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Il “profeta” Eli Stone arriva su Italia 1

Eli Stone è un avvocato che un giorno inizia ad avere delle allucinazioni, a volte molto bizzare, quando meno se lo aspetta. Se quello che avete appena letto vi ricorda “Ally McBeal” non sbagliate, dal momento che questo nuovo telefilm, da stasera alle 21:05 su Italia 1, s’ispira almeno in partenza al legal comedy con

9 Giugno 2009 13:34

Eli Stone Eli Stone è un avvocato che un giorno inizia ad avere delle allucinazioni, a volte molto bizzare, quando meno se lo aspetta. Se quello che avete appena letto vi ricorda “Ally McBeal” non sbagliate, dal momento che questo nuovo telefilm, da stasera alle 21:05 su Italia 1, s’ispira almeno in partenza al legal comedy con Calista Flockart.

Le visioni di Eli (Jonny Lee Miller), però, sono di natura diversa rispetto a quelle di Ally. Se lei era semplicemente “pazza” e sotto stress, in cerca del suo principe azzuzzo, la spiegazioni delle allucinazioni di lui sono più scientifiche che emotive.

Eli, infatti, scopre fin dalla prima puntata di aver un aneurisma inoperabile al cervello. Non pensate, però, che “Eli Stone” sia un telefim drammatico: si riflette, ma si ride anche, e si canta grazie alla bella colonna sonora, impreziosita da numerose guest star. Una tra tutte? L’ex Wham George Michael, che vedremo nel primo episodio, ma anche nel settimo, nel nono e nel tredicesimo.

Eli Stone Eli Stone Eli Stone Eli Stone


E gli omaggi a Michael non finiscono qui: ogni puntata della serie ha come titolo una delle canzoni del cantante americano inglese (un po’ sulla falsariga dei titoli americani di “Grey’s anatomy”, anch’essi tratti da vari brani musicali).

Tornando alla storia, Eli si troverà davanti ad un bivio: accettare l’aneurisma e cercare di badare di più alla propria saluta, come consigliato dal fratello Nathan (Matt Letscher, “Brothers and sisters 3”) oppure vivere la malattia come un segno di cambiamento. L’incontro con l’agopunturista cinesa ma americanizzato Frank (James Saito) lo porterà più verso la seconda strada.

Per Eli le visioni divientano modi di aiutare gli altri, segnali da interpretare per cercare la migliore soluzione per i suoi assistiti, nonchè un modo per redimersi dopo anni di egiostiche ambizioni e scalate al successo. La nuova vita del “profeta” Eli (non a caso si chiama come Elia) parte da qui, nonostante le difficoltà di comprensione con la fidanzata Taylor (Natasha Henstridge) e col futuro suocero e capo Jordan (Victor Garber).

Con uno schema (visione-figuraccia-risoluzione del caso) che si ripete in ogni puntata, “Eli Stone” ha dalla sua parte il vantaggio di non avere una trama così complicata da dover essere seguito lineramente, ma allo stesso tempo pecca in alcuni momenti di banalità e scene già viste in altri legal drama.

Non è stata invece banale, ma forse un po’ troppo azzardata, la scelta di raccontare una storia di autismo e vaccinazioni nell’episodio pilota. L’American Academy of Pediatrics dopo averlo visto ha chiesto l’immediata cancellazione della serie in quanto avrebbe fatto disinformazione circa l’effetto che un farmaco -nel telefilm è il fittizio mercuritolo, ma secondo molti si alludeva al metimercurio- provocherebbe dopo la sua somministrazione a un bambino. La Abc se l’è cavata con un messagio a fine episodio in cui chiariva la natura fantasiosa della storia.

Una partenza sibillina, che proprio come le visioni del protagonista avrebbe dovuto far capire che qualcosa non sarebbe andato a buon fine. Nonostante le numerose guest star (come Seal, Segourney Weawer e Katie Holmes nella seconda stagione) gli ascolti di “Eli Stone”, già non brillanti nei 13 episodi della prima stagione, sono crollati nella seconda, e la serie è stata cancellata.

Un’ultima osservazione sulla messa in onda italiana: consapevoli che di questo telefilm ci sarebbero stati pochi episodi disponibili, non sarebbe forse stato meglio per Italia 1 trasmetterli in seconda serata, anticipando di due ore un’altra prima tv, quella di “Chuck”, di cui invece si ha la certezza di una terza stagione, e quindi di più episodi -oltre che di una maggiore originalità nella trama-? Fate avere una visione anche a me: quella di “Eli Stone” spostato di collocazione e di giorno dopo gli ascolti non entusiasmanti che raccoglierà.



Eli Stone
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