Home Rai 1 Suburra su Netflix: è la prima serie originale italiana (co-prodotta da Rai e Cattleya)

Suburra su Netflix: è la prima serie originale italiana (co-prodotta da Rai e Cattleya)

Suburra è la prima serie originale italiana in onda su Netflix: le riprese della serie, coprodotta da Rai e Cattleya, partiranno nella metà del 2016.

pubblicato 5 Ottobre 2015 aggiornato 3 Novembre 2020 15:51

Suburra – La Serie in onda su Netflix: la serie, tratta dall’omonimo romanzo di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo e preceduta dall’omonimo film nelle sale dal 14 ottobre, è il primo titolo originale tutto italiano per Netflix. Entrerà a far parte della library della piattaforma, mentre il film sarà visibile negli USA il giorno stesso del lancio nelle sale italiane prima di raggiungere tutti i Paesi serviti dal servizio. L’annuncio arriva a pochi giorni dal debutto della piattaforma, al via il prossimo 22 ottobre.

Suburra – La Serie sarà prodotta da Cattleya, già firma di Gomorra e Romanzo Criminale, e da Rai Cinema, che ha co-prodotto anche il film, distribuito peraltro dalla 01 Distribution. E la saga di Suburra parte proprio dalla pellicola nelle sale tra una settimana, con la regia di Stefano Sollima – capo-progetto anche di Gomorra – La Serie – e con Pierfrancesco Favino, Elio Germano e Claudio Amendola nel cast. Il film sarà trasmesso su Netflix Italia, però, solo nel maggio 2016, mentre la serie, al momento in fase di sviluppo, entrerà in produzione nella seconda metà del 2016. Suburra – La Serie esordirà su Netflix in tutti i paesi in cui è disponibile il servizio e in seguito sarà trasmessa dalla RAI in Italia. Non andrà in onda, molto probabilmente, prima della Primavera 2017.

Suburra è incentrato sulla battaglia politica e criminale per la conquista di Ostia, destinata a diventare un paradiso del gioco d’azzardo. Tra i protagonisti della storia il parlamentare corrotto Filippo Malgradi (interpretato al cinema da Pierfrancesco Favino), Numero 8 (Alessandro Borghi), capo di una famiglia criminale che gestisce il territorio, Sebastiano (Elio Germano), un giovane organizzatore di eventi, e diversi religiosi corrotti e capi mafiosi rivali, tra cui “Samurai” (Claudio Amendola), rappresentante della più temuta fazione del crimine organizzato romano. Tutti questi personaggi riveleranno un sistema di corruzione e illegalità endemico e ramificato.

Non è però chiaro se il cast cinematografico sarà lo stesso della serie tv. Stando a quanto riportato da Askanews, Suburra – La serie verrà scritta da Daniele Cesarano e Barbara Petronio (già autori di Romanzo Criminale – La Serie) insieme a Fabrizio Bettelli e Ezio Abbate. La regia non sarebbe affidata a Stefano Sollima (ora sul set di Gomorra 2 e prossimamente impegnato con la trasposizione di un altro lavoro di Saviano,  Zero Zero Zero), ma sarebbe ancora da definire [update].

A rendere ancor più eccezionale, per certi versi, quest’annuncio c’è senza dubbio il coinvolgimento della Rai, finora rimasta lontana da questo genere di prodotti e soprattutto di distribuzione. Ma il nuovo DG, Antonio Campo Dall’Orto, sembra voler puntare molto sull’innovazione di formule e distribuzioni.

“La RAI è orgogliosa di collaborare con Netflix, la principale rete televisiva online leader del mondo, per la produzione della serie tv Suburra”

ha affermato, aggiungendo che questa collaborazione

“è un esempio della nuova strategia che abbiamo intrapreso per innovare ed essere competitivi sia in Italia sia all’estero. La televisione si sta trasformando, dobbiamo essere costantemente all’avanguardia e ridefinire completamente la nostra offerta e il nostro ruolo di servizio pubblico. La serie Suburra è la dimostrazione della crescita costante delle produzioni italiane, dal cinema alle fiction, e della loro capacità di competere ai massimi livelli sui mercati internazionali.”

Entusiasta della collaborazione anche Stefano Sollima:

“Essere su Netflix significa molto per me….Il mio film avrà l’opportunità di raggiungere un vasto pubblico internazionale…”

ha dichiarato il regista, cui ha fatto eco il produttore Riccardo Tozzi, fondatore di Cattleya, ben consapevole che questa collaborazione è

“un’opportunità senza precedenti per poter raggiungere e coinvolgere un pubblico internazionale e contribuire a sviluppare sempre di più questo mezzo”.

 

Dal canto suo, Netflix ha deciso di giocare sul terreno di Sky, ‘scippandole’ un potenziale titolo utile a comporre una trilogia di tutto rispetto con Romanzo Criminale – La Serie e Gomorra – La Serie, di cui è in fase di ripresa la seconda stagione, sempre con Sollima capo-progetto. Con la collaborazione aperta ora alla Rai (e non più a Sky e La7), Netflix sembra avere tutta l’intenzione di ‘rovinare la vita’ al monopolista satellitare, evidentemente individuato come il suo principale competitor nell’offerta pay di serie tv e di cinema.
La guerra per la serialità in Italia è finalmente iniziata. In campo non più Rai e Mediaset (con i suoi Onore e Rispetto e Pupetta), ma Sky e Netflix. E in questo l’ingresso della Rai nell’agone delle grandi fa ben sperare nel futuro. Magari sarò troppo ottimista, ma la speranza c’è.
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