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Massimiliano Ossini, fuori dalla Rai perché troppo “perbene”?

Dopo Paola Perego e Caterina Balivo, è Massimiliano Ossini l’altro epurato Rai che non ti aspetti. La sua vicenda, però, lascia il magone degno di una vera ingiustizia. Il conduttore, sino a ieri, scriveva su Facebook di essere in partenza per Milano, dove si terrà questa sera la presentazione dei Palinsesti Rai. Peccato che proprio

pubblicato 22 Giugno 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 05:29


Dopo Paola Perego e Caterina Balivo, è Massimiliano Ossini l’altro epurato Rai che non ti aspetti. La sua vicenda, però, lascia il magone degno di una vera ingiustizia. Il conduttore, sino a ieri, scriveva su Facebook di essere in partenza per Milano, dove si terrà questa sera la presentazione dei Palinsesti Rai.

Peccato che proprio quest’oggi, alla luce di una risposta che non deve essere arrivata, Ossini abbia elegantemente dichiarato – senza altri dettagli o recriminazioni – di aver “annullato” la sua partenza per Milano. In definitiva stasera non è “in cartellone”, anche se qualche sua collega segata un anno fa ha avuto la sfacciataggine di presentarsi lo stesso, magari facendosi confermare più avanti.

Pensiamo un po’ a un conduttore che si dedica alla tv di stato per anni, ha famiglia come tutti e si ritrova da un giorno all’altro messo alla porta secondo logiche inspiegate. Qualcun altro dirà che la tv è un mestiere tanto agognato quanto precario e, se qualcuno vuole un posto fisso, tanto vale che lavori alle poste. Ma nel suo caso stiamo parlando di un giovane presentatore “punito” perché “troppo perbene” per la tv di oggi.

Ossini, lo scorso anno, aveva condotto egregiamente Cose dell’altro Geo, uno spin-off interattivo dello storico marchio di Sveva Sagramola. Era riuscito a risollevare la media di rete, rispetto alla Melevisione e dintorni che lo precedeva, occupandosi di temi alla portata di tutti con un occhio di riguardo a tutta la famiglia. L’anno prossimo, invece, Geo & Geo sarà anticipato alle 16.00 – vista anche la cancellazione del Gt Ragazzi – con la conduzione della sola Sagramola, a questo punto per far risparmiare RaiTre su un contratto.

Foto di Massimiliano Ossini
Foto di Massimiliano Ossini su Rai2 con I Love Italy
Foto di Massimiliano Ossini su Rai2 con I Love Italy
Foto di Massimiliano Ossini su Rai2 con I Love Italy
Foto di Massimiliano Ossini su Rai2 con I Love Italy
Foto di Massimiliano Ossini

Ossini avrebbe perciò meritato più di altri un ritorno a casa sua, Linea Verde, vista la sua grande esperienza e passione in materia di tematiche agrarie e gastronomiche. Invece il buon Massimiliano si trova a scontare il fallimento della prima serata con il totale esilio dalla Rai. Che gli abbiano dato I Love Italy, come accaduto ad altri conduttori su Mediaset, proprio per giustificarne l’esilio? Funziona spesso così: si lusinga un conduttore che sogna la prima serata e poi lo si vede affondare con lei. Vai male in prime time? Ti togliamo anche il daytime.

Il paradosso vuole che la stessa Toro Produzioni abbia pensato per qualche tempo a Ossini, dopo il vecchiume di I Love Italy, anche per la conduzione di The Voice: da un eccesso all’altro. Non si può passare dalle massaie ai gggiovani come se piovesse.

Certo, a Ossini va rinfacciato di aver creduto troppo in un programma che non aveva alcun appeal, peraltro conducendolo con eccessiva seriosità. La sua montatura di occhiali bianca la diceva tutta: sembrava Frizzi trent’anni fa, o il già vecchio dentro Alessandro Greco a voler essere buoni. Eppure stiamo parlando dello stesso conduttore che ha fatto rinascere la tv dei ragazzi su Dea Kids, uno che si è sempre rapportato al pubblico a casa come un coscienzioso fratello modello.

Abbiamo visto Ossini anche alla prova di una conduzione istituzionale, qualche sera fa: quella del Premio Bellisario. Che la sua ancora evidente “timidezza” gli abbia giocato un reintegro dell’ultima ora?

E’ un vero peccato, perché di fronte ad altri conduttori ingiustamente promossi ce n’è uno che magari non diventerà il nuovo Fiorello, ma andrebbe aiutato a valorizzarsi. In fondo, la televisione italiana avrà bisogno anche di un nuovo Fabrizio Frizzi. O quantomeno, tra tanti tuttofare improvvisati, la Rai aveva uno “col pollice verde” e se l’è lasciato sfuggire. Speriamo trovi riparo in altri lidi.

Rai 3