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Donald Trump, Seth Meyers e Stephen Colbert ironizzano sulle sue dichiarazioni (video)

Seth Meyers e Stephen Colbert hanno ironizzato sulle dichiarazioni di Donald Trump, sempre al centro delle battute e di sketch

pubblicato 16 Giugno 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 23:35

Che la tv americana fosse quasi tutta schierata contro Donald Trump e le sue dichiarazioni, era cosa nota da tempo: battute, sketch comici ed anche personaggi di serie tv ispirati al tycoon che punta alla candidatura repubblicana alla Casa Bianca (come quello di Hollis DoyleGregg Henry– in Scandal, la cui creatrice Shonda Rhimes ha reso ben chiaro il suo sostegno ad Hillary Clinton con uno spot a lei dedicato) popolano da tempo il piccolo schermo.

Nelle scorse ore, però, ci sono state ben tre situazioni in cui Trump ha fornito spunti per battute al vetriolo che nascondono neanche troppo velatamente un chiaro intento di prendersi gioco del candidato e delle sue controverse dichiarazioni. Il terreno da cui provengono queste battute è quello dei late show, i programmi di seconda serata, in cui ai conduttori viene data ampia libertà di esprimersi e di dire la loro senza mezze parole.

Come ha fatto, ad esempio, Seth Meyers, conduttore del Late Night, lo show di terza serata della Nbc: il comico ha infatti bandito Trump dal suo programma, proprio come ha fatto lui con il Washington Post, a cui ha ritirato il pass della stampa per seguire la sua campagna elettorale. Il giornale, secondo Trump, è colpevole di averlo insultato in seguito ad alcune sue dichiarazioni, in cui insinuava -poco dopo la strage di Orlando- un legame tra Barack Obama ed i terroristi:

“Non ci arriva, o ci arriva più di quanto chiunque altro riesca a capirlo. O una o l’altra. Siamo guidati da un uomo che non è intelligente, o che ha qualcosa in mente. E la gente non può credere a cos’abbia in mente”.

“Trump sta alimentando la paura e diffondendo l’odio”, ha commentato il conduttore (trovate il video in alto). “Non possiamo permettere che questo comportamento sia normalizzato. Fin che il Washington Post sarà allontanato dalla campagna di Trump, lui lo sarà da chiunque in questo show”. Restando pur sempre un programma comico, però, Meyers ha dovuto chiudere con una battuta, ricordando che “ad essere onesti non sarebbe venuto comunque. Non è interessato a venire qui”.

Più duro è stato, invece, Stephen Colbert che, sul Late Night show della Cbs, ha scherzato sulla possibilità di fermare il candidato repubblicano prima ancora che decidesse di candidarsi. L’idea è quella di viaggiare indietro nel tempo, richiamando lo show Quantum Leap ed il suo protagonista Scott Bakula (ora in Ncis: New Orleans). Colbert, usando lo stesso format del telefilm, riesce a viaggiare indietro nel tempo, citando una puntata di Quantum Leap in cui Sam Beckett diventa un tassista degli anni Cinquanta e dà dei consigli proprio ad un giovane Trump. Il conduttore deve riuscire a far dire al protagonista qualcosa che faccia desistere il bambino dal darsi alla politica, ma il risultato non è dei migliori, trasformando Trump nel Papa.

Colbert ha rincarato la dose, ironizzando in studio sulle dichiarazioni di Trump e sul suo modo di non fare affermazioni accusatorie verso Obama, ma lasciando che sia il pubblico a farsi un’idea. Non solo: secondo Trump, tutti i musulmani sanno chi sono tra di loro quelli pericolosi, e dovrebbero collaborare con la polizia. “Sì, tutti i musulmani sanno cosa pensano i musulmani”, ha ironizzato il conduttore. “E’ magia. Trump l’ha imparato dal documentario Aladdin”.

Per spiegare meglio il ragionamento del candidato, Colbert cerca di trovare uno schema tra le parole più usate da Trump negli ultimi giorni, tra cui “Obama”, “qualcosa in mente”, “musulmani” e “cose cattive”. Unendo questi concetti, però, ne esce una svastica. Per Colbert, però, il ragionamento è un altro, al punto da formare un asterisco con un punto al centro. “Trump ci deve spiegare che cosa significhi, perchè così sembra un buco del cxxo”, ha chiuso il conduttore, tra gli applausi del pubblico e la certezza di essersi fatto un nuovo nemico.