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Indietro Tutta 30 e l’ode, il vero omaggio è quello delle Teche

Indietro Tutta, 30 anni dopo due speciali su Rai 2 per ripercorrere la storia di uno dei programmi cult della tv italiana.

pubblicato 14 Dicembre 2017 aggiornato 9 Novembre 2020 15:17

Non era facile costruire un omaggio degno di Indietro Tutta. E infatti non ci sono riusciti, nonostante la buona volontà. Indietro Tutta 30 e l’ode non riesce a star dietro ad Arbore e a Frassica, che sono l’unico vero omaggio che il programma potesse volere, insieme a un’apparizione del cast originale che mi auguro ancora possa far capolino nel secondo speciale. Solo loro danno un motivo per seguire il programma, con gli scambi improvvisati in stile commedia dell’arte (fatta di canovacci e di ‘parole chiave’ per la costruzione della gag) e con la preziosa attualizzazione di quello che Arbore chiama ‘video disco‘, una collection di citazioni registrate usate a mo’ di dichiarazione per stuzzicare l’effetto ‘intervista impossibile’. Mi ricorda una regia di effetti radiofonici e in fondo quella pensa fosse l’origine, trasformata per l’occasione – parlo di 30 anni fa – in una sorta di videoblob pronto all’uso. Allora c’erano Scalfari, Montanelli, Biagi, Craxi, De Mita, insomma l’elite del giornalismo e della politica italiana (e certe costruzioni sulla verifica delle fonti trasmesse nel 1987 sono di una straordinaria attualità), oggi Arbore ha ‘campionato’ Mattarella, Prodi, Cacciari, Gabanelli, Trump, tutti perfettamente usabili alla bisogna. Il reperto di 30 anni fa è, in sostanza, la cosa più moderna di questo omaggio, insieme alla maestria dell’Ammiraglio Arbore.

La cornice universitaria, difatti, non (mi) convince – nonostante l’efficace scenografia che restituisce anche il senso di dispersione delle grandi aule d’ateneo -, soprattutto per le domande banali di questo gruppo di giovani che sembra scimmiottare l’entusiasmo del pubblico dell’epoca, lì a caricare volutamente il calore del pubblico tv dell’emittenza privata. Quel che allora era parodistico oggi è spacciato per reale entusiasmo e l’effetto è davvero straniante: Arbore e Frassica mi sembrano alieni sbarcati da un futuro remoto nel futuro anteriore che avevano immaginato, con tutti quegli applausi ripetuti che all’epoca erano caricaturali e oggi sono diventati la norma del racconto tv. Un vero e proprio paradosso metatelevisivo.

A rendere la cornice indigesta ci pensa pure un montaggio che sa di criminale, pieno di ripetizioni, tautologie, risposte anticipate e domande recuperate, che non capisco se siano frutto di una scaletta che non sta dietro a Frassica e Arbore o di una giustapposizione ‘criminale’ del montaggio, per l’appunto. Se è stato un effetto voluto, anch’esso parodistico, confesso di non averlo colto. Penso piuttosto che a 30 anni da allora Arbore e Frassica siano ancora più veloci della tv, anche di quella che ai tempi avevano già (pre)visto, digerito e parodiato, tra l’Auditel ‘schiavo’ delle curve delle ragazze del Cacao Meravigliao e il ruolo centrale del pubblico nella narrazione tv.

“La trasmissione la fate voi!” diceva il Bravo Presentatore Nino Frassica: mancavano 13 anni al primo Grande Fratello e la ‘tv verità’ di Guglielmi, quella di Chi l’ha visto? e Un Giorno in Pretura era ai primi vagiti. Arbore, Frassica, Porcelli, Santoro e Cerruti (questa la squadra dietro al programma) avevano già individuato i successivi 30 anni della tv. E infatti oggi la ‘trasmissione’ provano a farla fare ai ragazzi del pubblico. E non funziona. Con buona pace della Delogu che urla come se si trovasse in un kindergarten e non in una pseudo aula universitaria.

A vedere questa prima puntata, poi, sembra che l’unico vero fenomeno del programma sia stato il Cacao Meravigliao visto il tempo dedicatogli: dopo una prima (e una seconda) serata non è stato ancora citato Il Cosa Sta Pensando il Pensatore Quiz, si è appena nominato il prof. Pisapia, si è fatto qualche sparuto riferimento alla struttura della puntata, si sono appena citati gli autori storici e Mario Marenco. Il resto sono ‘Coccodè’ e Cacao. L’Auditel evidentemente funziona sempre nella stessa maniera.

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L’unico motivo per restare 3 ore e 15′ davanti alla tv (durata monstre, ci facevano 3 puntate di Indietro Tutta) è Arbore, più Frassica: il programma continuano a farlo loro, con i loro non-sense, col siparietto col rettore Guzzanti (che mi ricorda il Mirabella de Il Caso Sanremo, AD 1990), con i pochi aneddoti che raccontano quando decidono di rispondere ‘sul serio’ alle domande di ragazzi che – dice la Delogu – si sono preparati tanto sul programma. Io li rimanderei alla prossima sessione, in blocco.

Ma la vera magia di questo speciale è negli spezzoni dell’epoca – che pure vengono proposti un po’ a piacere, anche in maniera ridondante -, negli estratti delle puntate, nella saga del toro sulla Nomentana della Volante 1 a Volante 2, insomma nei pochi (in fondo pochi) pezzi recuperati dalle trasmissioni originali. Per far capire cosa era Indietro Tutta, e cosa è stato, ci si serve soprattutto del celebre sketch con Massimo Troisi/Rossano Brazzi, completamente improvvisato. Non si ricorda, però, che Troisi era anche la voce di Eugenio, che portava in giro i giapponesi sul suo pullmino turbo. In ogni caso resta un momento di teatro, prima ancora che di tv, straordinario.

65 puntate: tre mesi di trasmissione, trent’anni di storia. Per raccontare Indietro tutta in fondo basta poco: tanti filmati, qualche analisi di spessore, un pizzico di contesto storico-culturale e molti aneddoti da backstage, anche in una cornice leggera, senza prendersi troppo sul serio. In questo caso, invece, mi sembra si sia voluto puntare più sulla cornice che sulla sostanza, laddove Indietro Tutta era la quintessenza della ‘leggerezza di sostanza’. Lo confesso,

“Sai come si chiama tecnicamente questa cosa qui? Cazzeggio puro”

spiega Arbore alla Delogu in un passaggio del programma. Bisogna saperlo fare ed è quello che questo trentennale vorrebbe fare e non può, mi sa. Per fortuna che c’è l’originale, peratro tutto su Raiplay. Prima del secondo e ultimo speciale, in onda mercoledì 2o novembre, un passaggio per la piattaforma Rai vale la pena farlo.

Indietro Tutta 30 e l’ode, diretta prima puntata

  • 20.30

    Direi che mi fa quasi strano fare un live su Rai 2. Dopo il Tg spazio alla memoria.

  • 20.57

    In studio al Tg2 ecco Frassica e Arbore.

  • 20.58

    Una delle giornaliste del Tg2, Daiela Bisogni, era tra il pubblico del Sud. E’ la ragazza con il maglione bianco: lo dice lei nei servizio in cui omaggia il programma. Era tutto improvvisato, ricorda Arbore.

  • 21.01

    Tre mesi in onda, trent’anni di storia.

  • 21.01

    “Il copione? Era una pagina. Il resto era tutta improvvisazione”.

  • 21.05

    “Non perdetelo: vi farete delle sane risate, stupide ma sane”. Non sto nella pelle.

  • 21.08

    Io già che leggo “sigla restaurata’ mi emoziono. Davvero è restaurata! Pulita, digitalizzata…

  • 21.10

    Lo studio ‘nuovo’ è un’aula universitaria: giustamente, il 30 e l’ode da qualche parte deve arrivare. Qualche 40enne però mi sa che c’è, a meno che non siano giovani dentro…

  • 21.12

    Allora diciamocelo: il montaggio alternato tra la sigla di ieri e il tentativo di coinvolgere i giovani di oggi non funziona tantissimo.

  • 21.13

    “Ringrazio chi mi ha dato la conduttura del programma… La trasmissione la fate voi!”. Un classico. E il GF dove ancora arrivare e la tv verità di Guglielmi si stava appena affacciarsi.

  • 21.14

    Le risposte impossibili dei grandi direttori di giornali, da Scalfari a Montanelli, passando per Biagi. Siamo davvero avanti.

  • 21.15

    L’inizio è in medias programma: stiamo seguendo i primi minuti della prima puntata. Un taglio c’è: i ritmi erano diversi ed è tempo di presentare lo sponsorao, Cacao Meravigliao.

  • 21.17

    “Storia ed esegesi dello spettacolo italiano” la cattedra che accoglie lo speciale. Due gruppi di studenti si sono preparati su Indietro Tutta. La Delogu, che sembra in versione infermiera sexy, urla.

  • 21.17

    Si parte con una scheda ironica su Arbore.

  • 21.20

    Seconda scheda, sempre curata da Stefano Disegni, è ovviamente dedicata a Frassica.

  • 21.23

    FInita l’anteprima, si torna alla sigla. Questa volta quella di Indietro Tutta 30 e l’ode.

  • 21.27

    Entra Arbore tra gli applausi dei ragazzi: inizio un tantino ridondante. Sarà che Indietro Tutta parla da solo. “Non vorrei essere patetico” dice Arbore che svela la sua giacca da Ammiraglio, dell’epoca. “Quando inizia la commemorazione?”.

  • 21.29

    La cosa è strutturata come una lezione all’Università: i ragazzi fanno domande, loro risponderanno.

  • 21.29

    Arriva anche Frassica. “Lei? L’ho conosciuta all’Associazione per l’assistenza anziani Non lasciateli soli” dice Arbore.

  • 21.31

    Si mostrano i reperti: la Ruotona della Fortunona, il Costume delle Ragazze Coccodè (non lo indossano secondo me perché sennò sarebbe il putiferio), l’albero di Natale del Cacao Meravigliao e sulle pareti le giacche disegnate da Marcella Pera.

  • 21.33

    E si mostra anche il ‘video disco’ usato e realizzato per Indietro Tutta e usato solo per quella trasmissione.

  • 21.34

    “Siamo in diretta con l’Auditel… ora l’indice sale, sale…”.

  • 21.35

    Uddiu, avevo dimenticato Maria Grazia Cucinotta… Uhh, “Io vado al Regolamento”, la sbomballata, “Chiama lei o chiamo io?” e soprattutto Cerruti. Quando era genio Cerruti.

  • 21.366

    “Graaaazie, dei fiori graaaazie….” la versione sanremese di Indietro Tutta. Indimenticabile.

  • 21.37

    Arbore prende in mano la trasmissione (amen) e attiva una versione ‘contemporanea’ del video disco, oggi con Mattarella, Prodi… Praticamente una postazione di effetti radio. Come si vede che tutto parte da lì.

  • 21.39

    Gli applausi di Indietro Tutta erano caricati e ‘fake’, ripetuti per paradosso. Oggi l’effetto si perde: l’applauso insistito e ripetuto rientra nella stucchevolezza dello standard tv.

  • 21.40

    Una musica “dolcificante” per l’ode di Frassica.

  • 21.45

    Prima domanda: come è nato il titolo? Sono lo spunto per gag. Difficile prenderli sul serio. “Volevo dire che la tv andava indietro invece di andare avanti e prendevamo di mira certa tv privata che all’epoca impazzava e ancora impazza”.

  • 21.47

    Un altro spezzone del programma originale. In effetti meno male che le puntate sono su Raiplay. Speriamo non le tolgano.

  • 21.50

    Credolin e Zappalà, la storia continua. “Potevamo avere un mastice attaccadentiere, potevamo avere la cremina per fare passare i bufali… noooo. Noi abbiamo IL CACAO MERAVIGLIAO!”: secondo passaggio, se non terzo, in un’ora.

  • 21.51

    Domanda: perché il balletto delle Cacao Meravigliao? “Perché le donne svestite si usavano anche per i biscotti per bambini”, racconta Frassica. Montaggio criminale. Pubblicità.

  • 21.53

    Primo spot: Frassica testimonial di Compass.

  • 21.59

    Ma la parte sui politici e i giornalisti che hanno partecipato a loro insaputa grazie al ‘video disco’ lo hanno già fatto, sia nell’anteprima che nel primo blocco. L’anteprima sembra l’introduzione di una tesi, i blocchi quasi dei capitoli, con i rimandi inter-paragrafo…

  • 22.00

    Eccole le Coccodè. “L’hanno capito che era una satira?” domanda una ragazza. Arbore: “Hanno capito che era una satira perché noi abbiamo esagerato. Ma arrivarono anche molte proteste, anche da parte delle FederCasalinghe.

  • 22.03

    E c’è il reperto della risposta alla FederCasalinghe: “Abbiamo fatto pace con le FederCasalinghe, ma abbiamo ricevuto quella delle FederGalline…”. E Frassica chiamava la FederGalline… Sarebbe scoppiato l’inferno oggi. Dall’altro capo mi sembra ci sia Marenco, dalla voce…

  • 22.09

    La voce delle FederGalline era Marenco, confermato.

  • 22.09

    Oggi a distanza di 30 anni è cambiato qualcosa per le donne? “Tutto. Hanno vinto le donne, sono più brave loro”. E a caso arriva un contributo di Trump…

  • 22.11

    “Perché non c’erano gli ospiti”: ma come? “C’erano i programmi di giro con le stesse persone che ogni volta dovevano inventarsi una cosa nuova ogni volta”. Ma non ci fu ospite solo Troisi, ja. Uh, c’è anche la Leosini nel video disco: adoro.

  • 22.14

    Grandi applausi in aula per Troisi. Arbore si commuove. “Rosaria, senti, questo è per Massimo” dice alla sorella. Si ricorda la partecipazione di Troisi, che un giorno telefonò ad Arbore per chiedergli perché non lo invitava mai in quel programma con tutte quelle belle signorine. Fu lì che Troisi vide per la prima volta la Cucinotta che faceva una figurazione speciale.

  • 22.16

    La tv ha sempre ragione e quindi Troisi non poteva essere Troisi, ma Rossano Brazzi come dice il notaio. Che meraviglia.

  • 22.2

    “Ma mo’ quale macchina c’ha Rossano Brazzi? Mo’ devo aspettare che se ne vanno via tutti per vedere qual è la macchina mia”. Tutto assolutamente improvvisato. Ridere ancora oggi, dopo averla vista milioni di volte. Pubblicità.

  • 22.28

    Eccolo quel piccolo capolavoro…

  • 22.29

    Io le domande non le reggo, sappiatelo. “La vita è tutto in quiz” la scrivemmo con Mattone per significare la dittatura della tv e degli ascolti. Vince chi sa vendersi meglio. Noi ci ispirammo proprio agli inni fascisti, con tutta la retorica del focolare e anche del comando…”. Del resto il megafono, la voce effettata…

  • 22.35

    Cosa vi fa ridere, chiedono. Frassica: “Io non rido. Io sono comico e quindi nella vita sono triste…”. Arbore: “Io sono un navigatore solitario della rete. Ho trovato sul web una ricetta per fare il cibo sulla brace sui volti di Hilary Clinton e Donald Trump.

  • 22.40

    Ancora col Cacao Meravigliao? Ma non c’era solo quello a Indietro Tutta, su. “Non volevamo lo sponsor che si erano offerti” dice Arbore. Poi hanno provato a comprare il marchio, ma loro l’hanno registrato. C’è stata anche una causa in tribunale contro un’azienda che aveva messo in commercio il prodotto, ma dopo la trasmissione: Arbore dice che l’hanno anche vinta.

  • 22,42

    Prima fake news? “Forse sì, ma non vorrei uscire dal seminato…”
    … e Frassica si innesta subito, Ci sono delle parole d’ordine che fungono da staffetta.
    Ma come si fa a parlare di fake news a proposito di Cacao Meravigliao, su.

  • 22.44

    La parte d’epoca sulla verifica delle fonti e del mestiere del giornalista è di una attualità spiazzante. “Siccome il pubblico consuma stampa, i giornalisti cercano di consumare noi…”.

  • 22.46

    E siamo alla canzoncina completa del Cacao Meravigliao.

  • 22.46

    Comunque sento la mancanza di un La Storia siamo Noi su Indietro Tutta in onda ora, al posto di questo 30 e l’ode.

  • 22.49

    “Le piacciono le ballerine del Cacao Meravigliao” chiedono a Trump. “Sono troppo nere…”

  • 22.50

    E il rettore se ne va. E va la pubblicità.

  • 22.56

    Mamma e quanto urla la Delogu.

  • 22.57

    Ancora il Cacao Meravigliao?

  • 22.59

    E anche il Cacao Ripetitao.

  • 23.01

    E c’è anche il Cacao Prestao… E l’Agressao. La quintessenza della rissa tv. Era solo il 1987…

  • 23,04

    “Il signor Alberi stasera…”: basta questo dettaglio per il sorriso. Tutto il resto è costruzione.

  • 23,06

    “Lo sforzo era quello di non ridere” confessa Frassica.

  • 23.08

    Il meglio dei balletti di Nino Frassica: “Grazie per questo opportunismo”. Mi rendo conto ora del perché funzionino tanto programmi alla Boss delle Cerimonie.

  • 23.10

    “C’è chi c’ha ma c’è pure chi non c’ha”: la canto tutta.

  • 23.15

    “C’era un po’ di satira politica – dice Arbore – ma erano più misurati all’epoca. Ricordo che c’era del ‘freddo’ tra De Mita e Craxi e noi li facemmo parlare tramite il video disco inventato da Porcelli.

  • 23.17

    I ventenni dell’aula che ridono con De Mita e Craxi mi sanno di falsissimo.

  • 23.21

    IL richiamo è anche alla lettera di Totò e Peppino: Arbore ne fa vedere una versione con Renzi e De Luca. Spettacolare.

  • 23.23

    Arbore ricorda Biagi e chiede un grande applauso per lui. “Il programma più bello della storia tv votato dai critici fu Il Fatto…”, ricorda Arbore. Il secondo non s’è capito qual è. Tutto slegato, ripetitivo.

  • 23.24

    Si ricorda anche Grazie dei Fiori Bis, scritta per Sanremo 1988: ne parlò proprio Biagi perché i discografici si opposero al suo ingresso in gara. La presentarono in anteprima proprio a Il Caso di Biagi.

  • 23.30

    I giovani di oggi che ‘imitano’/copiano/fanno il verso ai quei giovani là mi fanno un po’ tristezza, lo dico.

  • 23.31

    Pubblicità. Beh, potrebbe terminare qui, Ma temo ci sia un’altra ora.

  • 23.36

    Si recupera un pezzo in cui Arbore fa Ella Fitzgerald in una versione jazz di Grazie dei Fiori Bis. “For the flower thank you again”… Io rido. Ma questo pezzo è anche un modo per ricordare che la musica è sempre stata una grande protagonista dei programmi targati Arbore.

  • 23.40

    Si ricordano a quest’ora gli autori storici del programma come Arnaldo Santoro e Alfredo Cerruti: erano loro a dare le voci alla Volante 1 e Volante 2 della PS, ovvero gli agenti Frontoni e Frangipane. “Un giorno stavamo andando a una festa e vedemmo una macchina della PS senza nessuno, ma la volante 1 chiamava la volante 2 che non rispondeva. Cercavano un paio di guanti in similpelle. Questa cosa ci ha impressionato a tal punto che per una settimana abbiamo parlato così. E l’abbiamo portato nel programma”. Ecco, questi aneddoti sono preziosi. Poteva essere tutto così.

  • 23.49

    Nacque la saga del Toro a Via Nomentana: l’interferenza della PS capitava solo quando Frassica diceva ‘PS, Post Scriptum’ nel regolamento.

  • 23.50

    Arbore e Frassica vanno più veloci delle domande dei ragazzi. Problemi di scrittura? Direi di sì. “Cerruti e Santoro furono nominati agenti di polizia e ad Arbore i gradi di Maresciallo” racconta Arbore. Ma perché poi agganciano la domanda ripetitiva della ragazzetta dopo? Problemi di montaggio?

  • 23.53

    Collegamento con Forest: anche lui fu lanciato da Arbore a Indietro tutta. Uddio, sembra più vecchio allora.

  • 00.00

    “Si vede un pezzo ‘duomo’ dietro di te” dice Arbore a Forest in collegamento da Milano. E cercherà di far sparire il Duomo, come un tempo fece Copperfield con la Statua della Libertà, insomma.

  • 00.04

    E dietro la tenda il Duomo non c’è più…

  • 00.07

    “Si comincia a fare tardi” dice Arbore. Francesco dal pubblico dice che ha studiato tanto e che secondo lui non interessava loro l’auditel: “A noi non interessava. A noi interessava l’indice di gradimento. Ora hanno paura a farlo. Quelli della notte era seguito da 1.500.000/2.000.000 di telespettatori, ma è il secondo marchio della Rai dopo Lascia Raddoppia. Quell’anno fummo il 3° programma più visto: nell’ultima puntata facemmo 9.000 milioni e uno share del 50%. Lo prendevamo in giro perché sapevamo come si faceva a farlo salire…” dice Arbore. E si fa rivedere un pezzo in cui prendevano in giro la rilevazione dei Dati Auditel. Salivano quando si inquadravano le ragazze de Cacao Meravigliao. “Un ascolto molto tosto… perché fate vedere la faccia” dicevano dall’Auditel.

  • 00.12

    “Bisognerebbe sapere a che punto è la scaletta del programma. Bisogna chiedere a Milena Gabanelli”: è la parte migliore di questo programma.

  • 00.13

    E dopo aver strappato la promessa di tornare la prossima settimana (?!) si chiude con Vengo dopo il Tiggì.

  • 00.18

    E alle 00.18 si chiude la prima puntata.

Indietro Tutta 30 e l’ode | Anteprima prima puntata

30 anni dopo Indietro Tutta è ancora cult: lo dimostrano i due speciali in onda questa sera, mercoledì 13, e la prossima settimana su Rai 2 che seguiremo live su TvBlog a partire dalle 21.05. Renzo Arbore e Nino Frassica, con l’aiuto di Andrea Delogu, raccontano uno dei programmi più amati, e iconici, della nostra tv. Correva l’anno 1987 quando lo strampalato studio di ‘Indietro tutta’, capitanato dall’ammiraglio Arbore e condotto dal ‘bravo presentatore’ Frassica, riempiva la seconda serata di Rai 2 di finti ‘giochini a premi’, di veri ospiti, di collegamenti improbabili, di parodie della tv che in quegli anni stava iniziando a conoscere la ‘moltiplicazione’ dell’offerta con il consolidamento del duopolio Rai-Fininvest. E si riparte da lì per constatare – ne sono certa – quanto fosse avveniristica la visione di Arbore & Co.

Indietro Tutta 30 e l’ode | Il programma

Con Arbore alla guida non ci si poteva aspettare un racconto da Teche Rai. Per l’occasione, infatti, Arbore e i suoi hanno pensato a un vero e proprio format, nel quale lui e Frassica ‘giocano’ a fare gli anziani in una casa di riposo, che ricordano ‘i tempi belli’.

Sarà quindi una ‘cavalcata’ in due appuntamenti tra i tanti tormentoni dell’epoca, dallo ‘sponsorao della trasmissao’,il Cacao Meravigliao (il più richiesto nei negozi dell’epoca, pur essendo totalmente inventato), alle interferenze della PS che si innestavano sui microfoni dello studio chiamando “Volante 1 a Volante 2“, mentre Alfredo Cerruti, nella ‘voce’ del professore Pisapia, raccontava le capriole del topo Clodomiro. E ancora Riccardino (Mario Marenco), Francesco Paolantoni nei pantaloncini di Cupido, il notaio che conferma, le Ragazze Coccodè, il Pensatore Quiz, l’orchestra “Mamma li Turchi”, diretta dal Maestro Mazza, la Ruotona della Fortunona, Miss Nord e Miss Sud, una Nina Soldano agli esordi. C’era anche Troisi, che prestava la voce al ‘runner’ che organizzava i pullmini con i turisti giapponesi e che poi dette vita a una memorabile gag in cui veniva ‘scambiato’ per Rossano Brazzi.

Tutte le 65 puntate della stagione, sono visibili su RaiPlay, con un’introduzione speciale di Arbore e un’intervista agli scenografi Alida Cappellini e Giovanni Licheri.

Indietro Tutta 30 e l’ode | Come seguirlo in tv, live streaming e radio

Il programma andrà in onda mercoledì 13 e 20 dicembre alle 21.05 su Rai 2. Anche il trentennale di Indietro Tutta ha il suo tocco innovativo: la prima puntata, infatti, andrà in onda, in crossmedia. su Rai Radio2, col commento di Gianfranco Monti e Claudio De Tommasi. Indietro tutta 30 e l’ode è anche in streaming su radio2.rai.it, fruibile dalla app di Radio Rai e con contenuti speciali sui social network di @RaiRadio2 e in live streaming su Raiplay, dove sarà poi visibile on demand.

Indietro Tutta 30 e l’ode | Second Screen

Indietro Tutta riesce a stare al passo con i tempi anche 30 anni dopo: oltre ad avere un proprio spazio – come anticipato – su RaiPlay, ha un proprio hashtag per i commenti social, ovvero #IndietroTutta. Vale la pena segnalare anche gli account Twitter di Nino Frassica (@ninofrassicaoffe Renzo Arbore (@Renzo_Arbore).


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