Home Grande Fratello X Factor su TvBlog tira più del Grande Fratello…. perché è più “convergente”

X Factor su TvBlog tira più del Grande Fratello…. perché è più “convergente”

Ho da qualche giorno per le mani un’interessantissima raccolta (appena uscita e quindi aggiornatissima) di saggi d’autore sulla televisione, da integrare assolutamente nella propria bibliografia a tema. Il titolo è Televisione convergente – La tv oltre il piccolo schermo e si tratta dell”ultimo volume della Collana Link, sempre prodiga di Idee partorite nell’alveo accademico del

pubblicato 27 Ottobre 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 11:35


Ho da qualche giorno per le mani un’interessantissima raccolta (appena uscita e quindi aggiornatissima) di saggi d’autore sulla televisione, da integrare assolutamente nella propria bibliografia a tema. Il titolo è Televisione convergente – La tv oltre il piccolo schermo e si tratta dell”ultimo volume della Collana Link, sempre prodiga di Idee partorite nell’alveo accademico del C.E.R.T.A. (Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audivisivi), con Aldo Grasso e Massimo Scaglioni curatori.

Il titolo richiama per poi svilupparlo il pressoché omonimo concetto di cultura convergente teorizzato da Henry Jenkins in relazione ai media e alla comunicazione. Qui lo si applica, in particolare, ai nostri palinsesti, dedicando analisi specifiche a singole trasmissioni o serie particolarmente esemplificative.

Fatta questa premessa, a colpire particolarmente il sottoscritto è non solo la fiducia riposta in TvBlog, spesso e volentieri citato come sito semi-istituzionale, ma l’enorme “responsabilità” di cui siamo inconsciamente rivestiti ogni stagione televisiva che passa. Perché cos’è la tv convergente o “espansa” se non quella che straripa su Internet – tra gli altri media – e cerca una sinergia con un mezzo di comunicazione (a quanto pare influente) come il nostro?

Ebbene, rispulciando il saggio dedicato a X Factor – scritto da Luca Barra – sorge spontaneo citarne alcuni passi per poi sottoporvi una riflessione. Chi avesse già il libro per le mani può seguirmi andando a p. 140:

“Sempre nella stessa ottica può essere letta la forma del discorso che, a partire dal programma, si crea nel web: diversamente da altri programmi e dallo stesso Grande Fratello, dove le aree prevalenti sembrano essere gli spazi comunitari e omogenei dei forum e dei social network, per X Factor lo spazio centrale è la blogosfera. Un’area dai confini incerti e dall’elevata granularità, che presenta però vari addensamenti che a poco a poco si coagulano in spazi riconoscibili e riconosciuti, e che soprattutto consente contagio e proselitismo, soprattutto nei blog abitualmente dedicati alla televisione. Questi vengono via via piegati a seguire il programma come parte del loro servizio (nel caso di siti semi-professionali come TvBlog). La forma prevalente è quella del liveblogging (…) con un consueto post in continuo aggiornamento e ampio spazio per le riflessioni su TvBlog”.

X Factor 4 – Ottava puntata del 26 ottobre 2010. Eliminato Dami
X Factor 4 - Ottava puntata del 26 ottobre 2010. Eliminato Dami
X Factor 4 - Ottava puntata del 26 ottobre 2010. Eliminato Dami
X Factor 4 - Ottava puntata del 26 ottobre 2010. Eliminato Dami
X Factor 4 - Ottava puntata del 26 ottobre 2010. Eliminato Dami

Lo stesso Barra successivamente nota, con molto acume, quello che più constatiamo tutti ogni giorno, cioè che X Factor viene percepito come il ‘reality migliore’ (pp. 142-143):

“Le ragioni della centralità e del successo della blogosfera come spazio di discorso vanno probabilmente cercate nel tono del programma, un reality d’elite e un po’ snob (…) Gli spettatori attivi sul web si trovano del resto a ‘serrare le fila’, attivando una serie di retoriche che contrappongono i fan al ‘resto del mondo’, in un forte discorso identitario (…) Il gioco di difesa si fa scoperto nel confronto con gli altri reality in onda, contro cui X Factor, in vari momenti della seconda edizione, si trova a scontrarsi direttamente. Con Grande Fratello, la comparazione è di tipo valoriale, dove X Factor è il reality alto, intelligente (…) e non basato sull’esibizione dle nulla. ‘Punzecchiato’ dai dati d’ascolto impietosi, con Gf nettamente dominante, il discorso ricorrente nei luoghi dedicati a X Factor (soprattutto in quelli in cui si attivano spazi anche per il Gf come TvBlog) è la costante messa a confronto della quantità e qualità di partecipazione al blog stesso, vista come un fattore di evidente superiorità. Più complesso è il confronto con Amici, dove alcune retoriche non valgono più, trattandosi in entrambi i casi, almeno formalmente, di due ‘scuole’ sotto l’occhio vigile delle telecamere (…). Infine, il confronto con La fattoria, durante la puntata finale, è tematizzato senza neppure entrato nel merito del programma, totalmente lontano, nei suoi eccessi trash, dal modello di ‘buona televisione’ incarnato da X Factor per i suoi spettatori più fedeli”.

Ora, gli ascolti di X Factor continuano a veleggiare nella mediocrità del 10% quasi 11%, lontani dalle mire del 15% che avrebbero potuto far parlare di successo (o quanto meno di costi rientrati). Eppure, il talent show di RaiDue oggi va fortissimo su TvBlog, facendo il doppio dei contatti (che a fine giornata potrebbero diventare il triplo) di quelli del Grande Fratello. In più sono 935, contro i 191 (tolti gli interventi moderati in entrambi i casi), i commenti relativi rispettivamente a X Factor e Grande Fratello di questa settimana.

X Factor ha dalla sua l’interattività vera (vedi la partecipazione del pubblico alla stessa scelta delle canzoni o il filo diretto quotidiano con il web in Extra Factor), un’interattività che nei reality si è vista solo ne La Talpa (altro grande fenomeno di forte impatto internettiano). Il Gf resta, però, il programma di cui si parla negli autobus o su Facebook, che diventa materia di gossip senza una riflessione vera e che presuppone, comunque, un telespettatore ‘passivo’ di fronte alle trovate autoriali. In mancanza dei forti conflitti (vedi la ‘bella puntata’ di lunedì scorso) il pubblico di Grande Fratello si assopisce, spesso perché viziato o ‘drogato’ dai toni forti e rissosi.

Come si spiega questa discrepanza di audience? Il paradosso è che X Factor sia talmente convergente in rete da essere un programma ancora troppo scarsamente condiviso nella “vita reale” (è sperimentato che le mamme e le nonne scappano a gambe levate). Forse non c’è telespettatore di X Factor che non sia internauta, ma i grandi numeri della tv sono ancora troppo ‘tradizionalisti’ per poter giovarsi di un pubblico così all’avanguardia. X Factor è, sin dalla sua prima edizione, il futuro della televisione, un futuro che tuttavia sembra ancora troppo lontano.

L’augurio del sottoscritto è che un sitarello come TvBlog, alla fine non totalmente rappresentativo in materia di marketing, apra comunque gli occhi degli investitori pubblicitari. Perché è da tanti anni che in rete, ovvero il futuro della televisione come della comunicazione, non si sperimentava un entusiasmo così vivo e moderno nei confronti di uno show televisivo.

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