Home Serie Tv Supergirl, la Cbs cerca di inseguire la moda dei supereroi affidandosi a Greg Berlanti

Supergirl, la Cbs cerca di inseguire la moda dei supereroi affidandosi a Greg Berlanti

Il pilot è trapelato online

pubblicato 26 Maggio 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 14:28

Supergirl, la serie tv della Cbs, porta in tv una supereroina seguendo gli altri network cercando di prendere spunto dagli altri show prodotti da Greg Berlanti

Supergirl è già finita in rete: il pilot della serie tv della Cbs è trapelato online la settimana scorsa in largo anticipo rispetto alla sua messa in onda televisiva. Lo show, quindi, è finito sotto le attente analisi dei fan di fumetti che già in tv possono seguire numerosi telefilm con protagonisti supereroi.

Supergirl, però a differenza di Arrow e The Flash (per citare le altre due serie tv prodotte da Greg Berlanti, dietro anche questa serie tv), ribalta l’idea di supereroe, mettendo al centro non un uomo, ma una ragazza. Kara Zor-El (Melissa Benoist) fugge dal suo pianeta Krypton per volere della madre Alura (Laura Benanti), con lo scopo di proteggere il neonato Kal-El, ovvero il futuro Superman, mandato sulla Terra. Durante il viaggio, però, la navicella su cui è a bordo, a differenza di quella del cugino, entra in una zona dove il tempo è fermo, rimanendoci per anni.

Una volta che esce da questa zona, Kara, che non è cresciuta, arriva sulla Terra, dove viene accolta proprio da Superman, ormai cresciuto. Consapevole che il cugino non ha bisogno della sua protezione, la ragazza viene affidata ai Danvers, che la adottano.

Ora, Kara è l’assistente della magnate dei media Cat Grant (Calista Flockhart), ma non è soddisfatta del suo lavoro: sa che con i suoi poteri potrebbe fare molto di più, ma la presenza di Superman le fa credere che non ci sia bisogno di lei. Quando, però, un aereo con a bordo la sorella Alexandra (Chyler Leigh, ormai abituata agli incidenti aerei, dopo Grey’s anatomy) rischia di schiantarsi su National City, Kara decide di intervenire: diventa così un’eroina ed, aiutata dall’amico e collega Winn Schott (Jeremy Jordan, Smash), al fotografo Jimmy Olsen (Mehcad Brooks) ed ad Hank Henshaw (David Harewood), a capo del Dipartimento delle Operazioni Extranormali, con l’obiettivo di fermare invasioni aliene, decide di combattere contro altri extraterrestri.

Il pilot di Supergirl sembra girato per The Cw: comedy, effetti speciali e tanto eroismo sono alla base dell’episodio, che corre per creare la figura della supereroina prima della fine dell’episodio. Per questo, la trama si perde in alcune semplicità che ne riducono il livello, e la serie tv sembra voler raccontare ogni settimana un “cattivo alieno” (guardacaso, quando Kara è atterrata sul nostro pianeta, si è portata dietro anche una prigione con i peggiori criminali extraterrestri), anche se la trama orizzontale si intravede fin dal pilot.

La Cbs cerca una serie tv che possa seguire la moda dei supereroi in televisione, e più che Supergirl il network sembra affidarsi a Berlanti, esperto del genere. In Supergirl sono presenti gli elementi dei suoi show tratti dai fumetti: la protagonista non è sicura del ruolo che può ricoprire, ma decide di diventare colei che potrà aiutare la sua città a smascherare il crimine; sentimentalmente non è fortunata ed i suoi nemici sono decisamente più forti di lei, e per questo l’aiuto di chi la circonda sarà la sua arma segreta.

Ci si aspettava, forse, qualcosa di più originale, ma come pilot Supergirl pone le basi per una serie tv che sembra essere soprattutto un’operazione della Cbs per stare al passo con i tempi, piuttosto che un modo per rileggere una supereroina in chiave più contemporanea. Questo potrebbe essere un difetto della serie tv che, però, avendo dalla sua Berlanti, potrebbe sorprendere ed incuriosire sia il pubblico che già segue le sue serie tv, sia quello che, dopo le indagini di Ncis, potrebbe stupirsi di fronte alle scene in volo di Supergirl.