Home Notizie Natale a 4 zampe, Boldi cerca la comicità facile (e lascia il trash ai cani, coatti “come i Cesaroni”)

Natale a 4 zampe, Boldi cerca la comicità facile (e lascia il trash ai cani, coatti “come i Cesaroni”)

Natale a 4 zampe offre una comicità non volgare ma banale. E Boldi affida ai cani la parte trash

pubblicato 21 Dicembre 2012 aggiornato 3 Settembre 2020 23:08

Massimo Boldi ha abbandonato definitivamente gli eccessi dei cinepanettoni anni Novanta. La sua redenzione, ora, passa per i film-tv di Canale 5, come “Natale a 4 zampe”, operazione natalizia non particolarmente necessaria e che riporta in tv l’attore comico sempre più votato alla commedia per le famiglie.

Sono i più piccoli, infatti, i destinatari di questo film: la quantità di cani che compare lungo tutto la storia avrà fatto sorridere i più piccoli, mentre i più grandi si saranno trovati davanti a nulla di nuovo. La comicità di Boldi ormai è nota, prende sempre i soliti luoghi comuni e li ripropone come uno schema tipico, appunto, dei cinepanettoni.

Ma se la volgarità, come detto, sembra essere stata bandita da alcune scelte di sceneggiatura e di cast (i ruoli di Biagio Izzo e Maurizio Mattioli si perdono tra l’inconsistente ed il finto disinteressato alla trama), ad essere al centro del trash “alla Boldi” sono, a sorpresa, gli stessi cani protagonisti del racconto.

Natale a 4 zampe, il film-tv
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Irruenti, spontanei, coatti (al punto che Boldi invita il suo cane a non diventare come “uno dei Cesaroni), capaci di accoppiarsi in ascensore davanti ai padroni e persi nel condotto dell’areazione per poi finire nella pentola della cucina, con tanto di acqua pronta a bollire: la componente slapstick, in “Natale a 4 zampe”, viene affidata totalmente agli animali.

In questo modo, Boldi, si assicura meno critiche possibili su un modo di fare comicità che da sempre provoca critiche e malumori, ma ottiene comunque una risata troppo facile per essere apprezzata, capace, appunto, di stimolare solo i più piccoli spettatori.

Di “Natale a 4 zampe” non ce n’era proprio bisogno: così i cinepanettoni, la moda dei telepanettoni (che esistono in tv già da qualche anno), rischia di cadere su una non-comicità, non volgare, è vero, ma banale al punto tale da non poter essere salvata. Ad averne bisogno, forse, era tutto il clan Boldi: oltre alla produzione affidata al fratello Fabio, hanno trovato spazio nel film Loredana De Nardis, “amica” di Boldi (per sua stessa definizione) e Rocco Pietrantonio, futuro padre del figlio di Claudia Boldi, nipote di Cipollino. Un hotel, per loro, basta ed avanza.


Natale a 4 zampe, il film-tv

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