Home Notizie Il “Fiorello Show” è costato a Sky 15 milioni di euro: se i soldi non fanno la felicità, aiutano a fare il palinsesto…

Il “Fiorello Show” è costato a Sky 15 milioni di euro: se i soldi non fanno la felicità, aiutano a fare il palinsesto…

Il Fiorello Show costa a Sky 15 milioni di euro. E’ difficile dire adesso cosa dovrebbe succedere perché critica ed opinione pubblica possano ritenere ben spesa tale cifra: per digerire Il Milione (lordo) di Paolo Bonolis, che serviva a coprire anche il lavoro di Direttore Artistico di Sanremo, durato un anno, c’è voluto il Festival

27 Marzo 2009 14:38

15 milioni per il Fiorello Show Il Fiorello Show costa a Sky 15 milioni di euro.
E’ difficile dire adesso cosa dovrebbe succedere perché critica ed opinione pubblica possano ritenere ben spesa tale cifra: per digerire Il Milione (lordo) di Paolo Bonolis, che serviva a coprire anche il lavoro di Direttore Artistico di Sanremo, durato un anno, c’è voluto il Festival migliore degli ultimi decenni.

Fin dove dovrà spingersi il buon Fiorello per ricamare sopra tante sicure bocche storte altrettanti sorrisi compiaciuti? Forse fin oltre il limite dell’immaginabile, sebbene ci siano alcune sostanziali differenze da segnalare. Intanto la natura dell’azienda: Sky non è la Rai, non è un servizio pubblico, si fonda sia sugli introiti pubblicitari che su quelli del “botteghino”, inteso come numero di abbonati attivi: va a pescare dentro borsellini di cittadini consapevoli che in questo modo non percepiscono il salasso come una fastidiosa imposta, bensì come una scelta ponderata (chi acquista e si installa un decoder Sky lo fa perché lo ha deciso lui, non perché costretto dallo Stato Italiano sottoforma di canone).

In più, tale spaventosa cifra, rivelata oggi da Affari Italiani, comprende la retribuzione del conduttore (comunque superiore al milione di euro), del cast, degli autori, delle maestranze, della logisitica e della scenografia. Dove vuole arrivare Sky? Al di là delle parole di Piersilvio Berlusconi, la guerra tra Mediaset (Raiset?) e Sky è aperta ed è lo stesso vicepresidente a lasciarlo intendere quando sussurra la prospettiva di “chiudere i rubinetti” verso la tv di Murdoch quandunque non dovesse più rivelarsi strategicamente positivo vendere ai concorrenti format e programmi.

Come potrà la “giovine” Sky reggere a questo urto? Evidentemente investendo con forza e decisione, anche a costo di inimicarsi una certa opinione pubblica bacchettona e numerosa ma che, tuttavia, non fa parte del target medio di fruitori di Sky. Quindici milioni per Fiorello, chissà quanti per Mike, Panariello, la Cuccarini e i prossimi sicuri arrivi Mentana e Celentano.

Forse i soldi non fanno la felicità, di sicuro fanno il palinsesto.