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Rai Sport: Zenga seconda voce della Nazionale, Sacchi opinionista. Il Processo del lunedì chiude?

Per gli Europei di calcio in Francia Paola Ferrari nel pre-partita alle 20,30, mentre Mazzocchi e Varriale affiancheranno Insinna in seconda serata su Rai1

pubblicato 19 Maggio 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 00:40

Ieri (con una settimana di ‘ritardo’) il nuovo direttore di Rai Sport, Gabriele Romagnoli, ha presentato il suo piano editoriale al Cda e alla redazione formata da 110 giornalisti.

Per quanto riguarda le nomine, tra i vicedirettori è stato confermato soltanto Marco Franzelli. Promossi Donatella Scarnati, Marco Mazzocchi, Bruno Gentili e Claudio Valeri, in uscita Volpi, Vaccari, Maurizi e Civoli. Losa promosso caporedattore centrale. Immancabili le polemiche, soprattutto nella redazione milanese (e con Romagnoli che si è lasciato sfuggire un vaffa durante la presentazione).

Per quanto concerne gli Europei di calcio in programma in Francia a giugno prossimo sono state annunciate importanti decisioni. È stato scelto l’ex allenatore della Sampdoria Walter Zenga come seconda voce nelle telecronache della Nazionale azzurra (al posto di Giovanni Trapattoni), al fianco di Alberto Rimedio. Opinionisti in Francia per la Rai saranno gli ex calciatori Panucci (ma, secondo il sito, di La Repubblica avrebbe rifiutato), Amoruso e Rambaudi, a rotazione. All’Auditorium di Roma, invece, per Notti europee, la trasmissione di seconda serata condotta da Flavio Insinna e in onda su Rai1 dal 10 giugno al 10 luglio ci sarà Arrigo Sacchi. L’ex ct della Nazionale da anni è opinionista di Premium per la Champions League. Saranno presenti con Insinna anche i giornalisti Marco Mazzocchi ed Enrico Varriale, nelle vesti di opinionisti.

E a proposito di Varriale, secondo le ultime indiscrezioni, il Processo del Lunedì dovrebbe essere cancellato dal palinsesto di Rai3.

Tornando ad Euro 2016, spetterà a Paola Ferrari condurre il pre-partita alle 20,30, subito dopo il Tg1.

Per la cronaca, il piano presentato dal direttore Romagnoli dovrà essere votato dalla redazione, ma il giudizio emesso dai giornalisti non sarà vincolante.

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