Home Le Iene De Sica a Striscia la notizia | Quando attaccava Le Iene, la “televisione diretta da ex tenutari di bordelli” e la Rai

De Sica a Striscia la notizia | Quando attaccava Le Iene, la “televisione diretta da ex tenutari di bordelli” e la Rai

De Sica conduttore di Striscia la notizia. Un anno fa si scagliò contro Mediaset

pubblicato 4 Agosto 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 12:08

La notizia del giorno (di ieri) è l’addio di Christian De Sica da Tale e quale show. L’attore per il momento non ha ufficializzato l’indiscrezione, né ha rilasciato commenti. Ma è praticamente certo il suo approdo alla conduzione di Striscia la notizia (resta da scoprire accanto a chi. E se, per pura coincidenza, Paolo Conticini firmerà un bel contratto per una imperdibile fiction Mediaset).

Poco più di un anno fa l’allora giurato del programma di Carlo Conti si scagliò contro Le Iene per un servizio di Andrea Agresti (peraltro amico di Conti). In quell’occasione in un commento pubblicato su Facebook (e poi rimosso) scrisse:

Questa è una televisione diretta da ex tenutari di bordelli. Poi hanno il coraggio di dire che i nostri film comici sono volgari. Povera Italia in mano a questi cafoni.

A quale televisione e a quali tenutari di bordelli si riferiva De Sica? Non certamente a Mediaset e ai dirigenti del Biscione, immaginiamo. Altrimenti ci sarebbe il rischio di apparire un tantino incoerenti.

Al netto di tutto, è da rammentare che De Sica recentemente aveva espresso critiche anche nei confronti della Rai. Per i tristi premi in onda l’estate e per il budget propostogli per il one man show di cui da tempo si parla e che mai ha avuto luce:

Mi hanno proposto un budget più basso di quello di Tale e quale. Tra i milioni dei programmi di Fiorello e le due lire che avevano preventivato dovrebbe esserci una via di mezzo. Le maestranze vanno retribuite, le scenografie vanno pagate. Quindi il progetto è rimasto fermo.

Evidentemente De Sica ha ceduto alla corte di Antonio Ricci (per soldi o per cosa al momento non possiamo saperlo) e – come elegantemente affermato pubblicamente da Conti – non può per questo essere bersaglio di critiche. Ma di qualche malizia, come quella che potete leggere qui sotto, forse sì.

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