Home Report Ecco la norma “Anti Report”: niente registrazioni non autorizzate

Ecco la norma “Anti Report”: niente registrazioni non autorizzate

L’incredibile codicillo sarò presto approvato dal Cda Rai: viene spuntata un’arma decisiva per la trasmissione di Milena Gabanelli.

pubblicato 15 Marzo 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 06:14



La prossima “Carta dei doveri e degli obblighi degli operatori del servizio pubblico“, che sarà presto approvata dal Cda Rai, conterrà una norma in grado di tagliare le gambe a tutto quel (poco) giornalismo d’inchiesta della tv di Stato. Vista l’attuale situazione dei palinsesti Rai non è facile definire questo codicillo una “norma anti Report” o se preferite “anti Presadiretta“. In sostanza la nuova “Carta dei doveri” conterrà il divieto esplicito per i giornalisti Rai di registrare audio o video senza la preventiva autorizzazione dei diretti interessati .

Tutto nasce dalla denuncia dell’ex ministro Renato Brunetta che qualche settimana fa si era indignato perché un giornalista di Report l’avrebbe chiamato al telefono registrando il contenuto della conversazione. L’esponente del Pdl aveva diffuso un comunicato nel quale si domandava:

è lecito legalmente e deontologicamente, chiamare al cellulare una persona, per giunta un parlamentare, da parte di un giornalista del servizio pubblico, e registrare la telefonata senza avvertirlo, senza chiedergli l’autorizzazione? È questa la correttezza nell’acquisizione delle informazioni cui ogni buon giornalista dovrebbe attenersi?


Dopo l’accorata segnalazione dell’ex ministro il capogruppo del Pdl in commissione di Vigilanza Rai, Alessio Butti, ha ritenuto di dover sollevare la questione ottenendo rassicurazioni rispetto al futuro inserimento del divieto di registrazione “senza il consenso” in questa famigerata “Carta dei doveri”.

Si tratta di un colpo letale alla possibilità dei giornalisti di assumere sostanzialmente qualsiasi tipo d’informazione, di qualsiasi natura, che il soggetto dell’inchiesta stessa non voglia fornire volontariamente. Quante volte proprio grazie a registrazioni carpite con qualche stratagemma o alla registrazione di conversazioni telefoniche (non intercettazioni, ma normali telefonate fra giornalista ed intervistato) noi telespettatori siamo venuti a conoscenza di particolari significativi per la comprensione di un fatto o di una notizia?

Pur senza voler esagerare è un po’ come se la Polizia dovesse chiedere il permesso al criminale prima di arrestarlo. Surreale.

Rai 1Report