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Fabri Fibra sbarca su Mtv: da giovedì 18 febbraio alle 21.00 conduce In Italia

Fabri Fibra, oltre che un cantante, è una voce “di peso” per le nuove generazioni, essendo diventato noto anche per le sue provocazioni sulla società. Per questo Mtv ha deciso di affidargli un programma tutto suo, segnandone il debutto da conduttore. Giovedì 18 febbraio parte sulla rete musicale, alle 21.00, In Italia, dal titolo omonimo

pubblicato 15 Febbraio 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 18:30

Fabri Fibra, oltre che un cantante, è una voce “di peso” per le nuove generazioni, essendo diventato noto anche per le sue provocazioni sulla società. Per questo Mtv ha deciso di affidargli un programma tutto suo, segnandone il debutto da conduttore. Giovedì 18 febbraio parte sulla rete musicale, alle 21.00, In Italia, dal titolo omonimo di un suo singolo di successo (a parlarne già i colleghi di Soundsblog).

Cinque puntate, più due best of, vedranno Fabri Fibra alle prese con un mini-viaggio nella provincia italiana. dal Casertano al Sulcis, fatto di incontri soprattutto con i ragazzi. Il cantante ha così dichiarato a Vanity Fair:

“Spesso è come se i ragazzi mi conoscessero già. Un po’ perché più ti racconti con la musica più la gente ha la sensazione di ascoltare una persona e non un disco. Un po’ perché in Italia siamo tutti simili. All’80% i giovani vanno via da casa tardi, e la maggior parte continua a fare il primo lavoro che ha trovato. Io sono andato via a 24 anni e credo che l’età giusta in tutto il mondo sarebbe 20 anni”.

Fibra commenta poi il suo rapporto con il piccolo schermo:

“Ci sono miei coetanei convinti di avere ancora vent’anni. La tv dà la sensazione che si invecchi molto lentamente, così la gente pensa di avere ancora un sacco di tempo davanti. Io ho capito le cose facendole. Prima di andare via da casa, ho lavorato tre anni in una fabbrica di forniture alberghiere. Là dentro tutti odiavano il proprio lavoro. Invece dovresti essere fiero di fare bene il tuo mestiere, qualunque sia. Mica dobbiamo avere tutti la stessa storia”.

E, alla vigilia del debutto televisivo in un programma generazionale, non poteva mancare la staffilata sui “bamboccioni” nostrani:

“Se non hai il cappello che ti fa assomigliare al tipo famoso della Tv non ti fai la ragazza che si veste come la tipa famosa della tv. I ragazzi italiani sono circondati da parenti rompicoglioni, soffocanti. E sono contenti così: ‘Mi dici che devo mettere il cappotto cinquanta volte prima di uscire dalla porta, però cinquanta euro me li dai, quindi preferisco restare a casa’. Va bene, ma poi non lamentatevi se in Tv vedete me”.

Perché, come direbbe qualcuno, ormai, “la musica si vede”. Specialmente alla tele.

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