare le produzioni per i più piccoli.

Amazon ordina Modern Love

Non ordinato il pilot di Making Friends, creato da Craig Thomas e Carter Bays che sarebbe dovuta essere la prima comedy multi-camera di Amazon un ambito su cui difficilmente torneranno, almeno non nel breve periodo. Se il pilot di Upload di Greg Daniels è ancora possibile, Amazon ha ordinato a serie la romantic-comedy antologica Modern Love.

Creata da John Carney, Modern Love è basta su un articolo del New York Times sull’amore e le relazioni interpersonali. In ciascuno degli otto episodi, la comedy racconterà l’amore nelle sue diverse forme, platonico, carnale, familiare, romantico, individuale.

Il Signore degli Anelli, una serialità al femminile complessa e contemporanea da affiancare a Mrs Maisel, la ricerca della qualità e una comicità intelligente e sostenibile, Jennifer Salke ha tracciato le linee per il futuro della serialità di Amazon. Riuscirà a ritagliarsi uno spazio globale nel mare delle produzioni presenti e in arrivo?

Fonti: THR, deadline 123, Variety