Home Roberto Benigni in diretta: La più bella del mondo. Si chiude con “La vita è bella”

Roberto Benigni in diretta: La più bella del mondo. Si chiude con “La vita è bella”

Lo spettacolo dell’attore dedicato alla Costituzione italiana e ai suoi dodici principi fondamentali.

pubblicato 17 Dicembre 2012 aggiornato 3 Settembre 2020 23:17

23.20: si chiude con La vita è bella del maestro Piovani.

23.13: Benigni dice «vado al manicomio» per tutti gli articoli. Anche per l’Articolo 12. Quello del tricolore. Ora ci spiega perché si è commosso anche per questo.

23.02: Benigni:

«Sono orgoglioso di essere italiano. Ma una delle cose delle quali sono più orgoglioso è che non abbiamo la pena di morte».

22.39: veleggiando verso l’articolo 12, si arriva alla laicità dello stato. Benigni insiste sulla meraviglia della Costituzione, che non nega ma consente, desidera e sogna.

Poi si sforza di ricordare che i laici non sono atei: «Attenzione, no. La laicità vuol dire tenere la vita politica e sociale divia dai precetti religiosi».

E se fossero atei, che problema ci sarebbe?

22.15: l’articolo 2 spiegato da Benigni strappa una risata quando dice «Quando entrerà in vigore, questa Costituzione, sarà il paese più bello del mondo».

Enrico Mentana, su Twitter, commenta così:

Paolo Virzì su Twitter se la prende con chi critica:

Benigni inizia la lettura dei principi fondamentali della Costituzione Italiana (eccoli, dall’articolo 1 all’articolo 12), dopo aver scambiato Ugo e Giorgio La Malfa nell’elenco dei padri fondatori.

Costituzione della repubblica italiana: i dodici principi fondamentali

21.55: Benigni fa l’esegesi del voto, quella dell’interesse alla politica, spiega che non tutti sono uguali, esalta la resistenza anche se invoca pietà per i morti. Non tutti sono uguali. Fino a questo momento è, probabilmente, il concetto più interessante. Eppure, il comico equipara fascismo, nazismo e comunismo. Una semplificazione, quantomeno. A meno che per comunismo non si intenda la sua applicazione fenomenica, ovvero il cosiddetto socialismo reale.

21.46: dopo un racconto della storia medievale rivisitato in chiave berlusconiana è la volta della Costituzione.

21.43: su Twitter, ovviamente, si scatena la gara al commento. Ci sono quelli entusiasti. Quelli critici a prescindere. Quelli che criticano chi critica, come Luca Sofri.

21.34: Benigni doveva partire con un pezzo comico originale, prima del racconto della Costituzione, e invece ci propone il trito e ritrito intermezzo su Silvio. E ancora c’è qualcuno che ride. Mentre una sana indifferenza sarebbe stata un’ottima risposta a questo momento imbarazzante della politica italiana.

E’ vero: ieri Berlusconi ha riproposto, con la sua verbosità ormai incontinente, i soliti discorsi triti e ritriti. Il che vale anche per i comici che tornano a far battute su di lui.

21.30: ancora Berlusconi, nell’inizio del monologo di Benigni.

«Sì è ripresentato. Per la sesta volta. Dice che la settima si riposa»

Roberto Benigni - La più bella del mondo

21.27: solita intro con la musica di Pinocchio Piovani, il Partito del Pinzimonio, e con Benigni che si muove qua e là per il teatro, e poi l’immancabile ringraziamento a Silvio Berlusconi (che nel frattempo finisce la sua intervista registrata con Del Debbio).

Roberto Benigni 21.18: La più bella del mondo comincia con un’anteprima che mostra la costruizione del set in cui viene ambientata la diretta che inizierà fra poco. E’ il lavoro di tutti coloro che stanno sempre dietro le quinte, e dunque, in qualche modo, è come se il programma iniziasse celebrando quell’Articolo 1 che recida:

«L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro».

Nel frattempo, a Quinta Colonna, Paolo Del Debbio intervista Silvio Berlusconi.

Roberto Benigni - Festival di Sanremo 2011

Questa sera, 17 settembre 2012, Roberto Benigni proporrà in diretta dal Teatro 5 di Cinecittà La più bella del mondo, uno spettacolo che l’attore e regista vuole dedicare alla Costituzione italiana. Lo seguiremo, naturalmente, in liveblogging su TvBlog.

Benigni ha spiegato così la genesi della serata speciale e del tema, la Costituzione, appunto:

«L’ho riletta ed è straordinaria: la più bella del mondo, la nostra Costituzione. Mi sono occupato di Dante e della sua opera che illustra il cielo di Dio, con la Costituzione torniamo nel cielo degli uomini».

E ancora:

«In questo particolare momento storico ci stiamo tutti un po’ perdendo, bisogna riscoprire chi ci ha indicato e illuminato la strada con delle regole semplici».

Su Twitter, Giancarlo Leone anticipa le foto delle luci e della scenografia.

Prima dall’alto.

Poi dal basso.

Dopo l’esegesi dell’Inno di Mameli che Benigni propose al Festival di Sanremo del 2011, questo speciale è da considerarsi come un nuovo capitolo in un progetto di racconto al pubblico televisivo della storia italiana. La produzione è Melampo Cinematografica, l’organizzazione dello spettacolo è a cura di Lucio Presta (e la sua Arcobaleno Tre cura la produzione esecutiva).

La presentazione del toscanaccio al Tg1 era già stata di per sé un evento.

Ed è facile prevedere che sarà evento anche quello di stasera.

Su Twitter, Pierangelo Buttafuoco ironizza così rispondendo a Leone.

Rai 1