Home Worktrotter, su Rai 4 un docurality sull’arte del viaggiare ‘col’ lavoro

Worktrotter, su Rai 4 un docurality sull’arte del viaggiare ‘col’ lavoro

Da Palermo all’Alaska con una sola passione: viaggiare. Ce lo racconta Ramon Mazinga in otto puntate in onda il mercoledì alle 23.15 su Rai 4.

pubblicato 10 Ottobre 2018 aggiornato 31 Agosto 2020 07:20

Non viaggiare ‘per’ lavoro, ma ‘col’ lavoro, inteso come strumento per vivere come si vuole: questo fa un Worktrotter e ce lo racconta Francesco Calderone, in ‘arte’ Ramon Mazinga nel docureality in onda da questa sera, mercoledì 10 ottobre, alle 23.15 su Rai 4. La sua in fondo è un’arte: gira il mondo da quando aveva 25 anni vivendo di passaggi, di divani su cui appoggiarsi, di lavoretti fatti per racimolare i soldi necessari per raggiungere la prossima destinazione. Un Pechino Express senza (grandi) scorciatoie.

La filosofia di un worktrotter è quella di lavorare per vivere viaggiando e di non di lavorare per vivere” ha spiegato Mazinga a Geo alla vigilia del debutto di questo suo docureality, nato come testimonianza televisiva di quello che ormai fa da anni e che videoracconta già sul web. Lui non è un novellino con sceneggiature e macchine da presa: è filmmaker specializzato in viaggi, vincitori di premi di settore e collabora con Maccio Capatonda nella realizzazione dei suoi lavori.

Worktrotter, quindi, riunisce due passioni: Mazinga dice di aver inventato il ‘termine’ e la categoria, che però ben si attaglia, però, anche a chi va continuamente in giro per lavoro o per chi insegue nel mondo il suo obiettivo lavorativo. La sua è sicuramente l’accezione più avventurosa e televisivamente più appetibile rispetto a un doc sui ‘cervelli in fuga’.

In queste otto puntate tv vedremo Ramon in giro per il mondo, dalla Nuova Zelanda all’Antartide, in un viaggio in cui i followers si trasformano in aiutanti, in fornitori di supporto fisico, non solo morale, per permettergli di raggiungere i suoi obiettivi. Lo vedremo esplorare l’Area 51 negli Usa, cercare oro nel Klondike, assistere un mago a Vancouver, celebrare un matrimonio a Las Vegas: un viaggio in un immaginario culturale prima ancora che tra i 196 paesi che Mazinga vorrebbe alla fine vidimare sul suo passaporto.

Un tour per nulla casuale, che segue un filo logico e narrativo, che ha i suoi personaggi e la sua storia e che potrete vedere da questa sera su Rai 4 per otto settimane. E mi sa che se il lavoro di Mazinga è quello di procurarsi il necessario per viaggiare, quello di Francesco Calderone è tutto nel risultato tv delle avventure del suo ‘personaggio’. Ma lo capiremo davvero solo seguendone le gesta, sul campo e sullo schermo.

 

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