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La Strada senza tasse, Flavio Insinna “va a governare” in prima serata su Rai3

Flavio Insinna prende il posto di Fabio Fazio (e gli va contro), da domenica 26 novembre su Rai3

pubblicato 23 Settembre 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 05:57

Il futuro di Flavio Insinna è (quasi) tutto su Rai3. L’ex conduttore di Affari tuoi, riconfermato su Rai1 solo nel DopoFiction in seconda serata, non farà unicamente l’inviato di Bianca Berlinguer a Cartabianca.

Dopo il caso dei fuorionda di Striscia la notizia – alimentato dalle recenti dichiarazioni al vetriolo di Antonio Ricci – l’attore si è meritato una “promozione” come conduttore socialmente utile. Sarà lui a condurre in prima serata, alla domenica sera dal 26 novembre su Rai3, La strada senza tasse (il cui titolo provvisorio era Andiamo a governare).

Sono iniziate ad Eboli le riprese del nuovo format della Stand By Me di Simona Ercolani, ormai di casa su Rai3 tra la seconda serata sull’ospedale Bambin Gesù e il Senso comune in access.

A Insinna il compito di dirigere questo nuovo esperimento sociale, tratto dal format The day the government left andato in onda sia sulla Bbc sia sulla tv danese. L’idea nasce dall’insofferenza per il pagamento delle tasse, per cui vedremo una comunità vivere senza il comune, senza servizi, senza regole e tasse e gestirsi in piena autonomia.

Per cinque settimane in una strada di Eboli la comunità residente dovrà gestire il budget corrispondente alle tasse dovute e, quindi, provvedere a tutti i servizi erogati fino a quel momento dal comune: luce, raccolta rifiuti, manutenzione delle strade.

I cittadini riusciranno ad autogovernarsi o la comunità andrà al collasso rimpiangendo l’amministrazione pubblica?

Un programma simile è andato in onda proprio dieci anni fa su Rai2. Si chiamava Votantonio ed era un programma parapolitico che prevedeva una gara fra 6 concorrenti con idee originali per risolvere i problemi del Paese. Peccato che la Rai lo chiuse dopo un debutto al 4.96% di share e poco più di un milione di spettatori: a scontare il flop fu Fabio Canino, allora reduce dal grande successo di Cronache marziane su Italia1.