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La strada dei miracoli, un Quarto Grado virato sulla cronaca celeste, senza morti ma con molti gay

La strada dei miracoli | La prima puntata e la recensione.

pubblicato 13 Ottobre 2015 aggiornato 9 Novembre 2020 16:37

  • 21:25

    Inizio trasmissione. Safiria Leccese saluta il pubblico e anticipa gli argomenti e gli ospiti di questa prima puntata de La strada dei miracoli. La conduttrice presenta gli opinionisti: Don Davide Banzato, Alessandro Cecchi Paone, Paolo Brosio e Luigi Garlaschelli.

  • 21:30

    Il primo servizio è dedicato a Medjugorje, la cittadina bosniaca dove avvengono presunte apparizioni mariane da 34 anni. In questo servizio, verrà riassunta la storia di Medjugorje.

  • 21:35

    La Madonna è inizialmente apparsa su una collina a due bambine di nome Ivanka e Mirjana. Poi è apparsa anche ad altri quattro bambini di nome Vicka, Ivan, Jakov e Marija. I ragazzini vengono inizialmente minacciati e obbligati a controlli medici e psichiatrici. La Vergine avrebbe comunicato dieci segreti ai veggenti. Il Vaticano ha aperto un’inchiesta: Papa Francesco prenderà una decisione su Medjugorje a giorni.

  • 21:40

    Medjugorje è stata meta di pellegrinaggio per 50 milioni di persone. Si torna in studio: Safiria Leccese presenta Anita Barberio con la figlia Maria Emilia. Anita racconta la guarigione miracolosa di sua figlia. Parte un servizio dedicato alla storia di Maria Emilia.

  • 21:45

    Anita parla dei problemi di salute della figlia di Maria Emilia che l’avvicinarono addirittura al pensiero dell’aborto. Anita decise lo stesso di far nascere Maria Emilia nonostante i problemi alla colonna vertebrale.

  • 21:50

    Anita: “Maria Emilia nacque con un’ernia dietro la schiena. Subì subito un intervento di 3 ore. Mi dissero che non avrebbe mosso braccia e gambe. Dopo 15 giorni, Maria Emilia era già a casa. La dottoressa che l’ha operata ha detto che è stato Dio a metterci le mani”.

  • 21:55

    In collegamento c’è Alessandra Borgia da Medjugorje. La giornalista intervista Suor Emmanuel che, 25 anni fa, ha conosciuto i veggenti della Madonna. Suor Emmanuel: “Il più piccolo Jakov chiese alla Madonna perché era così bella. La Madonna rispose che chi ama è bello”.

  • 22:05

    Il secondo servizio su Medjugorje indaga più a fondo sulla vita dei sei veggenti. Ivanka, oggi, ha tre figli e la Madonna le appare ogni anno, il 25 giugno; Mirjana è sposata e vede la Madonna il 2 di ogni mese e il giorno del suo compleanno; Marija è sposata con un italiano, vive a Monza, vede la Madonna tutti i giorni e ogni 25 del mese riceve un messaggio dalla Vergine.

  • 22:10

    Vicka è sposata con due figli, vede la Madonna tutti i giorni; Ivan è sposato con quattro figli; Jakov vede la Madonna ogni Natale. Si torna in studio dove c’è anche Igrazio Ingrao. Ingrao: “La Chiesa non si è ancora espressa su Medjugorje. Sono apparizioni nuove rispetto al passato”. Cecchi Paone: “Sono veggenti inattendibili”.

  • 22:15

    Brosio: “Ho assistito ad una guarigione miracolosa di una ragazza cieca di un occhio”. Cecchi Paone: “La vera fede non ha bisogno di miracoli”.

  • 22:20

    Terzo servizio su Medjugorje: rivediamo l’ultima apparizione pubblica della Vergine. La veggente fu Mirjana.

  • 22:25

    L’ultima apparizione pubblica della Madonna avvenne lo scorso 2 ottobre. In studio, riprende la discussione tra Brosio e Cecchi Paone. Cecchi Paone: “E’ idolatria pura. Sono convinto che il Papa dirà ai veggenti di finirla di strumentalizzare la Madonna”. Brosio: “La Madonna dà l’appuntamento ai veggenti come a Lourdes e Fatima”. Cecchi Paone: “La Madonna non è una postina, non ha orari”.

  • 22:30

    Don Banzato: “C’è stato uno studio medico-scientifico sui 6 veggenti. Ci sono varie indagini in corso”. Cecchi Paone: “C’è un busines enorme attorno a Medjugorje”. Brosio: “Questa è demagogia”. Garlaschelli: “Se uno dei veggenti avesse un albergo a Medjugorje, sarebbe inopportuno”. Brosio: “Le guarigioni aumentano”. Cecchi Paone sorride sarcastico: “La medicina dice per prima che non si può spiegare tutto”.

  • 22:40

    Va in onda un’intervista esclusiva a Milka, una donna che avrebbe visto la Madonna insieme ai 6 veggenti, solo una volta, 34 anni fa: “La Madonna si trovava su una nuvola bianca”. Cecchi Paone commenta: “Non cambio idea. La Madonna su una nuvola non è verità ma un fatto infantile”.

  • 22:45

    Ingrao: “Ci sono state apparizioni mariane rese troppo pubbliche”. Brosio: “Quand’erano bambini, però, che interesse avevano?”. In studio, c’è anche Don Michele Barone: “A Lourdes e a Fatima, la Madonna è apparsa dentro ad una grotta e sopra un albero”. Va in onda un servizio dedicato alle indagini scientifiche sui 6 veggenti.

  • 22:50

    Diverse equipe e commissioni hanno studiato i comportamenti dei veggenti durante le estasi e le apparizioni. Dieci anni fa, ci sono stati gli ultimi esami. I risultati: durante le estasi, i veggenti non reagiscono a fattori esterni.

  • 22:55

    In studio, Garlaschelli: “La conclusione di alcuni studi è che siano stati effettuati test poco efficienti”. Brosio: “Sei commissioni hanno analizzato i veggenti. Improvvisamente, sono diventati tutti scemi?”. Cecchi Paone: “La scienza seria si astiene da queste pagliacciate”. Va in onda un nuovo servizio dedicato agli esami clinici sui sei veggenti.

  • 23:00

    Ascoltiamo una serie di dichiarazioni originali di alcuni dei sei veggenti: raccontano principalmente le sensazioni che hanno provato durante le apparizioni e le minacce e le accuse che hanno ricevuto. Si torna in studio. Ingrao: “Il fatto che i dieci segreti non siano stati detti impedisce una valutazione”.

  • 23:05

    Cecchi Paone: “La scienza ha un gran rispetto per la Madonna”. Rivediamo l’incontro tra Cecchi Paone e la veggente Vicka. Cecchi Paone: “Vicka, in pratica, non mi ha detto nulla. Sono andato a verificare e non ho scoperto nulla. Io rispetto la fede e il Papa, non rispetto chi strumentalizza”.

  • 23:10

    Alessandra Borgia ha intervistato la veggente Mirjana: “Non viviamo l’attesa della decisione del Vaticano, preghiamo da 34 anni”. In studio, Ingrao: “Intorno a questi veggenti, si è creato un certo business”. La pagina di Medjugorje si chiude qui.

  • 23:20

    Safiria Leccese intervista Alfonso Signorini. Signorini: “Padre Pio è una presenza familiare grazie a mia madre. Ho avuto la fortuna di incontrare di persona Natuzza Evolo. A Lourdes, ho fatto il barelliere. E’ stata una cosa bellissima”.

  • 23:25

    Signorini parla della sua malattia, la sua leucemia: “Ho scoperto di avere una malattia grave e ho fatto i conti con la morte. Dio mi ha accarezzato. Ho avvertito una forza improvvisa. Sono guarito dopo due settimane di terapia e i tre anni della recidiva son passati. La malattia mi ha aiutato a tagliare i rami secchi e vivo molto meglio”.

  • 23:30

    Signorini sulla morte di sua madre: “Una voce mi disse di andare improvvisamente da mia madre. Sono arrivato all’ospedale, mi ha salutato e se ne è andata”. Sull’omosessualità: “Ho vissuto l’omosessualità come una colpa, come una disgrazia, all’inizio. Feci amicizia con il cardinal Martini e con una lettera ho sentito la sua accoglienza. Dio non giudica”.

  • 23:40

    Signorini parla del suo angelo custode, un ragazzo di 15 anni morto in un incidente, figlio di una proprietaria di un ristorante. Signorini parla di questa sua apparizione.

  • 23:45

    Va in onda un servizio dedicato a Monsignor Krzysztof Charamsa. Il commento di Monsignor Giovanni D’Ercole, in collegamento: “Ho pregato per lui. E’ una denuncia arrivata in un momento sbagliato. Serviva più discrezione”.

  • 23:50

    Va in onda un’intervista a monsignor Krzysztof Charamsa: “Io dovevo nascondere il mio essere omosessuale. Durante il mio cammino da adolescente, capii la mia natura ma la odiavo perché la Chiesa la condannava e io mi sentivo un peccatore. Ho incontrato sacerdoti gay che sono stati i migliori ministri della Chiesa. Voglio realizzare questa mia felicità. Dovevo liberarmi ed eccomi qua”. Monsignor D’Ercole, in studio: “Se una persona vuole diventare prete, deve evitare gli atti sessuali in generale”.

  • 23:55

    Cecchi Paone: “Charamsa ha realizzato un percorso divino. La Chiesa deve ancora recuperare il ritardo sul tema dell’omosessualità”. Ascoltiamo altre dichiarazioni di Charamsa: “Le persone omosessuali nella Chiesa hanno bisogno di liberarsi dalle paure e dal terrore. Hanno diritto ad un po’ di pace. Abbiamo solo una vita e non possiamo trascorrerla chiusi nell’armadio. La Chiesa deve accettare i gay e non può distruggerci la vita”.

  • 00:00

    Signorini: “Quando si accetta di entrare in Chiesa, si devono rispettare delle regole, giuste o sbagliate che siano”.

  • 00:05

    Brosio: “Charamsa ha sputato nel piatto dove ha mangiato. Ha fatto soffrire i cattolici e non ha servito il mondo dei gay”. Cecchi Paone: “Lo stai trattando come un pretino di campagna, Charamsa è un teologo. E’ giusto che i preti non abbiano una vita sentimentale?”. Brosio: “L’amore di Cristo deve bastare”. Don Banzato: “Charamsa ha compiuto un atto irresponsabile”.

  • 00:10

    Va in onda un servizio su un convento che “cura” i preti con tendenze omosessuali. Safiria Leccese intervista Mario Bonfanti, gay ex sacerdote a cui è stato proposto l’ingresso in questo convento.

  • 00:15

    Bonfanti: “Non c’è una costrizione esterna a diventare preti ma un’incapacità a prendere decisione in piena coscienza”. Monsignor D’Ercole: “La mia sessualità si esprime nel bene che faccio agli altri. In questo, mi sento profondamente uomo anche se non ho rapporti genitali”.

  • 00:20

    Bonfanti: “Sono sempre stato cosciente della mia omosessualità e ne ho sempre parlato. Chiesi anche un aiuto psicologico. Avevo degli interrogativi. Questo aiuto mi venne negato. Feci un cammino doloroso in solitudine. Il vescovo sapeva che ero gay ed è andato avanti con l’ordinazione anche se il Vaticano era contrario. Poi è arrivata la proposta di andare nel convento per “curarmi””. Cecchi Paone: “Nel curare l’omosessualità, c’è rischio di denuncia penale”. Monsignor D’Ercole: “Non si cura l’omosessualità, si aiutano le persone a dominare le pulsioni”.

  • 00:25

    Bonfanti: “Sono diventato prete perché pensavo di poter fare convivere la mia vocazione e la mia omosessualità. Poi mi sono scontrato con i fatti”. Va in onda un servizio dedicato a Tony Adams, prete gay che ha ammesso di aver fatto sesso per fare carriera in Vaticano.

  • 00:30

    Tony Adams: “Papa Francesco vuole cambiare questa situazione ma ha paura”. In studio, Signorini: “L’idea di una Chiesa con un prete sposato o con un trans che dice messa non mi piace”. Bonfanti: “La chiesa di New York non discrimina nessuno”. Brosio difende la castità. Don Banzato: “Ci sono tanti riti che non comprendono la castità”.

  • 00:34

    Ascoltiamo altre dichiarazioni di Charamsa: “Non c’è una lobby gay in Vaticano. Ho conosciuto, però, molti sacerdoti gay. La Chiesa non perda più tempo. Io sono fedelissimo al celibato. Non ho mai toccato una donna”. Cecchi Paone: “Quest’ultima battuta è stata orrenda”. Brosio: “Che pena”.

  • 00:35

    La prima puntata de Le strade dei miracoli termina qui.

Questa sera è andata in onda la prima puntata della seconda edizione di La strada dei miracoli, il programma d’approfondimento “religioso” (possiamo definirlo così) condotto da Safiria Leccese, in onda su Rete 4.

Esordiamo, asserendo che l’impronta di Videonews è, come sempre, molto ben marcata, visibile e riconoscibile. La strada dei miracoli, infatti, è un Quarto Grado virato sul mistico, dalla medesima e intollerabile durata spropositata e dalla stessa modalità operativa: numerosi servizi su un solo argomento, collegamenti, dibattiti in studio con opinionisti, interviste.

Insomma, dopo i quartograders, siamo in attesa della formazione dei miracolers anche se forse è una previsione errata considerando che la cronaca “celeste” (possiamo definirla così) rischia di apparire molto meno accattivante della cronaca nera.

E dire, però, che La strada dei miracoli, alla fine della fiera, si è mostrato un programma molto meno morigerato di quanto si potesse ipotizzare alla vigilia.

Nonostante l’atmosfera generale tenda ad apparire filocattolica o filocristiana soprattutto grazie ad un invasivo tappeto musicale operatic pop/new age (lo si intuisce, però, anche dagli applausi spontanei del pubblico), alla fine si può affermare che Safiria Leccese abbia mantenuto le promesse di un trattamento super partes dell’argomento.

La prova di questa sera, ad esempio, è stata la presenza di ben cinque persone omosessuali in una sola puntata, roba che un fondamentalista cattolico probabilmente si starà ancora martoriando con il cilicio.

Il Monsignor Krzysztof Charamsa, Don Mario Bonfanti, Tony Adams, Alfonso Signorini e Alessandro Cecchi Paone hanno offerto al pubblico diverse variazioni sul tema: Charamsa ha scandalizzato il mondo cattolico con il suo outing, Bonfanti ha confermato le tesi del sacerdote polacco, Tony Adams ha scoperchiato il vaso di Pandora sugli scandali sessuali in Vaticano, Alessandro Cecchi Paone ha offerto il proprio punto di vista laico, forse tendente anche all’ateismo, e Alfonso Signorini, ospite di questa puntata, ha dimostrato che si può essere omosessuale, conservatore e cattolico praticante allo stesso tempo.

Era lecito aspettarsi una quantitĂ  smisurata di morbositĂ  e invece no.

La strada dei miracoli non è caduta in questo tranello ma se la volontà, per quanto riguarda le prossime puntate del programma, dovesse essere quella di restare ancorati all’attualità, allora il rischio potrebbe diventare notevole perché sarebbe impossibile non tornare sull’argomento.

Da questo punto di vista, le probabilitĂ  di una nuova Vatileaks (una presunta lettera firmata da tredici cardinali e indirizzata al Papa) potrebbe aiutare il programma a variare sui temi da trattare.

Riepilogando, quindi, si può affermare con decisione che La strada dei miracoli non è un programma per timorati di Dio.

Un ateo, un agnostico, un laico può trovarci spunti validi per interessarsi al programma.

Il problema, perciò, non è il “cosa” viene trattato ma il “come” viene trattato.

E chiunque può arrivare alla conclusione che gestire tre ore e mezzo di programma su due soli argomenti è perlomeno cimentoso.

La strada dei miracoli è un programma d’approfondimento riguardante temi di spiritualità e religione, in onda su Rete 4 ogni martedì alle ore 21:10, a partire da questa sera, 13 ottobre 2015, condotto da Safiria Leccese, con la partecipazione di Don Davide Banzato, Alessandro Cecchi Paone, Paolo Brosio e Luigi Garlaschelli.

Questa sera andrĂ  in onda la prima puntata della seconda edizione.

La strada dei miracoli | Anticipazioni Puntata 13 ottobre 2015

La seconda edizione del programma, che sarĂ  composta da otto puntate, racconterĂ  miracoli, guarigioni sorprendenti, le grandi mete dei pellegrinaggi e i luoghi della fede.

Durante la prima puntata, si parlerà di Medjugorje, la cittadina della Bosnia-Erzegovina dove la Madonna sarebbe apparsa ogni giorno da 34 anni a 6 veggenti e che è, proprio in questi giorni, al centro di un’indagine voluta dal Vaticano per attestarne la veridicità.

Questa sera andrà in onda anche un’intervista a Monsignor Charamsa, il teologo che ha scosso la Chiesa dichiarando di essere omosessuale e di avere un compagno proprio mentre si sta svolgendo il Sinodo dedicato alla famiglia.

Alfonso Signorini, infine, sarĂ  intervistato e racconterĂ  il lato spirituale della sua vita.

La strada dei miracoli | Dove vederlo

La strada dei miracoli andrĂ  in onda questa sera su Rete 4 a partire dalle ore 21:10.

La puntata sarĂ  visibile in streaming anche sul sito ufficiale di Mediaset.

La puntata intera, invece, sarĂ  disponibile nella sezione on demand del sito Video Mediaset.

La strada dei miracoli | Second Screen

Il programma condotto da Safiria Leccese ha una sezione a parte sul sito ufficiale di Mediaset e sul sito Video Mediaset.

La strada dei miracoli è presente anche su Facebook con una pagina ufficiale.

La trasmissione ha anche un account ufficiale su Twitter: @stradamiracoli.

Per il liveblogging, infine, il consueto appuntamento è su TvBlog, magazine di Blogo, a partire dalle ore 21:10.