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Tv Blog al Telefilm Festival – Workshop prima parte –

Proseguiamo in esclusiva il racconto di quello che accade al Telefilm Festival nelle giornate dedicate agli addetti ai lavori. Oggi è stata la volta di un workshop dal quale prenderemo spunto per due post distinti. Il presente articolo riguarda l’evento dal titolo “Programmare i telefilm. Direttori di rete a confronto” che si è tenuto nel

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10 Maggio 2007 21:27

Proseguiamo in esclusiva il racconto di quello che accade al Telefilm Festival nelle giornate dedicate agli addetti ai lavori. Oggi è stata la volta di un workshop dal quale prenderemo spunto per due post distinti.

Il presente articolo riguarda l’evento dal titolo “Programmare i telefilm. Direttori di rete a confronto” che si è tenuto nel pomeriggio. In mattinata invece abbiamo assistito al convegno moderato da Aldo Grasso “Produrre i telefilm. Similitudini e differenze tra metodologie di produzione di serie tv in Italia e all’estero“, di cui parleremo nel post successivo.

Parlando del primo, moderato da Antonio Dipollina di Repubblica, sono intervenuti Alberto Rossini (Responsabile contenuti Telecom Italia Media), Luca Tiraboschi (Direttore Italia 1), Giancarlo Scheri (Direttore di Rete 4 in predicato di diventare il responsabile della fiction Mediaset), Fabrizio Salini (Direttore canali Entertainment Fox Channel Italy), Giusto Toni (Direttore generale Digicast), Giorgio Buscaglia (Responsabile Cinema e Fiction di Raidue in sostituzione di Antonio Marano) e Susanna Vitelli (General Manager AXN).

Innanzitutto Dipollina ha rivolto a ciascuno dei presenti la richiesta di spiegare in poche parole di cosa trattasse la propria rete, e ognuno ha esposto i temi e le serie presenti sulla rete da lui diretta.

Via alle domande. La prima, “Segnalate il momento migliore e il peggiore della vostra attività di direzione“. Ecco in sintesi le risposte dei vari partecipanti.

Salini – Il prodotto migliore per noi è senza dubbio Boris, di cui andiamo orgogliosi, perchè trattasi della prima produzione italiana di fiction prodotta dal network Fox. Quello invece che ci ha deluso e che possiamo pertanto definire il peggiore è stato Arrested Development su cui credevamo molto ma che invece non ha funzionato a causa della scrittura sofisticata e forse troppo all’avanguardia rispetto ai clichè della fiction odierna. Proprio dalla delusione di Arrested, nacque la convinzione di creare una serie tipicamente italiana che potesse rispondere ai gusti del pubblico nostrano, per l’appunto Boris.

Giancarlo Scheri Direttore Rete 4 Scheri – Il prodotto che mi ha maggiormente deluso è stato quello relativo a West Wing, una serie in cui io credevo molto e che infatti avevo programmato in prime time forte dei successi oltreoceano. Ha fallito clamorosamente (5% di media), è stato spostato in seconda serata e ha fallito anche lì sempre con il 5%.
Il momento migliore è stato Il Commissario Cordier, campione di ascolti su TF1, che per le sue caratteristiche è molto vicino alla fiction di autoproduzione italiana, adatta al pubblico di Rete 4 che la premia in qualunque collocazione venga posizionata. Visto il successo, si è deciso di andare ad acquistare le altre sorelle francesi come Il Comandante Florent.
Succose anticipazioni per gli appassionati. La serie cult 24 torna su Rete 4 a giugno-luglio in seconda serata e il ritorno di Monk in prima serata al mercoledì.

Rossini – Parlo di MTV, il cui caso migliore è stata la programmazione di Scrubs, un prodotto che la stessa Buena Vista non voleva che andasse su una rete di nicchia quando negli USA va sulle grandi emittenti e che ci ha dato un grande successo fino alla settima serie in scrittura.
Il peggiore invece è stato That’s 70 Show, una serie incentrata sulla vita negli anni ’70 evidentemente troppo lontana dalla nostra cultura e dal nostro modo di essere che il pubblico non ha recepito come pensavo.

Giusto Toni Direttore Generale Digicast Toni – Per noi il prodotto migliore risale al 1998 quando la Carlton ci chiese di acquistare prodotti di nicchia come Thunderbirds, Ufo o il Santo e poi andarono in onda sulle reti Rai e Mediaset, tanto che la stessa Carlton ci rivolse la richiesta di diventare loro partner commerciali visti i successi riscontrati. Inoltre segnalo anche Spazio 1999, una serie cult che in qualunque orario vada in onda totalizza sempre il solito ascolto.
La delusione maggiore è data da due sitcom, Frasier e Seinfeld, troppo americane, troppo lontane da noi, costruite con un linguaggio sofisticato che non ha coinvolto il nostro pubblico più smaliziato.

Vitelli – AXN è una rete giovane ma anche lei ha avuto il suo caso fortunato e quello meno positivo. Nel caso del primo segnalo la riscoperta di cult come MacGyver che io stessa avevo acquistato quando stavo a Fininvest, e Starsky & Hutch, che ottengono sempre ottimi ascolti.
Il caso invece negativo è stata la serie Kidnapped che, dopo una promozione cospicua, una messa in onda in prime time con due episodi, ha totalizzato ascolti talmente fallimentari da costringerci a spostarla in seconda serata e, una volta trovata la giusta collocazione, è anche migliorata fino a giungere tranquillamente alla conclusione senza interruzioni tipiche da tv generalista.

Buscaglia – Il momento peggiore è stato quando Freccero decise di programmare Roswell contro The O.C. di Italia 1 che ebbe un clamoroso insuccesso perchè i teen erano più attratti dai ragazzi di Newport che non dalle storie aliene trasmesse da noi.
Quello invece che non posso non segnalare è l’incredibile successo di NCIS, iniziato per caso in estate che si è saputo conquistare un ottimo bacino di ascolto sia nel primo episodio, in concomitanza con i pacchi e il Littizzetto Show di Fazio, sia nel secondo episodio che tocca spesso il 13-14% superando la concorrenza diretta.

Luca Tiraboschi direttore Italia 1 Tiraboschi – Potrei dire che il momento migliore sia stato Dr. House, non tanto per l’ascolto quanto per la genesi. Era un prodotto che nessuno voleva, un medico fuori dai canoni di belloni alla E.R., scontroso e zoppo non interessava pressochè a nessuno. Decisi di programmarlo in estate e il risultato fu talmente eclatante da diventare un cult già nella prima messa in onda esploso poi quest’anno laureandosi di fatto quale serie più seguita. In realtà considero il mio momento fortunato proprio appena arrivato alla direzione di rete, la programmazione di C.S.I. che con i suoi derivati ci consente di andare in onda tutto l’anno con grande successo.
Il flop invece è stata la terza stagione di The O.C. che ho dovuto sospendere perchè l’ascolto in prime time era sceso sotto la soglia consentita (8%) in prime time e che abbiamo riproposto in queste settimane nell’access prime time per poi essere nuovamente spostato in seconda serata al lunedì. E’ un insuccesso su cui non avremmo pensato visti i buoni risultati delle stagioni precedenti.

Abbiamo assistito a vivaci e talvolta divertenti battibecchi tra direttori con Scheri che stuzzicava Tiraboschi, Buscaglia che criticava Raiuno o Fox e lo stesso Tiraboschi che si gloriava dei successi e dei pochi insuccessi della sua rete. Divertente poi Salini o Toni che si proponevano quali acquirenti di West Wing o di altri prodotti che non avevano ottenuto grandi riscontri sulle reti generaliste.
Un talk che sarebbe potuto andare in televisione e avrebbe senz’altro interessato il pubblico.
E’ seguito quindi una sorta di giochino proposto da Dipollina, comprare con 1.000 Euro a disposizione 3 serie dei concorrenti. Ecco cosa hanno risposto.

Tiraboschi: West Wing, Lost e Desperate Housewives
Buscaglia: Battlestar Galactica, la sigla di Grey’s Anatomy, Smallville, The O.C. e Veronica Mars
Vitelli: oltre alla scherzosa proposta di comprare direttamente Patrick Dempsey di Grey’s, seriamente opterebbe per C.S.I., più altre serie cult come Kung Fu o Dallas e infine Dexter
Toni: Dexter, Battlestar Galactica, Six Feet Under
Rossini: Ugly betty, Dexter, Medium
Scheri: Medium, C.S.I. NY, Senza Traccia
Salini: The Closer, Everybody hates Chris

Da questo elenco è stato tolto da Dipollina House perchè sarebbe comparso in ogni desiderio legittimo di tutti i direttori presenti.

Imperdibile Toni che si proponeva di acquistare West Wing da Rete 4 visto che per lui il 5% è manna dal cielo..

Per concludere qualche chicca.
– Buscaglia ha fatto sapere che Jericho sarebbe dovuto andare in onda subito dopo Lost visto che trattasi di un Lost al contrario ma la decisione di Raiuno di spostare il Medico in Famiglia al martedì ha fatto saltare tutto e si è deciso di programmare Senza Traccia con ottimi risultati all’esordio.
– Lo stesso Buscaglia non prende bene la presenza di Fazio e della Littizzetto che costringe la rete a dover sprecare un episodio della serie perchè costretta comunque alle 22,30 a mandare la Domenica Sportiva.
– Infine, Numb3rs, a causa della sospensione da RaiDue, va in onda su Fox con il doppiaggio realizzato e pagato dalla Rai perchè scaduti i termini entro cui Fox potesse farsi avanti con l’acquisto della serie.

Domani mattina sarà online il resoconto della seconda parte del Workshop.

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