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Mimun accusa Santoro: “Le sue sono bugie dalle gambe corte”

Era immaginabile un’ultima puntata di Annozero senza strascichi polemici? Ovviamente no. Stavolta lo scontro non è fra Michele Santoro e il centrodestra, bensì fra “colleghi”. L’ultimo, in ordine di tempo, ad attaccare il giornalista di RaiDue è Clemente Mimun, direttamente dagli schermi del Tg5. Ricostruiamo i fatti. Nella puntata di giovedì di Annozero Santoro manda

13 Giugno 2009 12:02


Era immaginabile un’ultima puntata di Annozero senza strascichi polemici? Ovviamente no. Stavolta lo scontro non è fra Michele Santoro e il centrodestra, bensì fra “colleghi”. L’ultimo, in ordine di tempo, ad attaccare il giornalista di RaiDue è Clemente Mimun, direttamente dagli schermi del Tg5. Ricostruiamo i fatti. Nella puntata di giovedì di Annozero Santoro manda in onda un ampio stralcio dell’intervento di Beppe Grillo di fronte alla Commissione Affari Costituzionali del Senato. Come noto Grillo è il promotore di una Legge di Iniziativa Popolare, per la quale raccolse 350mila firme all’interno dell’iniziativa del V-Day, sull’ineleggibilità dei condannati, la reintroduzione della preferenza e il divieto di candidature multiple.

La sua audizione, qui il video integrale, è stata in pieno stile grillesco: una reprimenda durissima nei confronti della corruzione nella politica nella quale sono volati epiteti come “zoccole in parlamento” o “psiconano” per definire il Premier. L’avvocato Ghedini, ospite ad Annozero, attacca Santoro per aver mandato in onda Grillo. Santoro si difende, ma Ghedini non molla. Il conduttore chiude con una provocazione contenente una presunzione di colpevolezza, ai danni del Tg di Mediaset, che si rivelerà piuttosto imprudente: “quando lo manderà in onda il Tg5 io farò a meno“.

Ad Annozero la questione finisce lì, ma il Tg5 di ieri nell’edizione serale ritorna sul caso e replica con un attacco frontale a Santoro. Prima viene mostrato il giornalista di RaiDue che si scontra con Ghedini e pronuncia la frase incriminata, poi appare in video Clemente Mimun che accusa apertamente il giornalista “che si vanta di essere fazioso“, ma che deve stare attento perché “le bugie hanno le gambe corte“. La bugia a cui il direttore del Tg5 si riferisce è, appunto, la mancata copertura dell’audizione di Grillo nel suo telegiornale.

Viene mostrato il servizio andato effettivamente in onda il 10 Giugno. Si tratta di un servizio a dire il vero piuttosto fumoso nel quale non vengono spiegati i contenuti della proposta di legge di cui Grillo è primo firmatario, non si ascolta nemmeno un passaggio dei 18 minuti di discorso del comico che viene ridotto, nella ricostruzione di Carmelo Luciano, ad una sequela di insulti che ha causato “l’annuncio di una querela bipartisan delle senatrici“. Luciano dimentica anche di citare il fatto che le senatrici Idv non parteciperanno all’iniziativa giudiziaria contro Grillo, ma la sua è comunque una ricostruzione giornalisticamente valida, per quanto faziosa (Grillo insulta ed è definito dalla Parodi in studio “il re delle polemiche“).

Mimun racconta anche di non essere riuscito ad entrare in contatto con la Redazione di Annozero per far rettificare la frase di Santoro in diretta e ribadisce il concetto della “bugia”, una “bugia che tira in ballo il Tg5” obbligandolo a questa piccata replica.

Ci sarebbero i margini perché si apra una guerra incrociata con la caccia alle omissioni del Tg5, e noi nel nostro piccolo potremmo citare l’istruttivo fuorionda di Gioacchino Bonsignore di cui vi abbiamo parlato.

Fortuna che Annozero è già andato in vacanza. Tutto rinviato a settembre. Forse.

Mimun contro Santoro