Home Canale 5 Raoul Bova a Blogo: “Ho voluto scavare dietro le violenze e il terrore. E’ una fiction adatta a questo periodo storico”

Raoul Bova a Blogo: “Ho voluto scavare dietro le violenze e il terrore. E’ una fiction adatta a questo periodo storico”

L’intervista di Blogo all’attore romano.

pubblicato 29 Marzo 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 02:57

Raoul Bova è il protagonista di Fuoco amico TF45 – Eroe per amore, la nuova fiction di Canale 5 che avrà inizio mercoledì 30 marzo 2015 e che andrà in onda in prima serata per un totale di otto puntate.

L’attore romano, che ha anche prodotto questa fiction, interpreta il ruolo di Enea De Santis, un militare a capo di un distaccamento incursori dell’Esercito Italiano, inquadrato nella Task Force 45, di stanza in Afghanistan.

La sua missione personale in Afghanistan è quella di fare chiarezza sull’improvvisa scomparsa del padre, Romeo De Santis. L’incontro con Samira, una giovane ragazza afghana interpretata da Megan Montaner, però, gli cambierà per sempre la vita.

Intervistato da noi di Blogo, dopo la conferenza stampa di presentazione di Fuoco amico TF45 – Eroe per amore, Raoul Bova ha svelato com’è nata l’idea di questa fiction:

L’idea è nata da una serie di ragionamenti e da un’idea di Beniamino Catena. Lui aveva scritto un soggetto che è arrivato durante un periodo storico, che viviamo in questo momento, che è molto complicato. E’ arrivato durante una voglia di reagire, una voglia di parlare, di dire chi c’è dietro la violenza, le stragi, la morte e il terrore. Trovo assurdo, ad esempio, uccidere in nome di un Dio. In ogni religione, Dio è misericordioso, non porta terrore e morte. Quindi, ho pensato che ci sono interessi economici dietro e ho voluto scavare dietro tutto questo. Dietro il braccio armato, ci sono menti che gestiscono le nostre vite. Sono persone che, per soldi, sono pronti a sacrificare tanta gente e questo mi fa impressione. Creare un gruppo di soldati pronti a scoprire la verità, rischiando la vita, mi sembrava opportuno farlo in questo momento.

Raoul Bova ha anche spiegato perchè i personaggi positivi lo affascinano particolarmente:

Gli ideali e i concetti sono universali. Io ho sempre detto che è molto più difficile fare del bene che fare del male. Il fascino dei personaggi positivi è capire la forza interiore che riescono ad avere, cosa spinge loro a fare una missione che, in cambio, spesso non dà loro niente. Ci sono persone che rischiano la vita e che non ricevono niente in cambio. C’è un ideale molto più elevato. Al mio bagaglio di esperienze, aggiungo una percezione ancora migliore della mentalità delle missioni in positivo.

Per l’attore romano, infine, Fuoco amico TF45 – Eroe per amore non è una fiction che parla di terrorismo in senso stretto ma che tratta, in realtà, di tutto ciò che si trova dietro ad esso:

Questa fiction non parla di terrorismo, parla di complotti. Il terrorismo è considerato meno. E’ quello che c’è dietro al terrorismo, gli interessi economici, le vite da salvare, le persone che vogliono scoprire e smantellare il silenzio, far parlare la verità. Questa serie parla di persone che hanno interessi molto più alti ed è questo, quello che volevamo raccontare. Purtroppo, la vita umana è merce di scambio e vogliamo evitare che succeda ancora. E’ una fiction ma magari può far venire un’idea diversa o una percezione della realtà diversa da quella che vediamo nei telegiornali.

Per l’intervista completa, c’è il video a disposizione.

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