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Tutti contro Studio Aperto (che va contro SuperSimo)

Il malcontento generato da Studio Aperto è sempre più inarrestabile e vede per la prima volta coalizzati opinione pubblica e colleghi della tv. La pietra dello scandalo è data da Lucignolo, rubrica estiva dai toni scandalistici e gratuitamente trasgressivi, ma motivo di contestazione è anche il largo spazio dato alla cronaca pruriginosa e al gossip

11 Settembre 2007 10:56

studio aperto garlasco Il malcontento generato da Studio Aperto è sempre più inarrestabile e vede per la prima volta coalizzati opinione pubblica e colleghi della tv.
La pietra dello scandalo è data da Lucignolo, rubrica estiva dai toni scandalistici e gratuitamente trasgressivi, ma motivo di contestazione è anche il largo spazio dato alla cronaca pruriginosa e al gossip rispetto alla scarsa rilevanza di notizie più corpose. Insomma, delle pecche di questo atipico tiggì si potrebbe disquisire all’infinito dando fiato alle solite argomentazioni sterili, a favore nel caso si enfatizzino i grandi numeri o contro se a rimetterci è l’autorevolezza giornalistica. Ma ciò su cui vogliamo rimarcare l’attenzione quest’oggi sono due eventi collaterali che costituiscono un importante aggiornamento del caso.
Come ci segnalano i nostri lettori nella sezione commenti, siamo arrivati all’apoteosi della caduta di stile: un telegiornale che si vendica di chi ne parla male in un servizio-invettiva. La vittima nel mirino è Simona Ventura, che si è “permessa” nella prima puntata di Quelli che il calcio di sfottere tutto il tempo Lucignolo e Studio Aperto, dalla parodia dei titoli di apertura agli sfottò al dj della notte.
Al di là della banalità inventiva, visto che ci avevano già provato quelli di SuperCiro con Cirignolo, un accanimento del genere da parte della concorrenza suona come un’invidia aziendale (nonché come un atto di incoerenza visto che SuperSimo si fa rigorosamente intervistare ogni anno da Lucignolo).
Posto che Raidue ha sbagliato a scadere in un’ironia così scontata, altrettanto inqualificabile è la reazione di Studio Aperto, che dedica un intero servizio all’esordio flop di Quelli che (non senza togliersi molti sassolini dalla scarpa).

“Gli spettatori stentano a cambiare canale, ormai, quando c’è Simona, reduce da una primavera poco brillante. Peraltro ora fa la parodia a trasmissioni che di successo ne hanno avuto. Ma anche questo non basta, la parabola discendente è inarrestabile. Nubi sull’isola. La rai non la considera degna di un servizio pubblico”.

Siamo arrivati fino a questo punto? Approfittare di un canale informativo importante come quello di un telegiornale per togliersi soddisfazioni personali?
Suona a questo punto profetica, ma altrettanto estrema, la reazione di un passante che, durante l’ennesimo aggiornamento su Garlasco, spara a zero contro la credibilità del tg costringendo a interrompere il collegamento.
Cosa impariamo da tutto questo? Che Studio Aperto, nato con delle belle ambizioni e in grado di accostare il pubblico giovanile all’attualità, sta raccogliendo i frutti di ciò che ha seminato: l’accanimento morboso, in taluni casi pronto a trasformarsi in vero e proprio odio.

Italia 1Simona Ventura