Home Notizie L’erba dei vicini 2016 supera la linea verde di Fazio. Severgnini innaffia la Rai di Campo Dall’Orto

L’erba dei vicini 2016 supera la linea verde di Fazio. Severgnini innaffia la Rai di Campo Dall’Orto

Pupo e Samantha Cristoforetti sono stati gli ospiti della prima puntata de L’erba dei vicini, in onda venerdì 25 marzo 2016 su Rai3

pubblicato 26 Marzo 2016 aggiornato 9 Novembre 2020 16:20

  • 21.14

    Severgnini lancia gli ingredienti di puntata come un conduttore della domenica pomeriggio.

  • 21.19

    Severgnini apre parlando di una primavera difficile: “Ci facciamo spaventare da una setta di fanatici. I vicini si allontano, i lontani si avvicinano. Quest’anno siamo abituati ad allargare lo sguardo”.

  • 21.20

    Parte un filmato in bianco e nero sul rapporto tra italiani e russi, dal Dottor Zivago a Gagarin passando per Agnelli e Togliatti. E un gustoso aneddoto: “I Presidenti della Russia passano dall’avere i capelli o senza”.

  • 21.26

    Una sintesi perfetta: “Un gigante col corpaccione in Asia e la testa in Europa”.

  • 21.30

    Chi ha vinto per prima il pallone d’oro? In studio dicono l’Italia, ma sbagliano. L’ha vinto un russo.

  • 21.33

    Tre domande sbagliate su tre, Severgnini si complimenta col pubblico (“Il Molise ha un Pil inferiore al patrimonio di Abramovich del Chelsea”).

  • 21.36

    La danza classica come grande marchio russo. Severgnini ci apre le porte del Bolshoi e dell’Accademia di Danza Vaganova e dice che “tutto questo lo pensiamo noi e lo facciamo noi”.

  • 21.42

    Primo dibattito. Luciana Savignano a confronto con il giudice di Ballando con le stelle russo, Vladimir Derevianko. Meglio il metodo Scala o quello russo?

  • 21.54

    Dopo aver discettato sulle grandi abilità di Putin, che potrebbe sorprenderci anche come ballerino, una battuta di Severgnini: “Renzi in calzamaglia anche no”.

  • 21.56

    Per ora 1-0 per l’Italia. Che diventa con le telefonate da casa 2-0. Si prosegue col pregiudizio sui russi che bevono vodka.

  • 21.58

    La Cristoforetti dopo la pubblicità.

  • 22.03

    La Cristoforetti svela di conoscere il russo perché gran parte dell’addestramento si è svolta in questa lingua e ha soggiornato in questo Paese per la sua tesi in ingegneria.

  • 22.07

    La Cristoforetti dice che sullo spazio è meglio non infiammarsi parlando di politica. E che Russia e Italia hanno in comune il principio di autorità, ad esempio nella scritta “è severamente vietato fumare”. Poi dice che in Russia, negli affetti, c’è l’abitudine della vita comunitaria e il fatto di diventare “familiari” gli uni agli altri.

  • 22.17

    Molto divertente il filmato sulle scaramanzie italo-russe a confronto.

  • 22.18

    Contributo doc sulla Transiberiana a confronto col Bari-Milano. Segue il confronto tra treni in Italia e in Russia. Interviene lo scrittore Tim Parks.

  • 22.33

    Paolo Quinzani racconta che nel treno in Russia vengono fornite delle ciabatte, come se si entrasse in casa. Si cambiano gli abiti per stare comodi.

  • 22.40

    Con i treni la Russia rimonta.

  • 22.40

    Un drammatico punto in comune tra Italia e Russia: l’omofobia (in Russia dal 2013 la propaganda omosessuale è, però, punita dalla legge).

  • 22.44

    Severgnini ha detto per due volte ‘ma però’. Anche i prof in cattedra sbagliano.

  • 22.49

    Arriva lo scacchista Kasparov, a cui basta dormire 6 ore a notte in qualsiasi combinazione. Si addormenta dovunque.

  • 22.53

    Putin potrebbe andare d’accordo con Donald Trump, chiede Severgnini? Kasparov: “Putin lo sostiene perché c’è un altro elemento della propaganda russa, una forma più sofisticata per un audience più raffinato, più corto, ok noi facciamo cose forti ma guardate Trump, non siamo tanto diversi dagli altri noi alla fine”.

  • 22.57

    Kasparov, nel duplice ruolo di attivista politico espulso dalla Russia, promuove il raffinato libro anti-Putin L’inverno sta arrivando.

  • 23.00

    Molto fighe le lezioni del Prof. Beps, una declinazione fumetto di Severgnini che questa sera si occupa dello sfruttamento del petrolio in Russia.

  • 23.01

    A proposito di esportazione… è più forte Pupo o Masha e Orso? Vince la Russia in studio e questo, per Severgnini, è colpa del pregiudizio.

  • 23.04

    La seconda lingua più conosciuta e studiata in Russia è… l’italiano, perché trasmette il nostro calore che a loro manca.

  • Confronto tra giornaliste “Non capita tanto spesso di avere due colleghe brave”. Per l’Italia Lucia Sgueglia, per la Russia Anna Zafesova.

  • 23.25

    Pupo a Severgnini: “Lei è l’unico che ha portato l’erba in Rai senza dare scandalo”. Poi racconta la sua storia in Russia: “La prima attrazione della Russia per l’Italia erano le ragazze”.

  • 23.32

    Pupo: “Cotugno ha il cachet più alto del mio in Russia”.

  • 23.34

    Severgnini si autoelogia: “Abbiamo dedicato più di due ore in prima serata a un grande Paese”. Poi dedica un pensiero alle ragazze Erasmus: “Noi siamo un programma un po’ Erasmus, questa puntata è dedicata a loro”. E ricorda anche la morte di Paolo Poli a cui Rai3 dedicherà uno speciale notturno riproponendo una vecchia intervista. La puntata è stata vinta 4 a 2 dall’Italia

Una seconda edizione, per L’Erba dei vicini, non poteva che rappresentare un momento di crescita. Se in autunno Severgnini entrava in punta di piedi in prima serata, rischiando la chiusura alla prima puntata come altri esperimenti folli di Andrea Vianello, la prima scommessa vinta è stata quella di portarsi a casa l’edizione. Quando, a distanza di pochi mesi, ti danno altre sei puntate perché piaci a Campo Dall’Orto (ma anche al pubblico e alla critica), allora bisogna puntare in alto.

Così, nella sfida di apertura tra Italia-Russia, Severgnini ha dato prova della sua evoluzione da esperto di esteri ad animale televisivo. Il giornalista è migliorato in ritmo e ha saputo fare di questo programma così ben scritto e ben realizzato la sua seconda pelle professionale.

Da quella che era una bella proposta di talk-show di nicchia, Severgnini ha virato verso l’appuntamento fisso, la guida Michelin a tutto tondo storico-culturale, partendo dall’ermeneutica del Paese più eurocentrico che c’è tra pregiudizi e grandi simboli, tra l’alto della danza classica e il basso dell’esportazione di Pupo. Insomma, la Russia come non l’abbiamo mai vista né sentita, con un qualche compiacimento dello stesso giornalista quando, nei titoli di coda, ha ostentato di averla portata in prima serata.

La puntata è filata senza intoppi, con una novità degna di nota su tutte: la serie in pillole Prof Beps, con la versione fumetto del conduttore che divulga snodi storici complicatissimi come il problema del petrolio in Russia. Per non parlare del collegamento con Samantha Cristoforetti, che ha segnato il casus belli di una guerra civile all’orizzonte. Si dà il caso, infatti, che l’astronauta sia sempre stata l’ospite d’onore di Che tempo che fa, che sino ad ora deteneva lo scettro della cultura in Rai.

Peccato che, da quando Fazio ha cominciato a invitare Belen e i cuochi di MasterChef, sacrificando gli intellettuali, il giardiniere Severgnini sia piombato dietro l’angolo. Così, tra l’Erba dei vicini e Che tempo fa, era nata già in autunno una linea verde, intesa come confine provvisorio tra due mondi destinati a entrare presto in conflitto.

Ora la firma del Corriere è tornata per innaffiare il cosmopolitismo Rai con più continuità. Qualcosa ci dice che L’Erba dei vicini potrebbe diventare lo Stato d’Israele di Rai3, per parlare in termini geopolitici cari al giornalista, e che al buon Fazio non resterà che Rischiar-tutto per tenergli testa.

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La Russia e la grande scacchiera del mondo: chi può parlarne meglio di un personaggio che di scacchi si intende davvero come Garry Kasparov, ex campione del mondo e attivista per i diritti civili? Parte dal suo Paese e dalla sua testimonianza in esclusiva il nuovo viaggio di L’erba dei vicini, il programma condotto da Beppe Severgnini che torna da venerdì 25 marzo (non più al lunedì come inizialmente previsto) alle 21.05 su Rai3.

Sei appuntamenti per conoscere gli “altri” e metterli a confronto con il nostro Paese: Russia, Grecia, Olanda, Israele, Turchia, Cina.

“Dopo aver affrontato le sfide europee, nel 2015 – dice Beppe Severgnini – alziamo lo sguardo: i confronti diventano più complessi, ma altrettanto affascinanti. Perché non ci sono più affari esteri e affari interni: la cronaca recente e l’esperienza quotidiana dimostra che tutto, ormai, ci riguarda”.

Così, nel racconto e nelle interviste di Severgnini agli ospiti sul suo “tavolo d’erba”, il programma affronterà questioni drammatiche, ma cercherà anche di trovare temi dove il confronto è sereno, istruttivo, perfino divertente. Per questo nella prima puntata, oltre all’intervista sulla situazione russa con Kasparov, non mancheranno i punti di vista di due italiani che da tempo hanno a che fare – in modi diversissimi – con la patria degli zar: Samantha Cristoforetti e Pupo.

Samantha parla russo ed è stata in orbita con i russi; Pupo è un cantante amatissimo, tiene concerti a Mosca o San Pietroburgo davanti a migliaia di persone. Due prospettive completamente all’opposto che raccontano il Paese.

Ma il confronto si giocherà anche sulla tradizione della danza classica con Luciana Savignano e Vladimir Derevianko, per sei anni primo ballerino al Bolshoi; sulla rete ferroviaria con due reportage dedicati alla Transiberiana e alla tratta Milano – Bari; e sul mondo dello spettacolo tra i successi moscoviti di Toto Cutugno e quelli italiani di Masha e Orso.

Nel caso della Grecia, invece, “L’erba dei vicini” ragiona di accoglienza (il Nobel per la Pace a Lampedusa o a Lesbo?) e beni culturali (rende di più il Colosseo o il Partenone?), mentre con l’Olanda la “sfida” è sull’agricoltura e… l’istinto materno. Con la Turchia entrano in gioco il tifo calcistico, ma anche mafia e censura; e con Israele obiettivo sull’essere giovani e sulla capacità di innovare. Demografia e tecnologia sono, infine, le chiavi di lettura tra Cina e Italia: meglio avere settant’anni anni a Roma o a Shanghai?

Come nella precedente edizione sarà sempre il pubblico, in studio e a casa, a dire l’ultima parola, esprimendo prima un “pregiudizio” e poi il giudizio finale sull’Italia e il Paese “sfidante”, e non mancheranno le schede animate e il riassunto storico attraverso le teche Rai. Novità, invece, è lo spazio “Storie Parallele” con due giovani redattrici che racconteranno le vicende di due persone che, in Italia e nel Paese ospite, affrontano realtà simili.

“Avremo il ritmo di sempre – conclude Beppe Severgnini – ma più spazio per approfondire, immagini ancora più suggestive, ospiti insoliti e stimolanti. Perché il nostro motto non è cambiato: “Se siamo più bravi possiamo insegnare. Se sono più bravi, dovremmo imparare”.

L’erba dei vicini, second screen e social network

L’erba dei vicini ha una pagina su Facebook e un account su Twitter @lerbadeivicini. Hashtag .

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