Home Italia 1 Studio Aperto intervista in diretta Silvio Berlusconi

Studio Aperto intervista in diretta Silvio Berlusconi

L’intervista telefonica di Berlusconi a Studio Aperto con il direttore Giovanni Toti: tanti spunti interessanti e domande taglienti

pubblicato 15 Ottobre 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 02:48


Dopo il voto di fiducia di ieri, con una maggioranza risicata di 316 voti alla Camera – cui sono seguite nuove nomine in seno al Governo – Berlusconi torna in tv. Già dal primo servizio che precede l’intervista raccontando l’esito del voto di ieri si capisce che il presidente del consiglio sta rischiando di cascare in una trappola mortale: la questione della fiducia diventa tutta una questione di “cabala“. Eh già, perché anche l’ultima volta che il governo aveva rischiato di andare sotto in parlamento era il 14 del mese, in quel caso però era dicembre. Il giornalista di Studio Aperto fa notare la coincidenza, roba forte alla quale prossimamente Mistero dedicherà un servizio: “Qual è la correlazione fra le scie chimiche e il numero 14?

Per l’occasione Monica Gasparini lascia spazio al direttore Giovanni Toti, fondamentale perché il più adatto a porre domande ficcanti al nostro presidente del consiglio. L’intervista è telefonica, il che consente alla redazione di Studio Aperto di preparare un collage di fotografia agiografiche del premier risalenti ad una 15ina di anni fa. La prima domanda del direttore è devastante per Berlusconi, in evidente difficoltà come capita all’allenatore del Milan intervistato da Milan Channel:

“Il governo ha incassato la fiducia, come commenta questo risultato?”


Soltanto la lucidità del premier, da sempre grande improvvisatore, gli ha evitato ulteriore imbarazzo. Le insidie preparate da Toti non sono finite qui perché nella seconda domanda c’è davvero tutta quell’impudenza e quel coraggio che ogni giornalista libero dovrebbe avere:

L’opposizione ha abbandonato l’aula nel momento del suo discorso, come giudica questa sorta di Aventino?

Anche qui il presidente Berlusconi si muove benissimo riciclando una citazione tratta dall’intervento di ieri di Cicchitto in parlamento, a sua volta una citazione di Marx, “se la prima volta è una tragedia la seconda è una farsa“. Come ti toglie dalle situazioni complicate il comunismo non ti ci toglie nessuno. L’intervista si conclude con Berlusconi che prima viene messo al muro definitivamente da Toti ed è costretto a spiegarci “da dove ripartirà il governo” ed infine, quando è ormai spossato, ha la possibilità di smentire categoricamente che i buoni pasto dei dipendenti pubblici verranno tagliati e che la nomina di un nuovo sottosegretario e la “promozione” di due viceministri costituisca un costo in più per gli italiani. Se questo è il clima che è destinato a trovare a Studio Aperto Berlusconi difficilmente tornerà a sottoporsi allo spietato fuoco di fila delle domande del perfido Toti.

Italia 1