Home Notizie Hikikomori: la malattia che isola i ragazzi dal mondo reale in un cortometraggio di Jonathan Harris

Hikikomori: la malattia che isola i ragazzi dal mondo reale in un cortometraggio di Jonathan Harris

Oggi vi segnalo un corto dal titolo Hikikomori che mi ha sconvolto. Con la parola giapponese hikikomori (‘stare in disparte’) si indica una condizione sociale molto diffusa tra gli adolescenti giapponesi. Molti ragazzi, infatti, si isolano per la difficoltà di interagire con gli altri o per la pressione esercitata presso le scuole, rinchiudendosi nelle loro

22 Luglio 2009 09:01

Hikikomori: il dramma dell'isolamento dei giapponesi Oggi vi segnalo un corto dal titolo Hikikomori che mi ha sconvolto. Con la parola giapponese hikikomori (‘stare in disparte’) si indica una condizione sociale molto diffusa tra gli adolescenti giapponesi. Molti ragazzi, infatti, si isolano per la difficoltà di interagire con gli altri o per la pressione esercitata presso le scuole, rinchiudendosi nelle loro camere, lontani dal mondo, per mesi, anche per anni (secondo una stima del Ministero della sanità giapponese il 20% degli adolescenti maschi giapponesi sarebbero hikikomori).

Il protagonista del cartoon, Yasuo Yamamoto, non esce dal suo appartamento da quasi un anno circondato da una serie di computer, che creano un’atmosfera angusta, in attesa di una mail che sembra non arrivare mai. Si nutre, agisce direttamente dal letto e impegna il suo tempo giocando ai videogiochi senza mai spostarsi da quella posizione. Non vuole far entrare la luce naturale nella sua camera e ha adottato un espediente per isolarsi ancora di più dall’universo circostante incollando, con del nastro adesivo, della carta nera sulle finestre. Ma quando sembra che per lui non ci sia più via d’uscita, arriva una mail. Il ragazzo dovrà prendere una decisione importante….

Il meraviglioso piccolo film del 2008 di Jonathan Harris (qui c’è il blog) è la tesi con cui si è laureato alla Kingston University. Tutto questo mi invita a riflettere e fare molta attenzione. Non saranno un po’ troppi e potenzialmente pericolosi le attrattive e i social network sparsi per internet? Godetevelo.

[via Animation Blog]