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Pietro Taricone Scrive al TvBlog

Ci scrive e ci soprende. E’ lo sfogo sincero, che testimonia senso dell’umorismo e obiettività, di Pietro Taricone, la cui ultima apparizione è stata oggetto di un nostro post in Nuova Carne – già commentato da Gianluca Nicoletti – una riflessione che Pietro non ha frainteso, di cui ha compreso la sana ironia e il

di maxrenn
11 Novembre 2005 07:25

Ci scrive e ci soprende. E’ lo sfogo sincero, che testimonia senso dell’umorismo e obiettività, di Pietro Taricone, la cui ultima apparizione è stata oggetto di un nostro post in Nuova Carne – già commentato da Gianluca Nicoletti – una riflessione che Pietro non ha frainteso, di cui ha compreso la sana ironia e il laconico struggimento.
Noi lo ringraziamo per i toni familiari e per la schiettezza. Non per nulla, Pietro si firma con affetto e rabbia, e siamo con lui quando diciamo che effettivamente non ha tutti i torti.

Salute a voi commentatori. Leggo i vostri commenti e, come al solito, ci finisco dentro… penso, soffro… cerco l’incontro. Ci terrei a darvi qualche elemento. La sera prima della trasmissione in una piacevole ed informale chiacchierata col Mentana, si era chiuso una sorta di programma della serata. E’ mia abitudine organizzare le eventuali partecipazioni televisive, non per spocchia o strategia, semplicemente perchè è darwinianamente giusto sapere cosa succederà in uno studio televisivo.

Educatamente avevo strappato una serie di promesse al conduttore, la non messa in onda dei soliti, vecchi, consunti, ma sempre cari, filmati inerenti il format “Grande Fratello”, la possibilità di aprire la trasmissione nello spazio che gli autori di quella trasmissione chiamano “limbo”, cioè uno spazio in cui l’intervistato si sottrae alle regole del talk show per sottoporsi ad una intervista a tutto tondo, la possibilità successivamente di prendere parte al talk con l’unico intento di non essere didascalici… ognuno spari la sua! Sperando di avere non una ma mille opinioni contrarie! Chiedevo di poter evitare la messa in onda delle “galeotte sequenze” perché le ritenevo noiose, ripassate e concedetemelo mie! Che le usino pure, come e quando vogliono, ma non in mia presenza! Pesano, mi mettono a disagio, non riesco a farne oggetto di dibattito!

Avrei voluto parlare nel limbo semplicemente perchè non so fare talk, non ho i tempi, rifletto troppo sulle risposte da dare, sono maledettamente contorto, temo il banale e il già detto. Inoltre mi sarebbe piaciuto mostrare per pura e provinciale vanità quello che avevo fatto… piccole ma decisive scelte di carriera (credo molto nella serie che sto girando e che sarà in onda ad ottobre!). Mbe’ commentatori, l’incontro si chiuse con le più calorose strette di mani e con i migliori intenti, quelli di fare nient’altro che un’ora e mezza di tv, niente di più. La puntata è andata come avete visto, con me che ricado vittima del mio nichilismo, come quel marito che per fare un dispetto alla moglie si taglia i coglioni. Alla base del “taricomico” comportamento c’è tanta, pura rabbia, un sano odio contro le trappole, la voglia di usare i calci e i pugni contro le parole e le manipolazioni, avrei, pensandoci bene, potuto fare meglio, essere più comico, dovevo infatti urlare di più! Tirare qualche orecchio, spogliarmi e mostrare la mia panciona, quella da macho!! Girare col perizoma per lo studio… chissà… a voi cari commentatori!! Con un’ultima precisazione, quella sera ero stanco, molto stanco, perchè la mia giornata comincia alle sei, per finire al calar del sole! Alle dieci io dormo! Alle undici comincia il primo di una lunga serie di sogni!! Figuriamoci reggere fino all’una in uno studio televisivo!!
Gradirei saperne di più sull’amico commentatore che pensava fossi “fatto”; amico mio hai usato una brutta parola, pesante, cattiva, piena di mostri! Mi piacerebbe portarti nel “parchetto” cui alludevi, per farti vedere qualche “fatto”, e poi continuare nello stesso “parchetto” per presentarti qualcuno che “fatto” non è, è solo tanto, tanto arrabbiato, ha gli occhi rossi come quelli di un “fatto”, gesticola come uno “strafatto”, ma se provi a chiamarlo “fatto” ti apre la testa a suon di pugni! Nel mio “parchetto” è pieno di arrabbiati.
Ai gestori del sito buon lavoro. Con affetto e rabbia.

pietro taricone