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Carlo Conti a TvBlog: La Corrida, Ora o mai più, Sanremo ed il contratto con la Rai

L’intervista di TvBlog a Carlo Conti.

di Hit
pubblicato 20 Marzo 2019 aggiornato 21 Gennaio 2021 19:06

Carlo Conti torna venerdì sera su Rai 1 con La Corrida, dopo l’ottimo successo dell’anno passato. Confermati Ludovica Caramis nel ruolo di valletta ed il maestro Pinuccio Pirazzoli come direttore d’orchestra. Abbiamo fatto due chiacchiere con Carlo Conti per parlare di questo ritorno televisivo, ma abbiamo anche parlato di Ora o mai più, che lo ha visto nella veste di ideatore e dei suoi prossimi impegni televisivi da qui alla fine della stagione, ma con un occhio anche alla prossima.

Dunque Carlo si riprende la stagione con La Corrida: con che stato d’animo e come sarà?

Per fortuna uguale sempre a se stessa. La Corrida è un format talmente unico, originale e primo fra tutti di questo genere, che funziona sempre. L’anno scorso ha dimostrato, dopo essere stato fermo per un po’ di tempo, di avere ancora un grande gradimento da parte del pubblico. Il programma non ha nessuna pretesa, se non quella di far passare un paio di ore al pubblico televisivo di puro divertimento e svago insieme a questi personaggi, probabili o improbabili, che poi sono i veri protagonisti della trasmissione.

Quindi possiamo dire che la Corrida anche quest’anno sarà tale e quale?

Assolutamente si. La Corrida è perfetta cosi. Insieme a me ci saranno ancora Ludovica Caramis ed il maestro Pinuccio Pirazzoli.

La Corrida non sarà il tuo unico impegno in questo periodo, visto che sarai anche alla conduzione dei David di Donatello: ci puoi anticipare come sarà la serata?

Sarà la classica serata di premiazione, nello stile consueto, con le nomination e la curiosità di capire chi avrà vinto nelle varie categorie. Ci saranno due David speciali, uno che andrà a Tim Burton e l’altro a Dario Argento.

Sarai solo alla conduzione?

Si certo.

Poi quali saranno gli altri tuoi impegni da qui alla fine della stagione televisiva?

Ci saranno i Music Awards (non più Wind in attesa di nuovo sponsor, ndr) ad inizio giugno e poi come sempre la serata da Assisi “Con il cuore”.

I Music Awards saranno sempre dall’Arena di Verona?

Credo di si. Poi farò a maggio su Rai3 una nuova serie di Ieri e oggi.

Quante puntate e in che collocazione?

Credo cinque o sei puntate e sempre in seconda serata.

Ora o mai più, dove figuri fra gli ideatori del programma, è andato molto bene: ci spieghi il successo di questa trasmissione?

E’ un programma che ci ha dato delle grandi soddisfazioni. Mi dicono che ci sono alcuni paesi interessati ad acquistare il format (Francia e Germania, ndr) segno che è una trasmissione che ha fatto centro. In Ora o mai più si è creato un meccanismo di interazione fra i maestri e gli allievi e non solo, anche fra gli stessi maestri e gli stessi allievi, che ha dato al programma quel giusto mix che lo ha reso un successo.

Ti sarebbe piaciuto condurla?

Ne ho talmente tante di prime serate che non avrei avuto modo e tempo di condurla questa trasmissione. Amadeus poi è stato bravissimo.

Sappiamo che tornerà, dove la vedresti posizionata il prossimo anno?

Non lo so, non è il mio lavoro. Di certo mi dicono che ci sarà una nuova edizione. Oggi come oggi forse la cosa più difficile è trovare programmi di prima serata che vadano bene ed averne trovato uno come Ora o mai più è oro colato (ride, ndr).

Ti pesano questi tagli cosi lunghi dei programmi di prima serata italiani?

Se guardi bene io cerco di chiudere sempre attorno alla mezzanotte. Anche con Tale e quale termino sempre poco prima della mezzanotte e cosi sarà anche con la Corrida. Non mi piace “sbrodolare“.

Per l’autunno immagini il ritorno di Tale e Quale Show, oppure una nuova serie della Corrida?

Dobbiamo parlare ancora con la direttrice, ma l’orientamento è quello di tornare con Tale e quale.

Ci sarà la fantomatica edizione ‘nip’, di cui si parla ciclicamente ?

Non credo. Penso che ci sia ancora molto da dire con la versione vip e l’ultima edizione del programma ne è da testimone. Tale e quale ormai può lanciare e mostrare al grande pubblico di Rai 1 personaggi meno noti, penso per esempio a Mezzancella o Fiaschi. Artisti cioè che hanno già un certo background, ma che non sono ancora cosi noti al grande pubblico televisivo. Tale e quale per loro può essere il vero trampolino di lancio per la grande notorietà.

Rivedremo prima o poi i Migliori anni?

Io spero di si. Era un programma che aveva bisogno di riposare, quei due o tre anni. Ora i tre anni credo siano passati…

Quindi possiamo immaginare che nella primavera 2020 possa tornare?

Potrebbe tornare si, sono scelte che farà il direttore di rete, come è giusto che sia, in base alle necessità.

La conduzione dell’Eredità è un capitolo chiuso, oppure ti piacerebbe tornarci?

Non è un capitolo chiuso, io poi la sto seguendo sempre con il mio gruppo di lavoro. L’abbiamo adattata a Flavio facendo dei piccoli cambiamenti, come facciamo in ogni stagione.

Come pensi se la sia cavata quest’anno Flavio Insinna?

Direi bene visti i numeri. Un programma è un po’ come una automobile, il pilota può essere fortissimo, ma l’auto è importantissima.

E’ ipotizzabile una staffetta con Insinna il prossimo anno?

Guarda io vivo questo lavoro giorno per giorno, ora penso alla Corrida, poi ai Music Awards, poi Con il cuore e poi vedremo.

A proposito del tuo futuro, a giugno scade il contratto con la Rai: che succederà dopo?

I nuovi vertici Rai, direttore di rete, amministratore delegato, Presidente mi hanno manifestato molta fiducia e molta stima, quindi non c’è motivo di cambiare squadra.

L’anno prossimo saranno i 70 anni di Sanremo: ti piacerebbe partecipare ad un progetto per festeggiare questa importante ricorrenza?

Sanremo, come tutte le cose della mia vita, non l’ho mai rincorso. Quando è arrivato, è perché era il momento giusto per me e per l’azienda e abbiamo fatto un bel lavoro tutti insieme. Non bramo per tornare in quel posto, dove ho fatto bene per 3 anni di seguito. Detto questo sono decisioni che spettano all’azienda.

Lo faresti in qualità di direttore artistico, magari con un altro conduttore in campo? Tanto per fare un nome a caso Amadeus?

Si può far tutto. Ripeto, se serve e se si capisce che tutti vogliono quella determinata cosa, allora ci sono. Se capisci che c’è anche un solo elemento che non è d’accordo, allora è meglio evitare. Prima dei miei tre Festival era già capitato che mi avessero cercato, ma avevo captato che non tutti remavano dalla stessa parte, allora ho evitato.

Pensi che per festeggiare i 70 anni di Sanremo ci possa essere una conduzione “corale”?

La conduzione si può fare anche in 50, è una cosa secondaria, ma l’unica cosa certa è che il direttore artistico deve essere uno solo. Una persona sola deve avere la responsabilità totale di tutte le scelte che riguardano il Festival, scelta delle canzoni in primis, che poi per un Festival della canzone è la cosa più importante.

Su Canale 5 in contemporanea con la Corrida va in onda Ciao Darwin: vogliamo mandare un messaggio al tuo dirimpettaio di palinsesto Paolo Bonolis ?

Spero che non vada troppo forte. La settimana scorsa è partito fortissimo, ora spero rallenti un pochino (ride, ndr). In verità noi non la viviamo come una sfida, come uno scontro, ognuno fa la sua proposta e se uno dei due fa uno o due punti in più, davvero non ci cambia la vita.

Chiudiamo con un aggettivo per questa Corrida in arrivo da venerdì su Rai 1.

Divertente! Spero che il programma possa regalare al pubblico due ore e mezza di pura leggerezza e divertimento!

Carlo Conti