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80 Estati in Tv – 1985: Mister O

Cavalcata nei varietà estivi della televisione degli anni ottanta

di Hit
pubblicato 21 Agosto 2017 aggiornato 21 Gennaio 2021 18:44

C’era una volta la televisione che d’estate produceva dei varietà appositamente per la stagione più “hot” dell’anno. Accadeva dunque che fra il mese di giugno ed il mese di settembre andavano in onda sui due canali della televisione pubblica degli spettacoli, prevalentemente musicali, prodotti proprio per il periodo più caldo dell’anno.

Quest’estate, nelle dieci puntate di questa rubrica, parleremo di altrettanti programmi che sono andati in onda fra il 1980 e il 1989.

Nel corso di questi nostri questi appuntamenti ascolteremo anche alcune canzoni che hanno spopolato durante quegli anni, oggi dal 1985 ascoltiamo tre brani che sono diventati in qualche modo i tormentoni di quel periodo, partiamo da “L’estate sta finendo” dei Righeria che fu il tormentone di quell’estate del 1985:

E’ ora la volta, sempre da quell’estate del 1985 di “L’aiuola” di Fiorella Mannoia:

E chiudiamo questo trittico con “Duel” dei Propaganda :

Oggi dunque ci occupiamo dell’estate televisiva del 1985 parlando di un programma che andava in onda in diretta dagli studi di Milano nella seconda serata del giovedì sulla Rete 1 della Rai. Il titolo della trasmissione era “Mister O” e si occupava di parapsicologia. Il sottotitolo della trasmissione era “Sorprese, esperimenti ed enigmi della parapsicologia”. Il programma era scitto da Paola Giovetti e Ludovico Peregrini (il mitico signor No dei quiz di Mike Bongiorno). Alla conduzione c’era Alessandro Cecchi Paone, al debutto in un programma serale, dopo aver condotto altre trasmissioni in fasce minori.

La trasmissione che andò in onda per ben 12 puntate, creò non poche polemiche. Il mondo della “scienza ufficiale” infatti non gradiva che dai teleschermi della televisione pubblica, sopratutto dalla Rete 1, si desse spazio a questi temi. “Sono rimasto di stucco nel vedere queste cose sulla Rete 1. E’ un programma gravemente diseducativo. Un, preoccupante ritorno alle forme più ingenue di irrazionalità che storicamente si rafforzano in epoche calamitose”. Diceva questo Aldo Visalberghi pedagogista all’Università di Roma, aggiungendo: “Diventa una truffa se non si prendono certe distanze. Perchè se è vero che occorre fare molta attenzione nel negare l’ esistenza di certe cose, è anche vero che non può essere scientificamente accettato ciò che non abbia superato accertamenti inoppugnabili”.

Alessandro Cecchi Paone appariva già allora, pur giovanissimo, pienamente a suo agio alla conduzione di un programma televisivo, dimostrando tutta la sua bravura, diceva all’epoca:

“Mio padre è ingegnere, è un dirigente d’ azienda; voleva che diventassi come lui, un professionista, ed invece fin da piccolo io volevo fare il giornalista, diventare come Biagi, Ottone, Scalfari. Da piccolo ero uno di questi bambini agitatissimi, sempre indaffarato con la macchina da scrivere, organizzavo giornalini scolastici e di quartiere. Ho iniziato in televisione, poi la radio e infine ho vinto, nella sezione conduttori di programmi d’ attualità, il concorso “Un volto nuovo per RaiUno per gli anni ‘ 80”. Mi hanno tenuto “in frigorifero” per due anni, poi la grande occasione. Certo, la parapsicologia non è il mio campo preferito, ma il ruolo che svolgo in Mister O mi va benissimo. Farò di tutto per arrivare dove voglio, so anche che la strada è dura e dovrò lavorare sodo”.

Beh ha davvero lavorato sodo e se avesse magari alcune volte fatto scelte professionali diverse, oggi sarebbe ancora più in alto, ma di tempo ce n’è ancora molto.

Ecco un filmato tratto da una puntata di Mister O :