Home Notizie Gianluigi Nuzzi: “Virus cancellato da Renzi: meglio conduttori genuflessi?”. Un magazine domenicale per Porro su Rai 2?

Gianluigi Nuzzi: “Virus cancellato da Renzi: meglio conduttori genuflessi?”. Un magazine domenicale per Porro su Rai 2?

Giorgia Meloni e Gianluigi Nuzzi commentano la chiusura di Virus. Uno spiraglio per Nicola Porro in Rai…

pubblicato 19 Maggio 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 00:41

L’ufficializzazione della chiusura di Virus, la trasmissione di approfondimento politico di Rai 2 condotta da Nicola Porro, sta infiammando gli animi. Tanti, anche in virtù dell’allontanamento di Maurizio Belpietro da Libero, gridano alla censura da parte del governo. Giorgia Meloni ha sentenziato: “Due dei giornalisti non allineati con il governo Renzi vivono un momento difficile della loro carriera: Maurizio Belpietro dopo aver diretto per molti anni egregiamente il quotidiano Libero non sarà più direttore e Nicola Porro, l’unica voce del centrodestra nel palinsesto Rai, non condurrà più Virus. Chiudono la bocca a chi non è nelle grazie del premier. Possibile che nessuno abbia qualcosa da dire? Dove sono i difensori della libertà di stampa?”.

Anche Gianluigi Nuzzi, conduttore di Quarto Grado su Rete 4 e vicedirettore di VideoNews, si è sfogato. Lo ha fatto su Twitter affidandosi a ben sette tweet: “#pensierounico e’ metastasi di ogni cambiamento. Solidarietà a coerente amico M.Belpietro / @VirusRai2 cancellato dal palinsesto, #Belpietro licenziato da Libero: è il #pensieromogeneo allora #vivailre / caro @matteorenzi perché non segnali in rai #Belpietro per un programma? #vivailre / Caro @matteorenzi, @VirusRai2 dava ossigeno e ascolti a #rai2 (in realtà non ha mai superato il 6%, ndr) sai perché l’abbiano chiuso? Meglio conduttori genuflessi a #Porro? #vivailre / Caro @matteorenzi anche quella #schienadritta di @MassimGiannini non lo vedo allineato con @RaiBallaro, quando lo asfaltiamo? #vivailre”.

Nuzzi, contattato dal giornalista di Italia Oggi Claudio Plazzotta (qui il ‘post’ completo), è poi entrato nel dettaglio:

“I casi di Porro e Belpietro sono diversi ma è un fatto che negli ultimi anni, nel mondo, sono triplicati i giornalisti arrestati. E’ un fatto che l’Italia crolla nelle classifiche sulla libertà di stampa. E’ un fatto che le voci dissidenti vengano zittite. Poi i casi di Porro e Belpietro saranno anche una coincidenza, ma è piuttosto originale che entrambi vengano cacciati in questo modo. Belpietro, tra l’altro, aveva appena rinnovato il contratto nel novembre 2015. Fatte le debite proporzioni, è un po’ come se qualche anno fa fosse stato licenziato Ezio Mauro da Repubblica dopo aver appena rinnovato il contratto. Uno si fa delle domande […] Sono come minimo sorpreso. Di questa vicenda ne parlavo proprio ieri (mercoledì, ndr) con Michele Santoro: ragionavamo sul fatto che, chiunque ci sia al governo, questi si debba impegnare a valorizzare e proteggere le voci critiche. E invece, in questo paese, più avanti si va, più chi ha il potere ha un rapporto a dir poco faticoso con l’informazione. In confronto alle ultime vicende i gesti di stizza di Massimo D’Alema o anche l’editto bulgaro di Silvio Berlusconi sembrano archeologia”.

Intanto Porro vede uno spiraglio: “Sto valutando l’offerta che mi ha fatto la Rai, credo che ci penserò fino alla prossima settimana”. Un’offerta “della quale non posso parlare per serietà e correttezza”, spiega all’Adnkronos. Si tratterebbe di un magazine destinato alla domenica nella fascia tra le 19 e le 20.30.

D’altrone CDO lo aveva detto: “Virus non ci sarà, ma stiamo lavorando con Porro su un nuovo progetto”.