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Rai 2, Ilaria Dallatana è il nuovo direttore

Ilaria Dallatana prende il posto di Teodoli alla direzione di Rai 2. Chi è?

pubblicato 17 Febbraio 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 04:31

Ilaria Dallatana è il nuovo direttore di Rai 2. La manager subentra al posto di Angelo Teodoli, direttore della seconda rete di Stato dal 29 novembre 2012 (lui andrà a Rai 4). Ma chi è Ilaria Dallatana? 48 anni, maturità classica, laurea in Lettere moderne alla Cattolica di Milano. Da giovanissima entra a far parte dell’ufficio marketing R.T.I. Mediaset e si trasferisce a Madrid per partecipare alla riorganizzazione di Telecinco. Tornata in Italia diventa la responsabile delle produzioni di intrattenimento di Italia 1 e poi Canale5.

Nel 2001 fonda la società di produzione televisiva Magnolia con Giorgio Gori e Francesca Canetta. L’eredità, L’isola dei famosi, MasterChef, Pechino Express, Ma come ti vesti? sono solo alcuni dei programmi ideati da Magnolia. Nel 2011 diventa amministratrice delegata del gruppo quando il collega e amico Gori assume il ruolo di Presidente. Ma nel 2014, dopo tredici anni di lavoro, decide di lasciare l’azienda per prendersi un periodo sabbatico: “Sono molto inquieta e ogni tanto ho bisogno di cambiare. Per come stavo bene lì, per la squadra che avevo e per le ‘coccole’ del mio azionista, sarei potuta rimanere in Magnolia per tutta la vita, ma ogni tanto bisogna prendersi del tempo e recuperare un po’ di prospettiva sulla propria vita, soprattutto sul quotidiano. Avevo un quotidiano inghiottito”.

La sua collaborazione con Magnolia e Zodiak Media Group, però, prosegue rimanendo all’interno del board della società come consigliere e mantenendo la sua posizione nell’International Development Board (IDB) di Zodiak Media Group, organo di propulsione della creatività del Gruppo. A metà 2015 torna a Mediaset come consulente della struttura di Federico Di Chio per la ricerca di nuovi format internazionali da portare sulle reti del Biscione.

La nomina ufficiale arriverà nella riunione del Cda di domani, giovedì 18 febbraio. Campo Dall’Orto non avrà bisogno di trovare la maggioranza dei voti dei consiglieri: in base alla legge di riforma della Rai in vigore da gennaio, i consiglieri potranno esprimere un semplice parere sui nomi prescelti. Perché uno dei direttori proposti sia bocciato servirebbe il voto congiunto di 7 consiglieri su nove.

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