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Sky, arriva la Baby tv per bimbi da 0 a 3 anni e non piace al Moige

Apre i battenti sabato 1 agosto su Sky canale 620 la tv dedicata ai piccolissimi, Baby Tv, che copre la fascia che va da 0 a 3 anni. Non ci sarà pubblicità ma solo programmi destinati ai bambini costruiti con le consulenze di pedagogisti e psicologi. E il Moige apre la polemica. Spiega Elisabetta Scala,

di marina
30 Luglio 2009 07:30

Un bimbo piccolo lasciato davanti la tv Apre i battenti sabato 1 agosto su Sky canale 620 la tv dedicata ai piccolissimi, Baby Tv, che copre la fascia che va da 0 a 3 anni. Non ci sarà pubblicità ma solo programmi destinati ai bambini costruiti con le consulenze di pedagogisti e psicologi. E il Moige apre la polemica. Spiega Elisabetta Scala, responsabile dell’Osseratorio media del Moige:

Non si discute sui contenuti dei programmi. Probabilmente, anzi, saranno di alta qualità e studiati ad hoc da psicologi ed esperti del settore. Però vogliamo richiamare l’attenzione sui gravi rischi inerenti la crescita fisica e psicologica di neonati e bambini fino ai 36 mesi. Numerosi e prestigiosi studi in materia dimostrano i danni che può provocare in bambini così piccoli l’esposizione alla televisione. Ricerche dimostrano quanto le radiazioni della televisioni possano causare seri problemi come miopia, deficit di attenzione e problemi inerenti anche al ciclo di crescita e sviluppo psico-emozionale. In Francia l’Autorità per le Comunicazioni francese ha deciso di imporre ai distributori di programmi per bambini fra gli 0 e i 36 mesi di trasmettere sullo schermo il messaggio: «Guardare la televisione può frenare lo sviluppo dei bambini minori di tre anni, causare ritardi psicomotori, incoraggiare la passività, causare sovreccitazione e turbe del sonno».

Fox, che ha acquisito nel 2008 la tv nata in Israele nel 2003 da Lilian Talit e Ron Isaak, replica, attraverso le parole di Sherin Salvetti di Fox Channels Italy che:

L’obiettivo di BabyTV non è quello diventare una baby sitter ma quello di offrire un nuovo spunto di interazione tra genitori e figli.

Sinceramente, trovo che noi genitori non abbiamo bisogno di un tale surrogato di baby sitter ma di aiuti più concreti per far crescere i nostri figli. Un bimbo, nella fascia d’età che va dagli 0 ai 3 anni, per la mia doppia esperienza di mamma, interagisce con i suoi genitori, innanzitutto, e con tutte le persone che gli sono accanto. E’ da loro che impara e sopratutto è grazie al movimento e al gioco che cresce. Così come ha bisogno del contatto fisico prima con la mamma e poi con il papà, i fratellini se ci sono o i nonni, per sentirsi amato e coccolato. Che obiettivo educativo si raggiunge nel piazzarlo per un ora davanti la tv?

[Via | Vita, Quomedia]
[Foto | Flickr]