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Rising Star: Debutto flop in America per il talent show che vorrebbe Canale 5

Vediamo come è andato il debutto in America del talent show Rising star.

di Hit
pubblicato 1 Luglio 2014 aggiornato 21 Gennaio 2021 17:10
    AGGIORNAMENTO: Calo di ascolti nella seconda puntata di Rising Star, che ha totalizzato 4,7 milioni di telespettatori con il 4% di share, calando quindi di 1 punto e 300 mila telespettatori rispetto all’esordio.

E’ partito la scorsa settimana sulla rete americana ABC, la versione a stelle e strisce del talent show musicale, l’ennesimo, dal titolo Rising Star. Il format dovrebbe approdare su Canale 5 nel 2015 e come vi abbiamo già dato conto, prevede la consueta gara fra cantanti, giudicati stavolta non solo dalla classica giuria di 4 elementi, ma anche dal pubblico da casa. Per la precisione, dal pubblico in possesso di un apparecchio multimediale, che permette loro di giudicare, attraverso un apposita applicazione, il concorrente che si sta esibendo.

Un grande contatore posizionato su di un enorme muro, di fronte al concorrente di turno, mostrerà i vari punti che arriveranno dal pubblico a casa (massimo 72) e dai giurati (massimo 28). Se il numeratore raggiungerà una data cifra, il muro si alzerà ed il concorrente passerà il turno. Un programma questo che strizza chiaramente l’occhio al pubblico che usa smartphone ed affini, che per la verità quasi mai rappresenta la maggioranza dei telespettatori che contribuiscono a far alzare l’indice auditel.

Dicevamo che il programma ha debuttato su ABC lo scorso 22 giugno, un debutto che non è andato bene, in quanto la trasmissione ha ottenuto una media di 5 milioni di telespettatori, con uno share nella fascia 18-49 anni del 5% ed un rating 1,5. Tanto per fare dei paragoni, la versione americana di Ballando con le stelle, sempre su ABC, ottenne nella scorsa stagione una media di circa 13 milioni di telespettatori. Va detto inoltre che il debutto di Rising star, ha fatto peggio di Duets, che fece 6,8 milioni di telespettatori, programma questo che ABC non confermò.

La conferma che acchiappare più pubblico avvezzo ad usare i social network, non significa fare più ascolto, ce la da anche i dati della prima puntata di Rising star su ABC, che con 129.071 tweet è stata la trasmissione più “social” di quella sera, superando i 59.734 tweet della prima stagione di Got talent ed i 98.888 di So You Think Can Dance. Rising star per ora non verrà chiuso, perché siamo in estate e non ci sono alternative valide, ma è indubbio che il dato di ascolto della prima puntata, ha il sapore di un flop.

Occorrerebbe quindi che Mediaset faccia più di una riflessione, dopo il risultato di ascolto della prima puntata americana di Rising star, rispetto alla decisione di proporre anche qui in Italia questo format, il cui costo a puntata potrebbe toccare il milione di euro. Oltretutto Rising star andrebbe in onda su Canale 5, proprio a ridosso della nuova edizione di Amici, il talent show principe di Mediaset. Rising star potrebbe dunque far aumentare quel senso di assuefazione del pubblico televisivo rispetto ai talent musicali, che forse non farebbe bene ad Amici di Maria De Filippi. Ricordiamo già in passato, ci fu un operazione di questo tipo, quando si decise di proporre su Italia1 Operazione Trionfo, che per altro non andò molto bene, nel periodo in cui andava in onda Amici.

Altra riflessione a margine, la società che produrrebbe questo formato su Canale5, è la medesima che produce su Rai2 The Voice. Entrambi i programmi richiedono la formazione di un cast musicale, oltre che di una giuria. Potrebbe esserci una specie di “conflitto d’interessi”, sul “posizionamento” di questo o quel giurato e di questo o quel concorrente. Vi immaginate se Suor Cristina fosse stata scelta per Rising star, invece che per The Voice? Forse il direttore di Rai2 Teodoli avrebbe avuto qualcosa da dire, o no?