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Il Signore degli Anelli, Ian McKellen vuole essere Gandalf anche nella serie tv Amazon

Sir Ian McKellan si candida per il ruolo di Gandalf ne Il Signore degli Anelli di Amazon

pubblicato 18 Dicembre 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 02:20

Sir Ian Mckellen mette subito le cose in chiaro: non ci devono essere altri Gandalf oltre a lui.

Amazon ha scosso il mondo della televisione globale lo scorso mese spendendo 250 milioni di dollari solo per l’acquisto dei diritti de Il Signore degli Anelli per realizzarne una serie tv in esclusiva per i clienti di Prime Video di oltre 200 paesi (Italia compresa). Ovviamente ha suscitato fin da subito l’interesse degli appassionati di tutto il mondo, dai fan della saga divisi tra favorevoli e contrari ai semplici spettatori curiosi di questo esperimento.

L’avventura de Il Signore degli Anelli di Amazon è ancora alle prime fasi. Non c’è nulla di concreto o di definito, non c’è un titolo, una trama o uno sceneggiatore che se ne occuperà. Si tratta quindi di un progetto che nelle più rosee delle ipotesi potrebbe arrivare tra un anno a fine 2018, ma che più realisticamente vedremo nel 2019 (anno particolarmente ricco in cui Prime Video rilascerà anche Good Omens di Neil Gaiman con David Tennant, Michael Sheen e Jon Hamm e Carnival Row con Orlando Bloom). Nonostante tutta questa incertezza la curiosità è molto alta e il conduttore di BBC Radio 2 Graham Norton avendo tra le mani Sir Ian McKellen non poteva evitare di fargli una domanda in merito, ovvero se sarà per lui fastidioso sapere che ci sarà in giro un altro Gandalf. La risposta di McKellen è perfetta:

Che intendi con un altro Gandalf? Non ho detto Si perchè non mi è stato chiesto. Ma stai per caso suggerendo che qualcun altro potrebbe interpretarlo. Gandalf ha più di 7000 anni quindi non sono troppo vecchio per interpretarlo.

Una candidatura in piena regola, anzi anche qualcosa di più quella di Sir Ian McKellen. Sicuramente quando si definiranno tutte le strategie e le linee guida della serie de Il Signore degli Anelli non potranno non considerare queste dichiarazioni, considerando anche quanto i fan sono importanti per un progetto di questo tipo.

Sharon Tal Yguado responsabile della divisione seriale dopo lo scandalo che ha travolto Roy Price e il suo staff, al momento dell’annuncio sottolineò come “Il Signore degli anelli è un fenomeno culturale che ha catturato l’immaginazione di generazioni di fan attraverso sia la letteratura che il cinema. Siamo onorati di lavorare con la fondazione Tolkien, HarperCollins e New Line in questo entusiasmante progetto per la tv e portare i fan in un nuovo epico viaggio attraverso la Terra di Mezzo“.

Il Signore degli Anelli si candida ad erede di Game of Thrones (con la HBO che sta sviluppando possibili spinoff della saga per provare a trattenere i fan) e anche senza uno straccio di sceneggiatura pronta già si parla di un progetto destinato ad avere spinoff o serie parallele. Insomma il boss di Amazon Jeff Bezos è pronto ad investire in modo massiccio per trovare per la sua divisione Prime Video il nuovo fenomeno culturale, popolare globale.

Dall’Italia proviamo a suggerirgli l’opzione low cost di sottotitolare e esportare Fantaghirò nel resto del mondo, chissà che il fenomeno anni ’90 non diventi globale.