Home Enrico Papi Enrico Papi a TvBlog: “Una star non è tale per i contratti che firma. Io lontano dalla tv per scelta”

Enrico Papi a TvBlog: “Una star non è tale per i contratti che firma. Io lontano dalla tv per scelta”

Enrico Papi interviene sulla questione dei cachet Mediaset e sulla sua lontananza dal video, in risposta a Claudio Plazzotta di Italia Oggi

pubblicato 31 Luglio 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 01:56

Enrico Papi ha deciso di tornare a scriverci e noi con piacere gli ridiamo spazio. Dopo aver risposto ad Amadeus sull’affaire Reazione a catena, di cui rivendica sempre la paternità, il conduttore Mediaset – ultimamente defilato – risponde al giornalista Claudio Plazzotta, che qualche giorno fa ha scritto su Italia Oggi “Enrico Papi si è perso”.

Avevamo noi stessi ripreso la sua analisi sulla mancanza di un ricambio generazionale a Mediaset. Papi si è sentito tirato in ballo e ha deciso di tornare sull’argomento con grande buonsenso:

Enrico Papi risponde su TvBlog a Claudio Plazzotta di Italia Oggi

    “Approfitto del vostro blog per rivolgermi a Claudio Plazzotta che in un articolo su Italia Oggi, da voi giustamente ripreso, ha denunciato il fatto che non si riescono più a costruire nuove star della tv e che alcune, come il sottoscritto, si sono addirittura perse.

    La sua, caro Claudio, è un’analisi intelligente e attenta e che fotografa perfettamente una certa situazione di fatto ma che seguendo la moda attuale di voler a tutti i costi smantellare quello che c’è,di fare elenchi di chi c’è o non c’è, di quanto uno guadagna rispetto ad un altro rischia di non essere un’analisi corretta.

    I conduttori non si inventano dall’oggi al domani, di esperimenti falliti ce ne sono e ce ne saranno tanti ,ci si può improvvisare per un po ma poi la storia finisce presto e non è detto che il nuovo sia sempre meglio del “vecchio”. Lei ha ragione su molti punti e il suo articolo è molto interessante ma non condivido il suo metodo di  valutazione.

    E’ sicuro che è il contratto pubblicitario con un grande marchio che ti certifica come grande conduttore o grande star ? E’  certo che il peso di un conduttore sia dato dal contratto che per varie ragioni è stato stipulato o rinnovato o dal numero di presenze in video che dipende in alcuni casi solo da questo? La professione del conduttore è una cosa seria che richiede predisposizione ma anche tanta gavetta e impegno e oltre al fatto che non può essere confusa con tutto quello che ho appena scritto e non è e non può essere neppure a scadenza come lo yogurt ma semmai è come il vino rosso, più è maturo e più è buono.

    Il vino maturo che in molti casi è meglio di quello novello negli altri casi è sicuramente più corposo e completo con il solo ed unico rischio che potrebbe sapere subito di tappo o perdere con il tempo il buon sapore. L’oste, siccome sa che non tutti se ne accorgono e reclamano, soltanto nel caso in cui il vino non  più buono venga scoperto e palesemente contestato lo sostituisce altrimenti fa finta di nulla e continua a servirlo come se niente fosse durante le portate.

    Il motivo per il quale le scrivo però non era per difendere la professione del conduttore o i conduttori che lei ha citato nell’articolo come soliti noti, che secondo me rientrano nella categoria di grandi vini e di grande qualità e che non sanno assolutamente di tappo e non hanno perso il sapore, ma per dirle che io non mi sono perso, anzi, le dico che sono qui ma mi sono tolto per mia scelta e per un po’ dai riflettori pronto ad accettare nuove sfide e nuove avventure non avendo nessuna frenesia o astinenza da video o il volerci stare a tutti costi.

    Ho sperimentato e fatto molti programmi di successo vedi Papi Quotidiani, Sarabanda, Buona Domenica, Matricole e Meteore, La Pupa e il Secchione tanto per citarne alcuni e ho scovato programmi anche per altri come ad esempio Reazione a Catena, divertendomi e facendo questa professione con l’umiltà nella consapevolezza di essere un privilegiato.
    E poi come lei forse saprà il vino che prende troppa luce rischia di sapere di tappo o perdere sapore!”.

Altro che ragazzaccio impenitente. Papi, quando diventa serio, lo è più di chi si reputa tale.

Enrico Papi