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L’amore è sordo, la fiction pilota con Lorella Cuccarini martedì 21 agosto alle 24.00

La conduttrice di Domenica In torna alla recitazione e al suo primo amore: la danza.

pubblicato 21 Agosto 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 02:39

E’ andato in onda dalle 24 (e non dalle 23 come inizialmente annunciato) la fiction con Lorella Cuccarini dal titolo “L’amore è sordo”, con sottotitoli per non udenti e scene recitate con la LIS.

Fa un cameo nella fiction, oltre a Lorella Cuccarini, anche un artista molto speciale: Eugenio Scarlato, un artista che fa il rapper nel linguaggio dei sordi (la LIS, appunto).

Il “continua” alla fine dell’episodio, non autoconclusivo, racconta il carattere “sperimentale” della fiction (che ha anche degli intermezzi-intervista, come una docu). Sarebbe interessante vedere dove si va a parare. Chissà se il progetto avrà un futuro televisivo.

L’amore è sordo
L'amore è sordo
L'amore è sordo
L'amore è sordo

L’amore è sordo, con Lorella Cuccarini

Cosa succede quando un sordo e un udente condividono il quotidiano? Come si rapportano i due differenti nuclei familiari?

Sono gli interrogativi da cui nasce L’amore è sordo, un progetto seriale decisamente meritevole promosso dal Segretariato Sociale della Rai. Per ora verrà testato con una puntata pilota di 30 minuti circa, in onda martedì 21 agosto alle 23.00 su RaiUno.

La mini-fiction, con protagonisti Francesco D’Amico e Giuditta Cambieri, vedrà la partecipazione straordinaria di Lorella Cuccarini, che torna al suo primo amore: la danza. La vedremo maestra della scuola di ballo Dancing Center di Bracciano. La conduttrice di Domenica In torna alla recitazione dopo l’esperienza nelle fiction Amiche e Lo zio d’America 2.

Alla regia de L’amore è sordo un nome una garanzia come Duccio Forzano, reduce – tra gli altri successi televisivi – da Che tempo che fa e Vieni via con me.

L’amore è sordo, tra situazioni assurde e paradossali, racconta la realtà di un’esperienza di totale integrazione. Al centro la LIS, importante strumento di comunicazione non verbale, in Italia ancora troppo sconosciuto.

Francesco è un ragazzo sordo proveniente da una famiglia agiata di provincia, ma preferisce vivere a Roma in un appartamento che divide con il suo amico gay Santin, anch’esso sordo. Insieme affrontano le spese del quotidiano.

La fotografia è una delle passioni che Francesco pratica appena possibile, la visione senza colonna sonora della sua vita, una forma d’espressione che esalta la sua sensibilità nel raccontare momenti che esprimono emozioni che vanno oltre.

Irma è la sorella di Francesco, unica udente della famiglia che comprende anche i genitori ormai in pensione, insegna danza in una scuola per sordi e conosce perfettamente la LIS, la lingua dei segni per comunicare attraverso dei gesti delle mani e del corpo.

È anche la migliore amica di Giuditta, una donna quarantenne in crisi con il compagno di una vita, Leopoldo, che vuole “regolarizzare” la loro convivenza con il matrimonio, cosa che Giuditta trova superflua. Giuditta insegna recitazione e tiene un corso aperto a tutti senza limiti di età.

L’incontro che allargherà le sue vedute e le aprirà un universo sconosciuto ai più, fra le persone considdette normali, sarà proprio quello con Francesco, che vuole realizzare il suo sogno: diventare un attore. Ma non solo per i sordi, lui vuole essere un attore “normale”, recitare per tutti e trasmettere al pubblico le emozioni dei suoi racconti.

Grazie ad una ricerca accurata fra tutte le scuole di recitazione possibili, Francesco capisce che Giuditta è la persona giusta per lui e con l’aiuto della direttrice della scuola, riesce ad iscriversi nonostante il suo handicap: tra di loro il rapporto non sarà inizialmente idilliaco, per poi evolvere in qualcosa di profondo.