Home Rai 1 Referendum 2016, par condicio in vigore in Rai da oggi

Referendum 2016, par condicio in vigore in Rai da oggi

Par condicio in vigore in Rai da venerdì 14 ottobre alla mezzanotte di domenica 4 dicembre 2016

pubblicato 14 Ottobre 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 18:48

Scatta oggi, venerdì 14 ottobre 2016, la par condicio sulle reti televisive e radiofoniche Rai in ottica del referendum in programma domenica 4 dicembre. Due giorni fa l’approvazione in Commissione di Vigilanza, ieri la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Le norme avranno effetto fino alla mezzanotte del 4 dicembre. Vediamo nel dettaglio cosa prevedono.

Referendum 2016, par condicio: cosa prevede

In tutte le trasmissioni che trattano il tema del referendum (tribune, confronti, contraddittori, programmi informativi, messaggi politici autogestiti) gli spazi devono essere ripartiti in due parti uguali tra i favorevoli e i contrari al quesito.

In tutte le altre trasmissioni, escluse quelle di approfondimento, non si può far riferimento al quesito referendario e non è ammessa la presenza di esponenti politici a nessun titolo.

Alle trasmissioni dedicate al referendum possono partecipare il comitato promotore, le forze politiche, anche quelle rappresentative delle minoranze linguistiche, e tutti i comitati e associazioni della società civile che abbiano un interesse obiettivo e specifico sul tema del referendum. I

Per quanto riguarda i telegiornalisti, la presenza degli esponenti del governo deve essere limitata all’attività istituzionale per garantire completezza e imparzialità dell’informazione.

La direzione di Rai Parlamento da novembre, e più precisamente tra 19 giorni, deve trasmettere su una rete nazionale (nelle fasce di maggiore ascolto) uno o più cicli di tribune riservate al referendum. Non potranno essere presenti più di tre persone per ogni indicazione di voto. Nella fase finale della campagna, fino al 2 dicembre, la Rai dovrà trasmettere confronti a due di almeno 20 minuti moderati da un giornalista della tv pubblica.

Inoltre sul sito internet della Rai dovranno essere pubblicati quotidianamente fino al 4 dicembre i dati del monitoraggio dei tempi fruiti dai favorevoli e contrari al quesito (tempi di parola, di notizia e di antenna). I dati aggregati dovranno essere resi pubblici ogni settimana.

In caso di situazioni di disparità, l’azienda è chiamata a richiedere alle testate interessate “misure di riequilibrio a favore dei soggetti danneggiati“.

Infine, la Rai è tenuta a predisporre pagine televideo ad hoc sul referendum per le persone con disabilità, “recanti l’illustrazione delle argomentazioni favorevoli o contrarie al quesito e le principali iniziative assunte nel corso della campagna“.

Rai 1