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Hollywood: sciopero degli Attori, arriva il mediatore federale

Arriva ad Hollywood il mediatore federale Juan Carlos Gonzalez richiesto dalla SAG, il più importante sindacato degli attori, per cercare di riavviare la trattativa fra i rappresentanti degli attori e l’AMPTP (Alliance of Motion Pictures and Television Producers). Per il momento l’uomo arrivato da Washington si è incontrato con i leader della SAG, che può

28 Ottobre 2008 15:56

Arriva ad Hollywood il mediatore federale Juan Carlos Gonzalez richiesto dalla SAG, il più importante sindacato degli attori, per cercare di riavviare la trattativa fra i rappresentanti degli attori e l’AMPTP (Alliance of Motion Pictures and Television Producers). Per il momento l’uomo arrivato da Washington si è incontrato con i leader della SAG, che può contare sull’appoggio di AEA e AFTRA (altri due sindacati degli attori), e con i rappresentanti dei produttori separatamente. Lo scopo è porre le basi per una ripresa del confronto.

Certo è che le posizioni sono ancora molto distanti. L’AMPTP è ferma sull’offerta di Giugno, un’offerta che non ha alcuna intenzione di far lievitare, soprattutto dopo la recente crisi finanziaria che sta avendo e avrà effetti a cascata anche sul settore della produzione cinematografica e televisiva. Le condizioni poste dalla SAG sono al momento più onerose di quelle strappate dall’altro sindacato che lo scorso anno si guadagnò la fama con il suo lungo sciopero, la WGA degli sceneggiatori.

I punti chiave ruotano attorno a temi già noti: i compensi per i guadagni derivanti dall’utilizzo nei nuovi media, anche quelli legati a vecchie produzioni “riproposte”, insieme all’inserimento clausole che difendano in parte i contratti degli attori in caso di cancellazioni delle produzioni per “cause di forza maggiore“. Difficile pensare che su queste basi la trattativa si possa concludere felicemente. La distanza dei soggetti coinvolti nella vertenza aumenta il rischio della convocazione di uno sciopero che, in ogni caso, deve essere approvato almeno dal 75% degli iscritti al sindacato.