Home Porta a porta Torna Bruno Vespa. Ed esterna contro tutti: da Santoro alla Dandini

Torna Bruno Vespa. Ed esterna contro tutti: da Santoro alla Dandini

Santoro non rispettava le regole. E la Dandini costava troppo. Vespa difende la Rai e attacca gli altri.

pubblicato 20 Settembre 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 03:28


Bruno Vespa lancia il suo Porta a porta, che ricomincia stasera in seconda serata su RaiUno. E lo fa con una polemica, servita ad hoc a Radio 24, per far parlare di sé e del programma. Per cominciare, Vespa non poteva non dire – di nuovo – la sua su Michele Santoro, che pure dovrebbe essere un affaire ormai dimenticato: i difensori non ne parlano più, gli attaccanti, invece, in continuazione. Dice Vespa:

Michele Santoro non rispettava le regole. Direi proprio di no.

Poi Vespa precisa:

Ogni voce che scompare è una perdita, ma siccome siamo in Rai e c’è un servizio pubblico bisogna rispettare le regole. Santoro, con il quale ho un rapporto professionale corretto e un rapporto personale perfino cordiale, queste regole non le rispettava.

La puntata di ieri di Qui Radio Londra ha rispettato le regole? E’ una domanda che si sarebbe potuta fare.
Ma Vespa, in una radio “amica”, procede dritto come un treno.

E cita eventi passati, per dimostrare di aver ragione:

Quando Berlusconi fece quella sciagurata iniziativa di proibire i talk-show in campagna elettorale l’anno scorso e chiesi alla stampa estera ‘ma scusate, in quale dei vostri Paesi nel servizio pubblico c’è un programma come ‘Annozero’?’ ci fu il silenzio assoluto. Sinceramente faccio gli auguri a Santoro, dovunque andrà avrà certamente successo ma non faceva un programma giusto per la Rai. Poi nessuno mica l’ha accompagnato alla porta, diciamo che se n’è andato lui.

Esaurito il capitolo Santoro, Vespa ha anche difeso la Rai nella scelta di non rinnovare il contratto di Parla con me, motivando la cosa con il fatto che Porta a porta è fatto con risorse interne e che costa meno del programma della Dandini. Senza citare affatto la disponibilità della Fandango, che aveva ridotto le proprie pretese contrattuali per realizzare un prodotto conveniene con la Rai. Vespa pensa che non sia quello il problema:

Se la Dandini avesse accettato di fare il programma all’interno lo avrebbe fatto.

Queste le premesse della nuova edizione di Porta a porta, dunque. Premesse battagliere. Anche per quanto riguarda il programma, va detto che si parlerà ovviamente di politica e che ci saranno, in ballo, anche le intercettazioni che riguardano il Presidente del Consiglio. Ma Vespa fa sapere che non intende utilizzare attori che “recitino” le intercettazioni, sostenendo che questo sia ancora formalmente vietato.

Porta a porta