Home Rai 1 Questo è il mio paese, Michele Placido: “Storia di ‘ndrangheta, mia figlia Violante se l’è cavata bene” (VIDEO)

Questo è il mio paese, Michele Placido: “Storia di ‘ndrangheta, mia figlia Violante se l’è cavata bene” (VIDEO)

Questo è il mio paese dà un “contributo di coscienza civile al nostro Paese, che ne ha tanto bisogno”

pubblicato 4 Novembre 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 08:47

Michele Placido torna su Rai1 e precisamente in Questo è il mio paese, fiction in sei puntate diretta da Michele Soavi e che vede tra i protagonisti la figlia Violante Placido e Francesco Montanari.

Ecco le dichiarazioni dell’attore e regista, che interpreta il boss Giannino Cafuero.

Questo è il mio paese è una storia di ‘ndrangheta dove la protagonista, una volta tanto, è una donna che decide di esporsi per combattere il malaffare. Non è neanche tanto fiction perché è una storia ispirata a fatti veri, reali, accaduti. Dovrebbe aiutare lo spettatore a capire quali sono gli strumenti per poter combattere le grandi famiglie mafiose, ma anche dare un contributo di coscienza civile al nostro Paese, che ne ha tanto bisogno.

C’è ancora speranza per l’Italia o è solo legata alla volontà dei singoli?

L’Italia sta vivendo un momento particolarmente difficile sul piano della delinquenza e della criminalità. Azioni positive le vediamo. Per esempio il successo dell’Expo vuol dire che c’è un’Italia che lavora bene, che ha rigore, che butta fuori i corpi estranei malati e fa sì che le cose funzionino. Sappiamo che anche l’Expo di Milano era iniziato con le infiltrazioni della ‘ndrangheta, ma la società milanese è riuscita a espellere questi corpi estranei, a far sì che oggi l’Expo sia motivo di orgoglio per tutto il Paese. La stessa cosa deve accadere ora a Roma, speriamo. C’è la speranza che Roma rinasca, che diventi una città finalmente nuova, pulita, la capitale d’Italia. Queste storie servono a far riflettere, a far indignare gli italiani e a far capire loro che devono fare delle scelte politiche molto attente e oculate.

Com’è stato lavorare con sua figlia Violante?

È andata bene. Viola non ha lavorato tantissimo con la Rai, ha lavorato molto per il cinema e all’estero, anche con George Clooney. All’inizio era incredula, non voleva accettare il ruolo: ‘Papà, ci vuole una faccia più incazzata per il ruolo’. Poi in Italia chi è bella non può essere anche brava… questi sono luoghi comuni che ci piacciono tanto. La fiction è un banco di prova per lei, ora il pubblico deciderà. Il suo è un personaggio tosto, molto tosto. Da quello che mi dicono se l’è cavata bene. Io so il suo valore, lei ha lavorato con registi stranieri importanti. È una delle pochissime attrici italiane capaci di esprimersi in lingua inglese in modo fluente. Io so i sacrifici che ha fatto lei da piccolina: già da 16 anni era a studiare in Inghilterra.

Nel video in apertura di post trovate le altre dichiarazioni. Compreso l’appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a proposito degli imprenditori di Bagheria che hanno denunciato i boss che chiedevano loro, da anni, il pizzo. Storia che potrebbe, forse, in futuro diventare un film di Placido.

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