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Addio Fernanda

E’ vero, questo è un blog che parla di televisione, e quindi in teoria non dovremmo occuparci di questioni altre. Ma sapete bene che, di tanto in tanto, mi permetto di evadere da questa restrizione tematica. Perlomeno quando gli eventi lo richiedono. Ora, dopo la scomparsa di Tullio Kezich – probabilmente il più importante critico

19 Agosto 2009 09:37

Fernanda Pivano con Bukowski

E’ vero, questo è un blog che parla di televisione, e quindi in teoria non dovremmo occuparci di questioni altre. Ma sapete bene che, di tanto in tanto, mi permetto di evadere da questa restrizione tematica. Perlomeno quando gli eventi lo richiedono. Ora, dopo la scomparsa di Tullio Kezich – probabilmente il più importante critico cinematografico italiano – ci troviamo a fare i conti con un’altra grande personalità che ci lascia in qualche modo orfani, culturalmente parlando. Sto parlando, ovviamente, di Fernanda Pivano (nell’immagine, storica, con Bukowski), che ricordano anche i colleghi di Booksblog.

Non saprei cosa scegliere, della sua produzione, per ricordarla decorosamente, per renderle quell’omaggio non retorico che merita, e allora scelgo una correlazione fra la poesia, la musica e la televisione e vi propongo un estratto da Che tempo che fa in cui Fernanda Pivano parla insieme a Fabio Fazio e Morgan di Non al denaro, non all’amore né al cielo, indimenticabile album di Fabrizio De André. Nel 1943 la Pivano tradusse parzialmente per einaudi l’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Master che ispirò l’album del cantautore genovese. Recentemente, ha collaborato con Morgan alla riedizione di quell’album. Ecco l’estratto. Ecco il mio personalissimo omaggio a un altro pezzo di cultura italiana che se ne va senza che si vedano degni sostituti all’orizzonte.