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Chiude Rai Movie: polemiche in rete ma la Rai fa chiarezza

Ecco la posizione della Rai sull’imminente chiusura di Rai Movie.

pubblicato 15 Aprile 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 21:28

E’ del weekend la notizia della chiusura di Rai Movie, il canale della Rai dedicato h24 al mondo del cinema. In rete è scoppiato un putiferio con indignazioni varie ed eventuali. Anche i big del cinema nostrano si sono schierati. Alessandro Borghi ha scritto su Twitter: “Non ha alcun senso chiudere @raimovie. Usiamo la testa per favore”. Alessandro Gassman: “Sarebbe un peccato se perdessimo @raimovie il cinema è cultura,è libertà. #nonchiudeteRaiMovie”. Vinicio Marchioni: “In fondo perché tenere aperto un canale che fa cose belle, che fa pensare e sognare? @raimovie. Siate ignoranti, rozzi, volgari e violenti. E soprattutto non pensate da soli. Mai. State a casa a vedere cose inutili”. Online c’è anche una petizione oltre alla solita disinformazione. C’è chi sostiene che la Rai voglia suddividere fare due schieramenti, “maschi” e “femmine” come se fossimo nel ventennio fascista. E anche chi parla della chiusura pure di Rai Premium.

Le cose, in realtà, stanno diversamente. Così la Rai ha deciso di fare chiarezza diramando un comunicato stampa. In sostanza, Rai Premium non chiuderà ma si fonderà con Rai Movie. L’offerta cinematografica verrà spalmata su tra Rai4, Rai5, il nuovo canale femminile (che potrebbe chiamarsi Rai 6) e Rai Premium, andando a valorizzare l’offerta attraverso una diversificazione del target dei vari canali. Tutta l’offerta cinematografica nella sua interezza, tra l’altro, verrà caricata su Rai Play andando a potenziare il senso di piattaforma.

Ecco la nota completa della Rai:

“Per quanto concerne il contenuto cinematografico si è ritenuto, in linea con una visione più strategica della divisione per canali, di procedere ad una migliore razionalizzazione e valorizzazione dell’offerta elaborata in base alla composizione del pubblico. Per tale motivo, a fronte di una proposta attuale che prevede un solo canale di cinema (Rai Movie), il Piano disegna un’offerta cinematografica ancora più presente su più canali. Ciò consentirà, peraltro, di andare maggiormente incontro alle esigenze del pubblico offrendo meno repliche e una più ricca e varia programmazione di cinema, serie tv e contenuti originali. Quanto al nuovo canale (che nascerà non dalla chiusura ma dalla fusione di Rai Premium e Rai Movie) e a Rai 4, nel Piano Industriale sono stati costruiti tenendo conto della profilazione riguardante generi e fasce di età: l’individuazione di due canali, uno più orientato al pubblico femminile e uno a quello maschile, deriva dalla necessità di costruire un prodotto che sia appetibile per una platea sempre più ampia. Nel caso specifico, i nuovi canali puntano, pertanto, ad avere una programmazione di maggior appealing in base a tutte le profilazioni emergenti dalle rilevazioni di ascolto esistenti universalmente nel mondo dei media che segnalano una differenza di gradimento di prodotti televisivi basata su fasce di età e generi. L’immagine di prodotti appartenenti a una discriminazione di genere basata su modelli relativi a decenni passati appartiene ad una narrazione fuori dal tempo, dalla logica, dall’interesse dell’attuale management e completamente priva di ogni fondamento e, in ogni caso, non appartiene in alcun modo a questo Piano Industriale. In aggiunta, il contenuto cinematografico sarà determinante nell’offerta di Rai Play, considerata centrale nel nuovo assetto. Il Piano, pertanto, garantisce la stessa proposta e un’attenzione confermata al contenuto cinematografico. E’ corretto parlare di un aumento dell’offerta cinematografica, che riguarderà l’aggiornamento della programmazione di Rai4 e Rai5, senza alcuna chiusura o taglio. La Rai investe su un progetto complessivo di rilancio che si rispecchia anche nella decisione strategica di istituire due nuovi canali: uno in lingua inglese e uno dedicato alle istituzioni, realizzando quanto previsto dal Contratto di servizio.

Rai 1