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Cara Italia, il regalo di Natale di Rai 3

Venti anni dopo, torna in onda Cara Italia di Enzo Biagi con un’introduzione di Loris Mazzetti.

pubblicato 24 Dicembre 2018 aggiornato 31 Agosto 2020 03:51

Rai 3 per Enzo Biagi: è un vero e proprio omaggio a uno dei più grandi giornalisti italiani quello realizzato dalla terza rete Rai che da oggi, lunedì 24 dicembre, ripropone nel daytime pomeridiano Cara Italia, programma firmato da Biagi nel 1998, che torna in onda alle 15.10.

Venti anni dopo, dunque, torna in tv il viaggio di Biagi nell’Italia che si preparava a entrare nel nuovo Millennio, raccontandone i problemi più o meno piccoli, le ambizioni, le speranze, attraverso  confessioni, memorie, interviste a personaggi famosi o semplici protagonisti della cronaca quotidiana. Una vera e propria inchiesta sugli italiani che viene rapportata a “Il Viaggio in Italia” di Mario Soldati del 1956 e a quello di Guido Piovene realizzato tra il 1957 e il 1959. Trent’anni dopo quelli e vent’anni prima di questo inatteso e incredibile, per molti versi, 2018 ritroviamo lo sguardo e la penna di Biagi in questo ciclo di appuntamenti che furono trasmessi per la prima volta tra il novembre e il dicembre 1998. Qualche anno dopo Biagi fu letteralmente ‘epurato’ dalla Rai: il 2002 fu l’anno del cosiddetto Editto Bulgaro di Berlusconi cui seguì l’uscita di scena dai canali Rai di Santoro, Biagi e Daniele Luttazzi (Santoro poi rientrerà nel 2006 con Annozero, Biagi nel 2007 con Rotocalco Televisivo, anno in cui poi è scomparso).

Il contesto di quel Cara Italia era molto diverso da quello di oggi, o forse no: ce lo dirà lo stesso Biagi raccontandoci come eravamo 20 anni fa. Allora era appena caduto il primo governo Prodi I (ricordate la sfiducia votata da Rifondazione Comunista?) e dalla crisi era nato il primo governo D’Alema. E forse sul fronte della Sinistra le cose non sono cambiate così tanto… Erano anche gli anni che ci introducevano all’Euro, temuto e sperato. Ma il clima era forse più entusiasta e civile di quanto non lo sia adesso. Ci aiuterà a capirlo anche l’introduzione di Loris Mazzetti, che accompagnerà il pubblico in questo viaggio nel tempo e nella grazia di un maestro di giornalismo.

Biagi riuscì a raccontare, con la sua asciuttezza e la sua precisione, le solitudini, la solidarietà, le storie minime di gente sconosciuta, il bisogno di fede e di condivisione, quel che era, ed è ancora, sotto traccia. La possibilità di rivedere Biagi e il suo programma in chiaro, su una rete generalista, nel periodo delle feste è però un grande regalo di Rai 3: l’appuntamento è alle 15.10 da oggi e per tutto il periodo delle strenne. Buon Natale.

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