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Giochi senza frontiere ritorna in Rai?

Giochi senza frontiere ritorna in Rai nell’estate 2013 con una giovane conduttrice dell’ammiraglia Rai affiancata da un campione olimpionico

18 Settembre 2012 10:47

Grandi manovre per l’estate 2013: i dirigenti della tv di Stato starebbero pensando di rispolverare (per la gioia di tutti i suoi fedelissimi fan) Giochi senza frontiere, lo storico programma portato al successo da Ettore Andenna che, assieme all’Eurovision Song Contest, ha accelerato, di parecchi decenni, il processo di unificazione tra nazioni europee ancora prima dell’Euro. L’indiscrezione è stata raccolta in esclusiva dal settimanale Vero Tv: al timone della nuova stagione della trasmissione potrebbe esserci una giovane conduttrice dell’ammiraglia Rai affiancata da un campione olimpionico.

Giochi senza frontiere è andato in onda ininterrottamente dal 1965 al 1982. Dopo una lunga pausa di sei anni, i vertici di Viale Mazzini hanno trasmesso nuovamente il torneo a squadre dal 1988 ad 1999. Alla conduzione si sono alternati tra gli altri, il già citato Andenna, Claudio Lippi, Maria Teresa Ruta, Milly Carlucci, Mauro Serio, Rosanna Vaudetti, Carlo Conti, Simona Tagli, il duo radiofonico Dose – Presta. L’Italia ha preso parte alla manifestazione ben 30 volte vincendo 4 trofei (meglio di noi solo la Germania ed il Portogallo).

Gruppi di discussione, forum, fan club, in passato, hanno chiesto a gran voce il ritorno in palinsesto di uno degli eventi più attesi dagli italiani con l’arrivo della stagione estiva. In effetti, come dimenticare i collaudati meccanismi per giocare il jolly o la manche del fil rouge o ancora l’energico fischietto degli arbitri Denis Pettiaux, Gennaro Olivieri, Guido Pancaldi e Carlo Pegoraro. Al momento, non sappiamo ancora se il progetto coinvolgerà solo gli Stati dell’Ue o se sarà allargato anche a Paesi extracomunitari. L’unica imprescindibile speranza è che lo show (per motivi di budget e contenimento dei costi) non venga trasformato (sotto mentite spoglie con titolo e format assai simili) in una gara da sagra paesana tra regioni italiane (un po’ come già accade a Mezzogiorno in famiglia) spegnendo completamente lo spirito filoeuropeista dell’evento. L’originale non si batte!!!