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Edoardo Costa? Insoapportabile!

La tv, anche se si sporca di trash, ha bisogno di un dato imprescindibile per meritarne la visione: la doppia lettura. Prendete Bellavita, dopo due ore di degrado contenutistico, all’insegna dei memoriali celebrativi di Fabrizio Corona e della rincorsa all’ipocrisia di Alessia Fabiani, ci ha regalato una perla di sfrontatezza che valeva più di tutti

10 Luglio 2007 11:25

edoardo costa

La tv, anche se si sporca di trash, ha bisogno di un dato imprescindibile per meritarne la visione: la doppia lettura. Prendete Bellavita, dopo due ore di degrado contenutistico, all’insegna dei memoriali celebrativi di Fabrizio Corona e della rincorsa all’ipocrisia di Alessia Fabiani, ci ha regalato una perla di sfrontatezza che valeva più di tutti i servizi precedenti.
Al termine della consueta costola estiva di Lucignolo, è di rito l’appuntamento con la Zanzara, l’impertinente rubrica che va a caccia di vip per irriderne le frivolezze vacanziere. Nel caso di Edoardo Costa, tanto di cappello alla redazione del programma: sono stati davvero superbi.
Finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di smontare il suo personaggio, per di più nell’ambito del gossip da sempre venduto alle megalomanie delle celebrities.
In pochi istanti, tra un fotogramma e l’altro che vedeva l’attore pavoneggiarsi, a Costa hanno dato dell’insoapportabile (neologismo meraviglioso per uno che ha incominciato a Vivere), del palloso e del pallone gonfiato.
Perché si dà il caso che la presunta star in questione non faccia che millantare, a destra e a manca, di avere le conoscenze giuste, di aver svoltato nella vita soltanto perché conosce Richard Gere e il Dalai Lama. Fino, dulcis in fundo, al traguardo di cui non fa che vantarsi da mesi: l’approdo nel film Live Free or Die Hard, come unico attore italiano del cast al fianco di Bruce Willis (d’altronde, a furia di circuirlo da anni, sarà pure riuscito ad impietosirlo).
Poi c’è l’esibizione della beneficenza. Il buonsenso dovrebbe insegnare a tenerla per sé, mentre per Edoardo Costa rientra nella voce ‘punti di forza’ del curriculum.
E c’è di più. Per rimarcare la propria esterofilia e americanità navigata, il divo della soap (perché in Italia non ha fatto molto altro a parte La Fattoria e qualche cameo in fiction di quart’ordine) ha inaugurato “New York Film Academy Milano” e “The Actor’s Academy Milano”, definite nel suo vanitoso sito ufficiale

due Accademie aperte a maggio a Milano, che rappresenteranno una reale e seria opportunità per accedere con professionalità al meraviglioso mondo dello spettacolo, grazie ai metodi d’insegnamento, tra i più efficaci al mondo, utilizzati per: recitazione, filmmaking e regia.

Pare che i criteri per entrare siano molto selettivi e che il portfolio degli iscritti sia davvero prestigioso. Stanno prendendo lezioni di recitazione da Costa, per fare due nomi “di punta”, la sua ex-fiamma Mirela Kovacevic (appena uscita dal Grande Fratello) e l’ex-tronista Salvatore Angelucci.
Insomma, alla boria del nostro Edoardo non c’è mai fine (persino questa mattina non ci ha risparmiato i suoi aneddoti di uomo di mondo come ospite di Stella, raccontando di aver praticato kung fu (mica cotiche).
Sapete a cosa fa pensare il suo atteggiamento falsamente cosmopolita? All’esilarante macchietta della sitcom Boris, di nome Stanis La Rochelle, per il quale è tutto ‘troppo italiano’.

– Il divo di Boris si è ispirato a Edoardo Costa?