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Rai 5: “Ghiaccio Bollente non chiude, promosso in prime time”. Carlo Massarini: “Non è vero”

Ghiaccio Bollente chiude? Sì, secondo Massarini. No, promosso secondo Rai 5.

pubblicato 22 Dicembre 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 06:56

UPDATE ore 23.40, 22 dicembre 2015 – Proprio mentre le petizione per salvare Ghiaccio Bollente ha sfondato le 15mila sottoscrizioni e mentre Rai 5 sta trasmettendo l’ultima puntata del magazine musicale, arrivano nuovi sviluppi. Ghiaccio Bollente? “Non chiude affatto”, scrive il profilo ufficiale (e certificato) di Rai 5 su Twitter. “E tenetevi pronti – aggiunge – dalla primavera sarà anche in prima serata! #SaveGhiaccioBollente”.

Non sarà così, invece, secondo il conduttore Carlo Massarini che replica, sempre su Twitter: “Controinformazione (?) Chiude il Magazine, la fascia notturna, e nessuna Prima Serata”.

Il mistero si infittisce.

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Rai 5, chiude Ghiaccio Bollente. Carlo Massarini a Blogo: “Forse non eravamo una loro priorità”

Chiude Ghiaccio Bollente, il magazine musicale di Rai 5. Giunto alla sua terza edizione, il programma era diventato un appuntamento fisso per gli appassionati di pop, rock, soul, jazz. Un’ora alla settimana dedicata alla musica in tutte le sue declinazioni attraverso interviste, concerti, live set e approfondimenti. Domani, martedì 22 dicembre, andrà in onda l’ultima puntata (ore 23.20, canale 23 del digitale terrestre). Poi non tornerà più in onda, Rai 5 ha deciso di sospendere la messa in onda della trasmissione.

Blogo ha deciso di contattare Carlo Massarini, il conduttore del Magazine nonché leggendario Mister Fantasy, nome che proviene dall’omonima trasmissione condotta con successo negli anni ’80 su Rai 1.

“In tutta sincerità, non so perché sia stata decisa la chiusura del Magazine e la progressiva dismissione della fascia notturna. E’ arrivata una mail di una riga, non c’è stato nessun contatto personale né spiegazione al nostro produttore interno. Il costo era sicuramente molto basso in confronto ad altri programmi (considerando anche che occupavamo 5 ore di programmazione) e i risultati erano in media con quelli della Rete, spesso migliori. Considerando che in due anni non abbiamo mai avuto un supporto dalla Rete – ufficio stampa, conferenze di presentazione, spot tv, cross-promotion, attivazione di un sito del programma – verrebbe da pensare che non eravamo certo una loro priorità”.

I seguaci del programma, intanto, si sono attivati lanciando una petizione sul sito Change.org. Più 3 mila sostenitori hanno già sottoscritto la causa, ecco il testo proposto da Rosita Pignanelli:

“Sappiamo che la musica in tv non gode di eccessiva attenzione, ed è un peccato. Ci sono i talent, c’è il Festival di Sanremo, ma viene completamente ignorata la musica di livello, quella innovativa, quella fuori del mainstream. Sia italiana che straniera. GB faceva esattamente questo, riempiva uno spazio che nessun altro presidia. Nel flusso notturno c’erano documentari, live, programmi delle Teche Rai, lezioni di jazz, il meglio di grandi eventi come Umbria Jazz. Nel Magazine c’erano interviste, live report, approfondimenti monotematici che trattano la musica come arte contemporanea, ricca di artisti straordinari, testimoni e protagonisti dell’evoluzione della cultura moderna. Non esiste un altro programma sulla tv italiana che trasmetta tutti i tipi di musica –rock, blues, jazz, folk, world, classica contemporanea- scegliendo solo in base alla qualità, senza barriere di generi. Rai5 ha chiuso il Magazine, presto sospenderà il flusso, e questo non è un bel segnale per una RAI che rimane il più importante divulgatore di informazione e cultura in Italia”.

Quindi una proposta:

“Chiediamo al Direttore Generale della Rai, Antonio Campo dall’Orto, di verificare se esistano le condizioni perché un progetto del genere non venga abbandonato, ma anzi valorizzato”.

Qualcosa si muoverà?