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Giffoni 2013, Francesca Cavallin a TvBlog: “Tutta la musica del cuore 2? Non so se si farà”

“Speravo si facesse una seconda serie. Io sarei molto lieta di continuare”: eppure la seconda stagione di Tutta la musica del cuore sembrava a portata di mano.

pubblicato 19 Luglio 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 16:22

Amatissima dai più piccoli come Bianca di Un medico in famiglia, prossimamente in tv nel ruolo di Paola, la prima moglie di Adriano Olivetti nella miniserie biografica diretta da Michele Soavi (con Stefania Rocca nel cast, intervistata proprio sul ruolo della misteriosa Karen) e reduce dal successo di Tutta la musica del cuore: Francesca Cavallin ha raggiunto il GFF 2013 nella prima giornata del Festival per incontrare i giurati e raccontare loro qualcosa del mestiere d’attrice.

Bianca, Angela, Paola, tre donne completamente diverse per un’interprete che fa dell’eleganza la sua cifra stilistica, fuori e dentro il piccolo schermo. Fidatevi se vi diciamo che tanta grazia in una sola donna non la vedevamo da tempo: la spigolosa bellezza di Stefania Rocca e le fattezze serafiche di Francesca Cavallin hanno regalato al blue carpet del Giffoni un bel debutto, con due artiste davvero interessanti.

Ciò detto, l’intervista raccolta al GFF 2013 è l’occasione per parlare della sua stagione fictional. Il punto ‘dolente’ è la seconda stagione di Tutta la musica del cuore:

“Non so se si farà. Queste sono decisioni che prendono ai piani alti. In effetti per i dati d’ascolto scatta subito una seconda serie. Io ci ho creduto particolarmente per il messaggio che questa fiction voleva dare e che credo sia stato colto. E questa è stata per me la più grande delle soddisfazioni, al netto degli ascolti”.

Nessuna certezza, quindi, anzi…

“Per questo pensavo, speravo, che si facesse una seconda serie. Io sarei molto lieta di continuare”.

E quando chiedi quale personaggio vorrebbe portare sul piccolo o grande schermo hai una risposta che ti svela tutta la profondità della persona, al di là dell’angelicità del personaggio:

“Beh, Marlene Diertrich. E Cristina Trivulzio di Belgiojoso”.

Se vi state chiedendo chi sia, vi diamo una mano: vissuta nel meglio delle guerre risorgimentali, fu una patriota e anche una mecenate, cultrice delle belle arti. Editrice, scrittrice e giornalista, un personaggio femminile davvero rivoluzionario per i suoi – e forse anche i nostri – tempi.

“Credo che si dovrebbe fare un film solo su di lei che ha contribuito ad aprire tante porte a noi italiane. E noi non lo sappiamo. La sua vita non è romanzata, è un romanzo. E mi stupisco non ci sia ancora una fiction o un film su di lei”.

Produttori ed emittenti siete avvertiti. Riuscirà Francesca Cavallin a portarla sul piccolo schermo?