Auditel e gli ascolti SKY – Come ti impapocchio il dato

E va bene. L’avevamo chiesto a gran voce, questo benedetto dato Auditel sui canali satellitari, i famosi dati d’ascolto di SKY. Non vedevamo tutti l’ora, eravamo ansiosi, io per primo.
Ora, a poche ore di distanza dalla pubblicazione degli stessi è tempo di un primo bilancio. Primo: il dato disaggregato di tutti i canali che abbiamo avuto modo di citare, è totalmente insignificante e raramente sfiora una percentuale unitaria. Il risultato, per tutti coloro che hanno avuto modo di mettere le mani su questa prima tornata di dati – guardacaso del 1° aprile – è un documento .pdf di 19 pagine ai limiti della leggibilità, dispersivo e inutile.
Secondo: dov’è il margine d’errore? E’ una ricerca statistica. Pretendo che ci sia scritto il margine d’errore. Come sanno tutti coloro che si occupano di indagini statistiche, la statistica aumenta le probabilità d’errore nelle condizioni estreme (in questo caso, ascolti altissimi o bassissimi). Qualcuno mi dica, per favore, che credibilità dovrebbe avere quello 0,10% del prime time di Fox Life. Ogni meter Auditel vale circa 10mila persone in valore assoluto. Erano in due, del campione a vedere Fox Life? E questo sarebbe utile a capirci qualcosa?
Terzo: SKY tira quando c’è il calcio, e quando il calcio è interessante. Ma il campionato è morto ammazzato. E con una popolazione di 60milioni scarsi di abitanti, centinaia di canali sono troppi. Almeno per una rilevazione statistica.
Quarto: aspettiamo il report mensile, forse più utile. E prepariamoci a giornate di inutili dati che non verranno letti, in altrettanto inutili documenti .pdf. Poi, qualche volta, ci sarà qualche evento e si griderà al miracolo. E poi via di nuovo col solito tran tran. L’access prime time di RAI e Mediaset non è messo in pericolo da Discovery Real Time o Nuvolari. Mi pare che si sapesse già. Magari ci interessava di più qualche forma di dato aggregato. Magari.