Home Notizie Ilaria D’Amico fra le prede di calciopoli

Ilaria D’Amico fra le prede di calciopoli

Si riferirebbe alla bella conduttrice Ilaria D’Amico una delle intercettazioni telefoniche contenute nel dossier chilometrico che riguarda Lucianone mi-avete-ucciso-l’anima Moggi. Sì, perché come in tutti i film di genere che si rispettino, anche quello del calcio che rivela non solo l’ipotesi di reato – da verificarsi in sede processuale – ma anche il malcostume dell’italietta

pubblicato 18 Maggio 2006 aggiornato 6 Settembre 2020 09:43

Si riferirebbe alla bella conduttrice Ilaria D’Amico una delle intercettazioni telefoniche contenute nel dossier chilometrico che riguarda Lucianone mi-avete-ucciso-l’anima Moggi. Sì, perché come in tutti i film di genere che si rispettino, anche quello del calcio che rivela non solo l’ipotesi di reato – da verificarsi in sede processuale – ma anche il malcostume dell’italietta machista, risponde al copione e ai suoi cliché. Anche quelli più squallidi.
Si parla di partite, nelle intercettazioni, di arbitri, di ammonizioni, si fa la voce grossa, si gioca a chi ce l’ha più duro, e si parla di donne, in termini ben poco lusinghieri.
Ed ecco che un Alessandro Moggi – indagato insieme al padre – avrebbe lamentato la sua triste sorte, telefonicamente. Avrebbe portato Ilaria D’Amico a Parigi spendendo una fortuna (10mila euro, dice lui) per poi racimolare il caro vecchio due di picche che tocca anche a noi, uomini proletari che invitiamo la malcapitata di turno fuori per un kebab.
Le intercettazioni, oltre a portare tutto in tribunale, smascherano dunque anche i playboy dell’italietta. La diretta interessata non conferma e non smentisce e non si sa se la cifra sia il millanto un po’ sborone dello yuppie rampante o l’investimento andato male di chi maneggia le donne come i calciatori.
Ilaria, nel caso il mio invito per un kebab è sempre valido.