Ronn Moss e Sara Di Vaira – L’improvvisazione jazz della vita nella cassa dritta del reality

Non so quanti abbiano colto cosa sia successo nel corso della finale di Ballando con le Stelle 6 (qui il live, qui il commento di Milly Carlucci a TvBlog), vinto dalla giovane coppia Veronica Olivier e Raimondo Todaro.

Ronn Moss (il Ridge Forrester di Beautiful, la cui performance è stata commentata live da Daniel Mc Vicar, che nella soap interpretava Clarck Garrison, con una battuta intraducibile in inglese: Ridge è rigido, Moss è mosso) e Sara Di Vaira hanno ballato una rumba intensa, eroticissima, coinvolgente per quanto tecnicamente non perfetta. Poi hanno commentato la performance, entrambi con le lacrime agli occhi.

E’ stato un momento palesemente non scritto. Un momento che ha portato nella televisione un pezzo di vita, il rapporto intenso che è maturato in questi mesi fra Moss e la Di Vaira. Un rapporto su cui non vale davvero la pena indagare, giacché si è palesato nella sua intensità in diretta, e su cui hanno abbondantemente ironizzato i giurati del programma.

E’ stato un momento che, verosimilmente, è il sogno di qualsiasi autore: poter gestire nel proprio programma di intrattenimento, anzi, nel proprio reality show, la realtà che si manifesta in tutta la sua verità, in tutta la sua impossibilità a essere contenuta e ridotta a format. Un momento quasi epifanico, se si considera, peraltro, che uno dei protagonisti era Ronn Moss, divo di una delle più famose soap opera del mondo. E che il sottotesto di quanto accadeva sotto gli occhi di autori, conduttrice, pubblico, era degna materia narrativa di una soap, o forse di un drama, nel senso più alto del termine. Peraltro, una chiosa perfetta all’RVM introduttivo del blocco, tutto incentrato su quel che sarà dopo, sulla mancanza che la fine del programma genererà fra Ronn e Sara. Ma quel che segue, non può essere contenuto in nessuno script, in una diretta.

E infatti la macchina perfetta del reality che deve andare avanti a ogni costo secondo i suoi rigidi schemi, come un brano musicale in cassa dritta si è inceppata in un momento di improvvisazione jazzistica, sincopato, fra le lacrime di Moss e della Di Vaira, qualche battuta più o meno consapevole e le risate imbarazzate di Milly Carlucci che davvero non sapeva come gestire la situazione, giacché Moss, stella del programma, ha una moglie. Giacché la Di Vaira si definisce già innamorata, nella sua vita. E precisa, a domanda diretta, di essere innamorata di Ronn come persona, come ci si innamora di persone speciali.

Qui, la tv e il format dovrebbero farsi da parte, cogliere l’improvvisazione da big band e raccontare, raccontare il momento. Persino la gara, dopo una situazione del genere, non ha più senso di esistere. E invece niente, invece non ce la si fa. Perché il reality non è la realtà. Peggio ancora, non è pronto alla realtà, non sa gestirla, non sa come fare i conti con essa.

Quando la realtà piomba, violenta, bella – in quanto vera – e non scritta, nel reality, il reality non può reagire e si perde, in due battute e qualche risata, il sogno di qualunque autore.

Ronn Moss e Sara Di Vaira a Ballando con le Stelle 6