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Easy Driver 2008: dov’è la Raiuno di servizio?

“Easy Driver“, nuova serie. Sabato 21 giugno 2008, si è lungamente consumata su Raiuno nella nuova collocazione delle 17.45 la prima puntata del rinnovato programma che mescola da sempre auto e turismo. Anzi: auto e cornici per le auto. Molte le novità di questa stagione, due i punti fissi: la 46enne Ilaria Moscato e il

di aleali
pubblicato 22 Giugno 2008 aggiornato 6 Settembre 2020 03:59

Easy Driver“, nuova serie. Sabato 21 giugno 2008, si è lungamente consumata su Raiuno nella nuova collocazione delle 17.45 la prima puntata del rinnovato programma che mescola da sempre auto e turismo. Anzi: auto e cornici per le auto. Molte le novità di questa stagione, due i punti fissi: la 46enne Ilaria Moscato e il 47enne Marcellino Mariucci. Personaggi conservati come i congelati che hanno fatto senza dubbio scuola alla formalità finto affettuosa di Giovanni Muciaccia, vista la similarità del modo di porsi di fronte alla camera. Qual fare profondamente professionale che vuole essere empatico e autorevole e non sembra (fino in fondo) nessuna delle due cose.

Quest’anno il percorso fisico della trasmissione non è italiano ma girerà il Canada, Stati Uniti, Regno Unito e Irlanda con le auto di spicco del mercato made in Italy che fanno successo all’estero. Visivamente ineccepibile in inquadrature e montaggio, “Easy Driver” punta tutto sulla godibilità visiva. Per migliorare questo aspetto si affida a colonne sonore ispirate a hit radiofoniche ancora sulla cresta dell’onda e a musicisti locali che stimolano la magia delle immagini mostrate.

Sarà l’estero, sarà che i marchi delle auto vengono ingigantiti con un certo impegno, sarà questo investimento quasi cinematografico nell’esaltare il prodotto raccontato, ma il fatto finale è che l’odore di marchetta diventa palese, anche se le recensioni non sono esenti da critiche, inseguite ahi loro da tanti “però” correttivi e da toni alla “massì che va bene lo stesso”.

Allo staff si è aggiunto quest’anno Mauro Cornicchia, per occuparsi dei mezzi a due ruote. Se Ilaria e Marcellino riescono a trasmettere la loro passione per i motori, con un non so che di costretto quando raccontano luoghi artistici e naturali davanti ai quali parcheggiano sereni come se fosse davvero possibile, molto peggio è l’esperto di moto di cui sopra, che canta le sue critiche nel tono più soporifero mai ascoltato in tv. E meno male che dentro di sé ha lo spirito rock del biker.

Per essere un programma di Raiuno, che ricordiamo essere rete di servizio, sarebbe utile un approccio meno elitario al genere affrontato. In questi tempi di degenerazione planetaria, sentire frasi del tipo “è inelegante dirvi quanto può consumare una macchina del genere, vi dico solo che ha un serbatoio di 114 litri”, è un brutto segnale di distaccamento dal pubblico del sabato pomeriggio, che non è molto diverso da quello che guarda “L’Eredita” e “Occhio alla spesa“. Un pubblico che una Ferrari e una Maserati possono solo vederla in tv con una certa dose di rabbia. Perché non dare rilievo alle utilitarie, alle macchine per tutti e alle nuove tecnologie a minore impatto ambientale?